Economia

Il mondo finanziario è delle donne

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Il Mondo finanziario sarà sempre più ad appannaggio delle donne. Sono i numeri a raccontarlo ed anche se oggi ai vertici delle aziende del settore, banche, assicurazioni, case d’investimento, la presenza femminile è prettamente marginale, nel giro di pochissimi anni le cose cambieranno radicalmente. Tra le evidenze del rapporto «Il valore della diversità nelle scelte d’investimento prima e dopo il Covid-19» realizzato dal Censis in collaborazione con Assogestioni, l’associazione italiana del risparmio gestito emerge tra l’altro che:

” Il 40,3% degli italiani preferirebbe investire in un’azienda o in fondi di investimento guidati da donne. E il 39,9% sceglierebbe un consulente finanziario donna. Spicca il fatto che tra le donne le quote che optano per la preferenza di genere per decidere in cosa investire (42,4%) o per il consulente a cui dare fiducia (39,9%) sono prossime a quelle dei maschi (rispettivamente, 38,1% e 39,9%). Quando si tratta di soldi, vince un sano pragmatismo. Questo è già un tema importante che imporrà preparazione e formazioni diverse da parte degli operatori del settore chiamate a confrontarsi con preferenze che non sono più quelle del recente passato. Tuttavia il tema dei temi è un altro e fa riferimento ai cambiamenti dettati dalla demografia, all’allungamento della vita media, ed al fatto che le donne vivono di più. L’evidenza molto forte arriva da un nuovo rapporto redatto da McKinsey dal titolo : Women as the next wave of growth in US wealth management. Insomma saranno le donne a governare i patrimoni con tutto quello che comporterà questa nuova situazione.

“Una quantità senza precedenti di attività si sposterà nelle mani delle donne statunitensi nei prossimi tre o cinque anni, circa 30 trilioni di dollari verranno gestiti dalle donne entro la fine del decennio – sottolinea la ricerca.

Per decenni, la gestione patrimoniale è stata uno sforzo dominato dagli uomini. Non solo la stragrande maggioranza dei consulenti finanziari è costituita da uomini, ma anche i clienti che prendono decisioni finanziarie hanno molte più probabilità di essere uomini rispetto alle donne. Entro il 2030, le donne americane dovrebbero controllare gran parte dei $ 30 trilioni di dollari in attività finanziarie che i baby boomer possederanno – un potenziale trasferimento di ricchezza di tale portata da avvicinarsi al PIL annuale degli Stati Uniti”.Cambia così l’approccio al mondo della gestione finanziaria.Tutti questi cambiamenti rappresentano un punto di svolta cruciale per il settore dei servizi finanziari. Quando le donne benestanti prendono le decisioni finanziarie per una famiglia, in genere cercano nuove relazioni di gestione patrimoniale per soddisfare meglio le loro esigenze. Le donne hanno maggiori probabilità rispetto agli uomini di percepire un divario critico nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari chiave. Ciò è particolarmente vero per le vedove: il 70 percento delle donne trasferisce le proprie relazioni patrimoniali in un nuovo istituto finanziario entro un anno dalla morte del coniuge.

La crisi COVID-19 probabilmente accelererà la quantità di “denaro in movimento”. In primo luogo, poiché i clienti rivalutano le loro circostanze finanziarie. Durante le precedenti recessioni economiche, ci sono stati aumenti nei trasferimenti di beni, con i clienti alla ricerca di consulenti che potessero aiutarli a navigare meglio nella nuova normalità. In secondo luogo, l’incertezza economica guidata da COVID-19 sta alimentando una crescente domanda di consulenti tra le persone che non ne hanno attualmente uno. In recenti sondaggi condotti durante la pandemia globale, il 30 percento dei consumatori senza consulenti finanziari ha dichiarato di aver pianificato di cercarne uno attivamente l’anno successivo.

Le donne gestiscono i loro soldi in modo diverso rispetto agli uomini

Le donne benestanti affrontano la gestione patrimoniale in modo leggermente diverso rispetto alle loro controparti maschili. Come gruppo, sono più propensi a chiedere una consulenza professionale e meno a sentirsi sicuri delle proprie capacità nel processo decisionale finanziario. Le donne che prendono le decisioni tendono ad essere meno tolleranti al rischio e più focalizzate sugli obiettivi della vita. Nel cercare un consulente, tendono a porre maggiore enfasi su un adattamento personale e sono più propense dei maschi a identificare un evento della vita come la loro motivazione a cercare una guida.

Meno tolleranza al rischio

Secondo la recente ricerca McKinsey sui consumatori benestanti, tendono a privilegiare la protezione del capitale rispetto alla generazione di un maggior quantitativo di interessi e hanno maggiori probabilità di gestire il proprio denaro attraverso strategie di investimento passive anziché attive.

Maggiore attenzione agli obiettivi della vita reale

Sebbene molte donne sarebbero felici di sovraperformare il mercato azionario, non è l’obiettivo principale per la maggior parte di loro. Invece, la pensione è un grande tema. Le donne sono preoccupate di sopravvivere alle loro attività e di avere risparmi sufficienti per la pensione. Anche la salute è al primo posto: le donne hanno più probabilità degli uomini di preoccuparsi del costo dell’assistenza sanitaria, del pagamento dell’assicurazione per l’assistenza a lungo termine e di essere un peso per gli altri nella vita. Oltre a questi obiettivi a lungo termine, la ricerca mostra che le donne vogliono anche più aiuto con la gestione della liquidità e altre esigenze finanziarie quotidiane.

Momenti di vita fondamentali come pilota

I consumatori hanno maggiori probabilità di cercare una relazione di ricchezza dopo una grande esperienza di vita, come un matrimonio, una promozione, un divorzio o la perdita di una persona cara. Per le donne, il divorzio è un particolare differenziatore. Le donne subiscono spesso maggiori impatti finanziari dal divorzio o dalla separazione rispetto agli uomini e hanno il doppio delle probabilità che gli uomini citino il divorzio rispetto alla ragione per l’apertura di un nuovo conto di investimento. Lo scioglimento di un matrimonio è un motore ancora più potente per cambiare consulente finanziario rispetto alla perdita di una persona cara.

Insomma, il Mondo degli investimenti e della gestione dei risparmi sta per vivere una trasformare epocale. Chi saprà cavalcarla?