Le ricadute economiche della pandemia Covid-19 stanno avendo un impatto più duro sulle donne, che sono rappresentate in modo sproporzionato in settori che offrono bassi salari, pochi benefici e posti di lavoro meno sicuri, ha evidenziato nella presentazione del rapporto, Gabriela Bucher, direttore esecutivo di Oxfam International.
Su scala globale, le donne hanno perduto più di 64 milioni di posti di lavoro.
Da OxFam sottolineano come il contraccolpo economico di quelle perdite è stato ancora più catastrofico.
E il drastico impatto della pandemia sulle donne potrebbe avere conseguenze a lungo termine.
Anche prima della pandemia, le donne soffrivano di enormi disuguaglianze nei salari e nel lavoro. Le donne, in tutto il mondo, guadagnano solo 77 centesimi per ogni dollaro guadagnato dagli uomini, le Nazioni Unite. L’assalto ha solo esacerbato le disuguaglianze di genere e potrebbe peggiorare ulteriormente il divario retributivo di genere.
Difficile trovare una soluzione immediata a tutto questo. Ed al di là della mera parte retributiva, rischia di essere, soprattutto la pratica dello smartworking a creare una nuova classe di professioniste-casalinghe. Si tratta di un numero impressionante di donne impossibilitate, magari per la mera gestione dei figli rimasti a casa in DAD, a reprimere tutta la loro potenzialità professionale ed a costringersi a vivere quel ruolo di mamma-moglie-casalinga che le rende incapaci di immaginare e vivere crescite personali nel mondo del lavoro, sia che si tratti della carriera da operaia, come nel caso della protagonista del famosissimo Flash Dance, sia che si tratti del primario di medicina di uno dei più importanti ospedali delle nostre città.
Cosa accadrà quando la pandemia sarà passata?