Mars sgranocchia le patatine Pringles, nasce il big degli snack

Acquisizione da 36 miliardi. Il rincaro delle materie prime spinge i big dell’alimentare a cercare sinergie,

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Mars Pringles

Il dolce si sposa con il salato: il big delle merendine statunitense Mars si mangia la connazionale Kellanova, a cui fanno capo un nutrito grappolo di brand tra cui le patatine Pringles.

E’ un’acquisizione da poco meno di 36 miliardi di dollari per una realtà, appunto Kellanova, a cui fanno capo una serie di snack come Rice Krispies Treats e NutriGrain, oltre allo stesso brand Kellogg’s di cui rappresenta uno spin-off.

I dipendenti della società preda sono più o meno 23mila mentre il fatturato supera  i 13 miliardi distribuiti in 180 paesi nel mondo. Il premio rispetto alle quotazioni di Wall Street è del 33% (sul piatto ci sono 85 dollari per azione).

Numeri a parte, Pringles e gli altri prodotti di Kellanova completano lo scaffale di Mars, a cui fanno già capo una serie di dolciumi e barrette caramellate come i Twix e i Bounty al cocco oltre ai notissimi confetti M&M’s, protagonisti anche al cinema. Kellanova è infatti il polo delle barrette dei big dei cereali Kellogg’s.

Non per nulla già anche lo slogan, lanciato dalle due spose: “Snacking is Better Together”.  Alla base di tanto entusiasmo c’è l’imperativo per i big del settore di trovare nuove economie di scala e sinergie per contrastare il rincaro delle materie prime, a partire dal cacao.

Senza contare le due spinte contrapposte nelle scelte di spesa dei consumatori al supermercato: da un lato la maggior attenzione di chi vuole mangiare sano per cercare di perdere il peso in eccesso, dall’altro le famiglie che rispondono alla morsa dell’inflazione, mettendo sotto i denti prodotti più economici in barda al junk food. Un mix complesso da interpretare e che sta creando non pochi grattacapi a  multinazionali come Mondelez o Kraft Heinz. Tanto che alcuni analisti tornano a scommettere su un ritorno di fiamma tra i due big per le nozze.

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Difficile dire se l’acquisizione di Pringles da parte di Mars sia davvero l’operazione più azzeccata, come scrivono molti media americani, ma in ogni caso non dovrebbe comunque creare problemi con l’Antitrust visto che i prodotti dei due gruppi non si sovrappongono.

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