Tifo Ferrari da quando nel 1964 me ne regalarono una a pedali. Rossa fiammante. Sfrecciavo per i vialetti dell’asilo-collegio con la terrificante Madre Alba che mi correva dietro. In effetti poi riuscì ad acchiapparmi e me la fece pagare cara. Sarà per questi ricordi che quando vedo Leclerc, che ancora una volta viene fermato dal box mentre è saldamente in testa per poi metterlo nelle condizioni di arrivare dietro i migliori, mi viene un groppo alla gola e i crampi allo stomaco .
Gli ingegneri e gli operai della fabbrica e del box hanno fatto miracoli. Le gomme sono uguali per tutti, fatelo guidare questo ragazzo senza rompergli i maroni che qualcosa la porta a casa!
Corre il pensiero ed in un attimo arriva alla nostra poveri Italia che negli ultimi giorni però scopriamo un pò meno povera.
Pil in crescita record qualche giorno fa e oggi record di occupati degli ultimi 50 anni.
Allora è proprio vero quel passaggio del “Cigno nero”che recita che le cose che sappiamo sono molte meno di quelle che non sappiamo e che quelle che non sappiamo dunque hanno una incidenza molto più grande nella nostra vita.
Questo è un dato che non possiamo modificare agevolmente ma di sicuro possiamo attenuarne l’impatto con la consapevolezza. Come diceva Socrate, se almeno sappiamo di non sapere, siamo è già un bel passo avanti.
In economia se gli strateghi (i politici) non sono più che sopraffini è meglio lasciare stare il flusso delle cose che magari esse,le cose,trovano più facilmente come l’acqua, la via per arrivare al mare.
In Ferrari non è così.
Ieri, intervistato dopo la debacle, il team principal ha detto che la macchina non andava.
Ma come la macchina non andava se abbiamo visto Leclerc fare un sorpasso di forza al primo, quando dicevano che su questa pista è difficilissimo sorpassare?
Povera Ferrari,e povera Italia, con imprenditori, operai,insegnanti che si spaccano la schiena e tengono botta non solo per tenere vivo il Paese, ma portarlo nella corsia di sorpasso, proprie grazie a caratteristiche che si esaltano sotto questo sole estivo.
E gli strateghi che fanno?
Pensano,bloccano,richiamano. Fanno, alleanze si, alleanze no,mentre i piloti rischiano la pelle a 300 all’ora .
L’economia è una brutta bestia da domare e quando la politica, soprattutto quella più sprovveduta, cerca di accarezzarla nel tentativo di salire in groppa, la bestia si ribella e disarciona i cavalieri della domenica. Insomma come pensierino d’agosto possiamo dire l’Italia c’è, tiene botta e può riservare qualche bella sorpresa.Il problema è il box. Quelli che dovrebbero aiutare sono talmente asini che possono mandare tutto all’aria in un attimo. Speriamo che almeno se ne rendano conto.