Economia

La crisi non è uguale per tutti. Il caso GM

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Non tutto deve andare male per forza. L’innovazione, la qualità dei prodotti realizzati, la capacità di andare nella direzione della clientela, permettono di accendere luci di speranza, anche lì dove sembra esserci solo buio. E’ quello che accada a General Motors, che in un Mondo, quella della vendita di auto, che sta precipitando, rappresenta un caso unico, ma dimostra che anche nelle difficoltà si possono fare “buone cose”.

General Motors ha sorpreso Wall Street con un utile netto del primo trimestre 294 milioni di dollari, grazie alla forte domanda per i suoi nuovi Pick-up, una domanda che ha più che compensato il grave impatto degli arresti di fabbrica a causa della pandemia di Coronavirus. GM ha anche confermato che prevede di riavviare molte delle sue fabbriche negli Stati Uniti e in Canada il 18 maggio, con ampie misure di sicurezza in atto per proteggere i lavoratori.

La buona vendita dei pick-up full-size per il 2019 di GM. Le vendite combinate delle versioni per servizio leggero di Chevrolet Silverado e GMC Sierra sono sono aumentate del 32% rispetto ad un anno fa, in un trimestre in cui le vendite di molti crossover principali di GM erano in calo. Anche le nuove versioni pesanti della GM Sierra hanno fatto molto bene.

FONTE IMMAGINE: GENERAL MOTORS.

Il direttore finanziario Dhivya Suryadevara ha dichiarato che anche senza riavviare la produzione, GM ha subito liquidità sufficiente per mantenere le operazioni nel quarto trimestre. Ha osservato che i mercati dei capitali rimangono aperti a GM e che la società potrebbe scegliere di raccogliere liquidità aggiuntiva per attutire il proprio bilancio. Insomma, mentre gli altri soffrono, c’è qualcuno che, innovando, ne approfitta.