Come sempre una analisi perfetta dell.usanza.
Certo chi osserva dall.esterno senza far parte di questo cammino di fede potrebbe pensare ….una banda di matti incappucciati.Bene !Male!Ad ognuno il suo pensiero.Le processioni nere bianche e rosse azzurre e viola ,colori a secondo del significato dellA processione e del valore che vogliono far risaltare,sono dimostrazione di fede e spirito di comunità, rivolte solo a chi ne prende parte e a chi ci si riconosce.Certo per il turista è un evento bello da vedere.Ma vi dico che chi in penisola vi partecipa è cattolico,oltre magari ad avere le proprie idee politiche nella libertà dell.essere.Difficilmente riconducibile se non con errore o con stolta visione ad altri tipi di incappucciati.
Certo che secondo me per tenere viva una tradizione anche in un periodo del genere si poteva ottenere un permesso per una processione essenziale.La croce ,il priore ed i tamburi,e due lampioni .totale 8 persone ben distanziati.
Ben diverso il discorso economico.Gestita male la pandemia dal governo centrale sia Conte che Draghi.Ma questo cara Francesca per te sarà un altro articolo.
cecco61
3 Aprile 2021, 19:23 19:23
Gent.ma Sig.ina Lauro, dovrebbe stare molto attenta a pubblicare simili fotografie.
A Sorrento non ci sono mai stato ma, simili e forse anche molto più spettacolari se me lo permette, sono quelle delle confradias spagnole, sempre in occasione della Pasqua. I carri del Cristo e della Madonna sono talmente grandi che necessitano di oltre 300 persone ciascuno per portarli in giro per la città. I bambini, troppo piccoli per partecipare, hanno tutti una pallina di cera in mano e corrono tra i penitenti, tutti con un cero acceso, per farsi colare la cera sulla propria pallina e in gara tra loro per chi avrà, in occasione della giornata pasquale, la pallina di cera più grande.
Avendo riportato come testimonianza un buon numero di fotografie (oltre a qualche pulsera) della confraternita di Malaga protettrice dei reparti speciali dell’esercito spagnolo, i quali montavano il picchetto d’onore al carro di Cristo, non sono riuscito ad evitare il solito decerebrato di sinistra che ha subito ravvisato, per via del cappuccio, analogie col Ku Klux Klan e che ha quindi etichettato il tutto come la solita espressione di fascismo, razzismo, ecc. ecc.
Come sempre una analisi perfetta dell.usanza.
Certo chi osserva dall.esterno senza far parte di questo cammino di fede potrebbe pensare ….una banda di matti incappucciati.Bene !Male!Ad ognuno il suo pensiero.Le processioni nere bianche e rosse azzurre e viola ,colori a secondo del significato dellA processione e del valore che vogliono far risaltare,sono dimostrazione di fede e spirito di comunità, rivolte solo a chi ne prende parte e a chi ci si riconosce.Certo per il turista è un evento bello da vedere.Ma vi dico che chi in penisola vi partecipa è cattolico,oltre magari ad avere le proprie idee politiche nella libertà dell.essere.Difficilmente riconducibile se non con errore o con stolta visione ad altri tipi di incappucciati.
Certo che secondo me per tenere viva una tradizione anche in un periodo del genere si poteva ottenere un permesso per una processione essenziale.La croce ,il priore ed i tamburi,e due lampioni .totale 8 persone ben distanziati.
Ben diverso il discorso economico.Gestita male la pandemia dal governo centrale sia Conte che Draghi.Ma questo cara Francesca per te sarà un altro articolo.
Gent.ma Sig.ina Lauro, dovrebbe stare molto attenta a pubblicare simili fotografie.
A Sorrento non ci sono mai stato ma, simili e forse anche molto più spettacolari se me lo permette, sono quelle delle confradias spagnole, sempre in occasione della Pasqua. I carri del Cristo e della Madonna sono talmente grandi che necessitano di oltre 300 persone ciascuno per portarli in giro per la città. I bambini, troppo piccoli per partecipare, hanno tutti una pallina di cera in mano e corrono tra i penitenti, tutti con un cero acceso, per farsi colare la cera sulla propria pallina e in gara tra loro per chi avrà, in occasione della giornata pasquale, la pallina di cera più grande.
Avendo riportato come testimonianza un buon numero di fotografie (oltre a qualche pulsera) della confraternita di Malaga protettrice dei reparti speciali dell’esercito spagnolo, i quali montavano il picchetto d’onore al carro di Cristo, non sono riuscito ad evitare il solito decerebrato di sinistra che ha subito ravvisato, per via del cappuccio, analogie col Ku Klux Klan e che ha quindi etichettato il tutto come la solita espressione di fascismo, razzismo, ecc. ecc.