L’ottimismo della ragione. “In genere i pessimisti hanno ragione, ma sono gli ottimisti a cambiare il mondo”
Ho letto ieri questa frase in un bellissimo libro che sto leggendo (“Partire dal perché” di Simon Synek) e mi ha colpito; mi sembra bello riportarla nel giorno della festa della nostra amata Italia, abbiamo bisogno di ottimismo e di voglia di ripartire, tutti possiamo dare il nostro contributo. Per questo ho deciso di uscire oggi con un numero non previsto.
Qual è il tema?
Lo spunto è venuto al solito leggendo vari post qua e là sul web (ho capito finalmente il significato della frase che leggevo anni fa in un fumetto: surfare nel mare di internet). Dopo settimane di chiusura di tutte le attività economiche finalmente, un po’ in tutto il mondo, le economie stanno ripartendo e, quasi come a liberarsi di un giogo che le aveva tenute a freno, anche le borse hanno ripreso il cammino, al galoppo direi.
Spiace dire “ve l’avevo detto” a quelli che hanno deciso di fuggire dai mercati – come sempre – nel momento peggiore, alla metà di marzo, ma ahimè è così.
Nonostante i tanti anni passati insieme e i consigli c’è sempre chi cede, non regge alla pressione, manda all’aria tutti i piani e i buoni propositi e scappa, semplicemente fugge via, e con lui i guadagni accumulati e – a volte – parte del capitale.
Per fortuna ci sono però tutti quelli che ce la fanno e alcuni – i più smart come li definisco io – che addirittura approfittano di queste situazioni e portano a casa i risultati migliori che, come noto, si fanno proprio nei momenti di maggior pessimismo.
Intorno a metà marzo (i minimi vengono toccati intorno al 22 marzo) non era facile mantenere il sangue freddo (per questo c’è il consulente, che si fa carico della parte emotiva).
E infatti – come sempre – sono arrivati i deflussi dai mercati azionari (v. sotto)
Poi, come per miracolo (ringraziamo principalmente le banche centrali di tutto il mondo, Fed in testa), le borse faticosamente riprendono il passo, prima timidamente, poi con sempre maggior convinzione.
Tutto finito? Certamente no, ma è proprio perché sappiamo che la volatilità è il prezzo del biglietto che decidiamo di entrare. Es. Dax di Francoforte
Nella settimana che ha visto gli Stati Uniti tornare di nuovo protagonisti nella corsa allo spazio non potevo non concludere con la famosa frase di John F. Kennedy, il Presidente Usa che lanciò la corsa alla Luna all’inizio degli anni ’60.
“Abbiamo deciso di andare sulla Luna in questo decennio e di impegnarci anche in altre imprese; non perché sono semplici, ma perché sono ardite, perché questo obiettivo ci permetterà di organizzare e di mettere alla prova il meglio delle nostre energie e delle nostre capacità, perché accettiamo di buon grado questa sfida, non abbiamo intenzione di rimandarla e siamo determinati a vincerla, insieme a tutte le altre.” Discorso alla Rice University di Houston, settembre 1962