Si torna a parlare di inflazione, dopo anni in cui sembrava essere sparita. Quando se ne parla non sempre è chiaro per tutti di che fenomeno si tratti, se sia un bene o un male e di come impatti sulle nostre vite e che cosa possiamo fare per contenerla.
Quando “inflazione” è una brutta parola
L’inflazione diventa un problema quando quel sobbollire lento e lento viene acceso fino a ebollizione. È allora che senti gli economisti parlare del “surriscaldamento” dell’economia. Per una serie di motivi, in gran parte derivanti dalla pandemia, l’economia globale si trova in questo momento a un punto di ebollizione rigoroso.
Come siamo arrivati qui?
Tutta colpa della pandemia. Nella primavera del 2020, con la diffusione del Covid-19, è stato come staccare la spina all’economia globale. Le fabbriche di tutto il mondo chiudono; la gente ha smesso di andare al ristorante; voli a terra delle compagnie aeree. Milioni di persone sono state licenziate mentre gli affari sono scomparsi praticamente da un giorno all’altro. Il tasso di disoccupazione in America è salito a quasi il 15% da circa il 3,5% nel febbraio 2020.