Il tempo della responsabilità – In uscita il nuovo numero di Wall Street Italia

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Uscito il nuovo numero di Wall Street Italia rivista diretta dal nostro Leopoldo Gasbarro. In questo numero di fine anno c’è, spiegato in maniera semplice, tutto ciò che vi serve sapere in tema di previdenza.

Viviamo in un contesto storico di profonde trasformazioni in tutti i settori. Per questo diventa prioritario avere informazioni sempre più puntuali e comprensibili su temi, come quello della sussistenza economica della parte finale delle nostre vite, in modo da non commettere errori nelle nostre scelte di oggi.

In apertura un tributo al Presidente di Banca Mediolanum, Ennio Doris, recentemente scomparso. Vi lasciamo alla lettura dell’editoriale di apertura del Magazine, firmato dal direttore.

Conoscete tutti la data in cui il bitcoin è stato emesso e quotato la prima volta? Sapete anche quanto valeva alla prima emissione? E quanto avremmo oggi a disposizione se all’atto della prima quotazione avessimo investito un dollaro in bitcoin?

Cominciamo dalla data: eravamo nel 2009, in piena crisi post Lehman Brothers ed è stato proprio in quel periodo che il bitcoin ha fatto la sua comparsa sui mercati internazionali. Il valore di emissione? 0,003 dollari. Con un dollaro avremmo comprato circa 333 bitcoin. La moltiplicazione successiva è facile: 333 per i circa 57.000 dollari di valore odierno della criptovaluta. Vi sareste ritrovati con una cifra che fa tremare i polsi. Il nostro dollaro investito nel 2009 varrebbe quasi venti milioni di dollari.

Quanta rabbia ci fa sapere di aver perso un’occasione simile? Sarebbe bastato un dollaro, non un capitale stratosferico, ma un misero dollaro, per cambiare completamente le nostre vite. Perché non l’abbiamo fatto? Perché non abbiamo investito un dollaro nel bitcoin? Semplice, non sapevamo quello che sarebbe accaduto. Oggi, con il senno di poi, è facile riavvolgere le linee del tempo, rileggere il passato e rammaricarsi per ciò che immaginate che un vostro amico abbia il dono di leggere il futuro.

Come vi sentireste sapendo che lui ha approfittato dell’occasione senza raccontarvi nulla? Ci sono ambiti in cui la macchina del tempo, per andare avanti e conoscere in anticipo ciò che accadrà, l’abbiamo già. La demografia ci stà raccontando il nostro futuro, e ce lo racconta in anticipo, per cui ci mette in condizione di fare le scelte più appropriate. Sappiamo che il nostro mondo sta invecchiando e che invecchiando rallentano le attività produttive.

Sappiamo anche delle difficoltà dei conti pubblici e che tutto questo avrà un effetto dirompente in maniera particolare sui sistemi previdenziali. Conoscere in anticipo ciò che accadrà e non occuparsene per tempo è al limite del delinquenziale. Il mondo della consulenza deve occuparsene. È diventato un “must”, una responsabilità sociale.

Chi sa e non fa domani dovrebbe pagarne le conseguenze. Ecco, è proprio come quel nostro amico di cui parlavo prima a proposito del bitcoin che, pur sapendo, non si è comportato correttamente con noi, non ci ha spiegato cosa sarebbe accaduto e ha cambiato, solo in negativo, la nostra vita.

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