Le economie del Mondo si stanno ridisegnando. Ma in quale direzione?
La forza che sta rimodellando l’attività portuale indica nettamente lo spostamento del suo centro di gravità verso est. Per decenni il commercio asiatico ha avuto la tendenza a essere a senso unico. I container carichi di merci prodotte dalla manodopera a basso costo del continente sono salpati verso le economie avanzate e sono tornati in gran parte vuoti. Alla fine degli anni ’90 oltre il 70% delle esportazioni asiatiche in valore è andato in altre parti del mondo. Dopo un quarto di secolo, grazie anche a quei flussi commerciali e catene di approvvigionamento più complesse, le economie asiatiche sono diventate grandi mercati. Oggi quasi il 60% delle esportazioni asiatiche fluisce all’interno della regione
L’autorità marittima e portuale di Singapore ha speso circa 1,8 miliardi di dollari per riempire il mare di terra per la prima fase della nuova struttura. La massiccia espansione di Maasvlakte, la cui seconda tappa è stata aperta nel 2015, è finora costata al porto di Rotterdam, un’impresa di proprietà congiunta dello stato olandese e del governo della città, circa 2,9 miliardi di euro (3,1 miliardi di dollari).ll magnate più ricco dell’India, Gautam Adani, gestisce il porto di Mundra nel Gujarat, il più grande del paese, e altri 12 porti e terminal in sette stati indiani. I loro volumi di carico annuali combinati sono aumentati da 200 milioni di tonnellate tre anni fa a 300 milion nel 2022. Adani punta a 500 milioni di tonnellate entro il 2025.
Gli investimenti dei giganti del trasporto marittimo puntano nella stessa direzione verso est. A ottobre, mentre le tariffe di spedizione globali stavano diminuendo con l’attenuarsi degli effetti dei colli di bottiglia dell’era della pandemia, la Mediterranean Shipping Company ( msc ), la più grande al mondo per capacità totale, ha annunciato cinque nuovi servizi intra-asiatici. Ad agosto AP Moller-Maersk, il più grande rivale di msc, ha completato l’acquisto da 3,6 miliardi di dollari di lfLogistics, un’azienda con sede a Hong Kong focalizzata sul commercio intra-asiatico. L’accordo ha portato 223 magazzini e 10.000 dipendenti in tutto il continente sotto la bandiera del gigante delle spedizioni danesi, con un focus esplicito sui consumatori asiatici.
Il FMI prevede che le cinque maggiori economie della regione (Indonesia, Malesia, Singapore, Filippine e Tailandia) diventeranno il blocco con la crescita più rapida al mondo per volumi commerciali tra il 2022 e il 2027. Il risultato è che la mappa del commercio globale si sta ridisegnando completamente.
Non si torna più indietro
Le navi in coda. Sarà difficile dimenticare le immagini che arrivavano dai porti più importanti del Mondo e che ritraevano centinaia di petroliere alla fonda in attesa di scaricare milioni di litri di petrolio che sembrava non volesse più nessuno.
Aprile del 2020, in pieno Lockdown. I balconi si erano trasformati in piccoli palchi su cui recitare la nostra voglia di superare quei momenti bui, quei momenti difficili. Le fabbriche erano chiuse, le auto parcheggiate lungo i marcepiedi o nei garage. Se avessimo potuto o saputo farlo avremmo raggiunto quei tratti di mare, e avremmo portato via una parte di quel petrolio. Non solo ce lo avrebbero dato volentieri, ma avrebbero fatto in modo da darci anche dei soldi perchè ce ne occupassimo. Un mondo sottosopra. Un mondo a testa in giù, ribaltato. Se pensiamo che soltanto qualche anno prima…
Giugno del 2008: un barile di petrolio era arrivato a costare ben 148 dollari. La crisi dei mutui subprime era scoppiata nella sua devastante pericolosità. A settembre Lehman Brothers, fallendo, avrebbe rappresentato l’apice di una crisi i cui sviluppi era quasi impossibile comprendere. Ci sarebbe stato un prima ed un dopo Lehman. Il Mondo, dopo, non sarebbe stato più lo stesso.
La crisi travolge il sistema finanziario americano, contagia l’Europa, piccona l’economia. Ma quella crisi ci ha resi più forti. Pulisce il mercato come farebbe una tempesta lasciando alle sue spalle un cielo terso e senza nuvole. Quella crisi ci prepara alle successive, permette alle aziende più solide di arrivare fino a questi giorni con una forza che noN avrebbero pensato di avere, una resilienza difficile anche solo da immaginare.
Dai record del prezzo del petrolio del giugno del 2008 nasce la tecnologia del Fraking; sono quei 148 dollari al barile i padri putativi dello sheil-gas e dello shei-oil. E’ da quei giorni che prende corpo la più lunga e forte serie dei mercati azionari mondiali. Amazon, Facebook, Apple, Google, Tesla; Bezos, Zuckerberg, Poi è arrivata la Pandemia. Quasi rappresentasse un “corto circuito” e tutto non è più stato come prima.
Leopoldo Gasbarro 19 gennaio 2023