IN GIRO? SI’, ANZI NO: SIAMO SENZA SOLDI!
Mi spiace forse dovervi deludere, ma questa settimana non me la sento di portarvi IN GIRO. Ci ho provato, ero intenta a cercare la location adatta, ma mi sono resa conto che c’è ben poco da programmare.
Negli ultimi giorni abbiamo avuto alcune conferme che, se da una parte non ci hanno stupiti, dall’altra hanno probabilmente invaso di ulteriore amarezza il nostro spirito. Del resto, anche se spesso non ce ne accorgiamo, forse per una sorta di autodifesa personale, tendiamo a sperare sempre nel “bicchiere mezzo pieno”, a confidare quindi nell’ottimismo.
La morale della favola, quindi, non è che per questa settimana non facciamo il nostro GIRO. Semplicemente lo affrontiamo in modo diverso, e stavolta mi sono fatta aiutare da voi.
Arrivo subito al punto.
Quali sono le notizie, tra le tante, che riecheggiano nell’aria e che rimbombano in ogni dove?
1. Allarme bollette: in arrivo prezzi mai visti prima!
2. Inflazione Italia, 8,9%: il carrello della spesa non è mai stato così caro!
Avete sentito, vero, che prezzi così elevati non si vedevano dal 1983? Sono 40 anni, eh? Certo è che, a parte sentire i vari annunci, questa impennata di prezzi la vediamo proprio, dato che tutti dobbiamo per forza di cose fare la spesa. Così come tutti dobbiamo accendere luce e gas, seppur magari con parsimonia, dobbiamo farlo.
Siamo consapevoli quindi che la fase di mercato che attraversiamo ormai da un po’, sia alquanto negativa, ma quello che aspiriamo sapere, possibilmente anche più velocemente possibile, è fino a quando questa situazione permarrà, visto che la finanza ci insegna che i mercati sono caratterizzati da cicli economici, a loro volta scanditi da fasi ben definite: crescita, recessione, depressione, ripresa. Da qui non si scappa… solo che, ahinoi, non è dato sapere la durata di ogni singolo step. Appunto.
Comunque. Come accennavo poco sopra, oggi siete giunti VOI in mio soccorso. Mi è arrivato questo messaggio con richiesta di approfondimento: “Ma perché tutti questi rincari? Ho perso il conto e sinceramente non ci capisco più niente!”.
Il nostro amico, che ringrazio, ha ragione da vendere: probabilmente abbiamo perso davvero il conto! Ormai ci siamo assuefatti all’idea che la colpa dell’inflazione elevata, ben lontana dal 2% auspicata dalla Banche Centrali, sia del conflitto in Ucraina, che dopo 225 giorni, non accenna a fermarsi. In realtà il “processo inflazionistico rialzista” è iniziato ben prima, già nel 2021, dopo il lungo periodo di Covid, quando finalmente tutto si è rimesso in moto. Bella notizia quella della fine dei lockdown, sì! Meno piacevole, invece, ciò che è accaduto da quel momento all’economia globale…
Ed eccoci, quindi, a esaminare una situazione che per molti versi non è affatto analizzabile nella sua interezza. Nel mentre, in attesa di maggiori certezze, affidiamoci al buon senso. Nel video di 4 minuti e 34 secondi, sul finale, ci provo anch’io…….. (se con successo o meno, ve lo dirò poi… )
Ps: se avete voglia di affrontare argomenti specifici scrivetemi, come ha fatto l’amico in questa puntata. Sentiamoci qui e pure sui social: mi trovate come Manuela Donghi su Instagram, Facebook, Linkedin, Twitter, Youtube e TikTok.
07/10/2022 Manuela Donghi