Commenti all'articolo “Italia del calcio è razzista”. Dopo l’Economist, il New York Times. Una storia ridicola.

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Angiolo
Angiolo
18 Luglio 2021, 14:05 14:05

Errata corrige, scusatemi. Ho scritto 2% dimenticando di aggiungere un pallino al percento: DUE permille. Grazie.

Angiolo
Angiolo
18 Luglio 2021, 14:02 14:02

Devo notare che la superficie dell’Italia non è il 2,5% di quella terrestre, ma assai meno. Circa il 2% delle terre emerse. Ciò premesso, va pure detto che questi “omini che rodono” qualcosa a cui appigliarsi devono trovare. Nella fattispecie e visto che vengono pubblicati in America, forse dovrebbero pensare a come sono potuti arrivare iproprio là a “trattare” molte persone (è un continuo in tv) come hanno fatto con George Floyd. Guarda casa tutti negri o afroamericani come usano dire adesso, che fa più fine.

Cali85
Cali85
18 Luglio 2021, 12:11 12:11

Uno studio che ha la stessa importanza dello studio sul “raddrizzare le banane” !!!Questo emerito professore si era mai chiesto perchè, con il pubblico presente negli stadi , giocare “in Casa” è sempre stato ritenuto un vantaggio ? Anche quando di giocatori di colore ce n’era uno in tutto il campionato ? ( Fio Maravilha, Montuori …. ) Invece di pubblicarlo sul Times gli darei un premio molto più prstigioso : ” Il premio acqua calda”!!!!!

JK640
JK640
18 Luglio 2021, 11:59 11:59

La verità è che a molti rode il fatto che abbia vinto una squadra di bianchi perché ciò si scontra con l’ideologia che vuole imporre a tutti la presunta inferiorità dei caucasici rispetto agli altri, arrivando anche a manipolare la Storia.

Lucio Zeppa
Lucio Zeppa
17 Luglio 2021, 21:34 21:34

Quando l’impero romano dominava civilizzarono i britanni . Da sempre , quindi siamo loro superiori in arte, scienza e cultura. Insomma la loro inferiorità è palese anche nel calcio, peraltro di origine Fiorentina e non inglese. I nostri comportamenti , anche negli ambienti più umili, sono sempre in grado d’insegnare , con l’esempio, come si ci deve comportare con educazione anche ad un principe di titolo man non di fatto. Insomma per costoro basta una sola parola: VERGOGNA

valerie
valerie
17 Luglio 2021, 21:02 21:02

Solite cazzate statunitensi in salsa post-decostruzionista, tipico stile queer-studies. Fesserie provocatorie per montare un dibattito, spiegazioni slegate dalla realtà ma perfettamente interrelate tra loro in un piano argomentativo schizofrenico immaginario e autistico in cui cause ed effetti a casaccio vengono mescolati in un grande guazzabuglio, con l’ausilio di due o tre contorsioni retoriche à la Derrida per fingere di aver riportato la brodaglia ottenuta al demonstrandum. Inutile infuriarsi ogni giorno della propria vita perché, ahimé anche oggi, l’intestino invece di produrre gelsomini ha prodotto quello che ben sappiamo.