Il valore del tempo

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Tempus fugit.

Non serve aver studiato latino per comprendere al volo il senso di queste parole, forse perchè il tempo è una delle pochissime cose che accomuna, in egual misura, ogni persona sulla faccia della Terra. Il tempo fugge irreparabilmente; non importa quanto tu sia ricco o di successo, il tempo scorre ed è un fatto.

Se anche non avessimo costosi orologi ai polsi o dispositivi tecnologici che ci ricordano un appuntamento dopo l’altro, ci basterebbe constatare come, giorno dopo giorno, i nostri capelli siano un po’ più grigi, la memoria meno fresca di qualche anno prima e le nostre performance sportive meno soddisfacenti del passato.

L’unica vera certezza della vita è l’inevitabilità del tempo che scorre.

Forse ti chiederai cosa c’entra tutto questo con il mondo finanziario.

Ebbene, queste sono riflessioni che ho scelto di condividere con te, che ora mi leggi, e che sono nate in parte dalla mia attività di consulente finanziario, in parte come cliente (o potenziale cliente) di altri professionisti.

Molto spesso mi sono chiesto se valesse la pena contattare un professionista quando mi serviva svolgere delle attività per le quali non ho la formazione e la preparazione adeguata. Sebbene, un po’ per curiosità e un po’ per orgoglio, mi piaccia imparare cose nuove e cavarmela da solo il più possibile, mi sono accorto di quanto faccia la differenza chiedere aiuto o delegare certe mansioni a chi lo fa per professione. Quindi sì, ne vale la pena.

Perché?

Non è solo una questione di competenza ed esperienza, ma anche, e soprattutto, di tempo guadagnato.

Se, ad esempio, penso a quante ore ho dedicato e continuo a dedicare ogni giorno, tutti i giorni, a formarmi, ad informarmi, a confrontarmi coi colleghi e ad imparare per poter offrire il meglio ai miei clienti, beh, non posso credere che qualcuno, che nel lavoro si occupa di altro, possa stare al passo con la mia esperienza.

Viceversa, se mi leggessi un manuale di medicina la sera prima di andare a dormire o al mattino appena sveglio, non potrei mai colmare il gap di conoscenza con chi ha studiato e pratica la medicina da anni.

Di norma, infatti, è per l’esperienza e il know how acquisito che ci rivolgiamo a qualcuno che è un professionista in un determinato settore: perché sappiamo che ha gli strumenti giusti per ottenere il migliore dei risultati e in un tempo minore rispetto a noi. Ma non solo.

Il punto di vista dal quale ho iniziato a considerare il ruolo del consulente finanziario, così come di ogni professionista affidabile, è il guadagno del tempo da parte del cliente.

 

Il valore del professionista e, nel mio caso, il valore del consulente finanziario, non è solo dato dai risultati tangibili che riesce ad ottenere (che comunque sono imprescindibili), ma anche dal tempo che ti fa risparmiare.

Nello specifico, quanto tempo è realmente necessario per conoscere i mercati, riuscire a creare un asset allocation funzionale agli obiettivi e alla propensione al rischio, studiare i principi di finanza comportamentale e fare esperienza dei bias cognitivi quando il mercato scende improvvisamente riuscendo a mantenere i nervi saldi? A monte di ciò, quanto tempo serve per scoprire i propri bisogni finanziari latenti (a patto che sia possibile riuscirci da soli) senza un dialogo profondo e basato sulla fiducia?

Una “legge” fondamentale del management è che “non tutto è per tutti”, per questo esiste il principio della delega. Se non fosse così, ciascuno dovrebbe occuparsi di tutto e finirebbe per non occuparsi bene di niente, con la conseguenza che l’azienda o la società sarebbe impossibilitata a crescere.

La stessa cosa vale per i singoli individui. Se hai già un lavoro che occupa almeno ⅓ del tuo tempo, sei sicuro di volerti far carico di studio e ore di prove per azzeccare, forse, qualche investimento?

Bada bene, ciò non significa non volersi informare o disinteressarsi; significa, piuttosto, confrontarsi e aggiornarsi un paio d’ore al mese, piuttosto che incontrarsi ogni trimestre con il proprio wealth manager per essere informati sull’andamento del proprio portafoglio d’investimento, senza averne il carico sulle spalle.

Proprio per questo, la scelta del proprio consulente finanziario dev’essere ponderata e basata su un rapporto di fiducia e trasparenza.

Con un esperto che ti guida e in cui puoi riporre la tua fiducia, quanto è il tempo di cui ritorneresti ad essere padrone?

Io che col denaro ci lavoro letteralmente da quasi 30 anni, ti posso assicurare che non c’è ricchezza al mondo che possa comprare il tempo, il compleanno di tua figlia a cui non eri presente, le vacanze con la tua famiglia ridotte a pochi giorni, la passione per la chitarra che hai abbandonato, i Paesi che hai sempre sognato di visitare per i quali non sei mai partito.

Lo so bene che non è sempre facile, sempre presi tra una riunione e una telefonata.
Io, nel mio piccolo, cerco di dedicare più tempo possibile (e di qualità) alle mie figlie perché percepisco come gli anni scorrono velocemente e so che “domani” mi pentirei di non aver trascorso abbastanza tempo con loro per vederle crescere.

Penso davvero che il tempo sia la risorsa più preziosa che abbiamo: non vale la pena sprecarlo per occuparsi di cose che non sono essenziali e che potremmo benissimo delegare ad un altro professionista!

Alla fine, è sempre una questione di priorità.

Le tue quali sono?

 

Vito Ferito

 

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