Commenti all'articolo Obiettivo crescita: il debito buono di Draghi fra demografia e cittadinanza
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Ric60
20 Aprile 2021, 10:25 10:25
Ottimo scritto di A. Barone purtroppo i presunti difensori dell’italianità ne evinceranno che sono parole di resa all’immigrazione indiscriminata. Spiace perchè la mancata regolamentazione e programmazione dei nuovi italiani farà si che il giustiziere sarà il tempo che, considerata la nostra demografia, per la legge dei vasi comunicanti inonderà fra 30 anni il paese di giovani a cui , allora, dell’Italia poco importerà
Ric60
20 Aprile 2021, 9:49 9:49
Sono dell’opinione che la ragionevole e logica proposta di Barone incontrerà feroci opposizioni preconcette ammantate di presunto amor patrio e di pseudo orgoglio per valori occidentali (tutte ragioni che nulla hanno a che fare col problema).Non rimane quindi che aspettare; la società italiana è vecchia, la demografia non lascia scampo ( è matematica) per cui nell’arco di un trentennio quello che non si vuole predisporre ora ordinatamente sperando di preservare un ‘identità avverrà naturalmente ,per la legge dei vasi comunicanti ,
geogio
20 Aprile 2021, 0:09 0:09
tutte balle. Basta risiedere in Italia da dieci anni per avere diritto alla cittadinanza. Lo jus soli ha un altro obiettivo. Inoltre siamo l’unico paese che da la cittadianza a persone che non parlano nemmeno al nostra lingua.
Sandro Cecconi
19 Aprile 2021, 14:32 14:32
Leggere una simile sciocchezza mi ha soltanto annoiato oltre a dover constatare che una riforma per la crescita demografica è sempre la medesima litania che ha impedito sino ad ora di una vera riforma per ottenere una crescita demografica vera e stabile.
Un’altra volta viene proposto la scorciatoia per non assumersi la responsabilità di elaborare un programma strategico di breve/medio/lungo termine come invece dovrebbe avvenire.
Meglio stendere un velo pietoso.
Gaetano79
19 Aprile 2021, 13:43 13:43
Mi riallaccio al mio precedente commento (a causa del limite di lunghezza consentito da questo sito).
In queste vicende, ho notato l’esistenza di più pesi e più misure. Pensiamo al medico Ahmad Reza Jalali, di cittadinanza iraniano-svedese, arrestato in Iran con una falsa accusa di spionaggio, con una condanna a morte imminente. Questo ricercatore ha lavorato nell’Università degli Studi del Piemonte Orientale. Finora non ho sentito nessun appello alla concessione della cittadinanza onoraria italiana ad Ahmad Reza Jalali. E pensare che il regime iraniano, nell’ambito dei diritti umani, è molto più aggressivo rispetto a quello egiziano!
Gaetano79
19 Aprile 2021, 13:40 13:40
Io sono assolutamente contrario alla cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki. Per me è un’idiozia, addirittura peggiore dell’altra idiozia chiamata Ius Soli. Zaki è un cittadino egiziano. Era in Italia come studente presso l’università di Bologna, ma non aveva mai manifestato l’intenzione di rimanere nel nostro Paese per acquisire la cittadinanza italiana.
E’ comprensibile tenere i contatti con le autorità egiziane per informarsi delle sue condizioni, ma è sbagliato sfruttare questa vicenza per deteriorare i rapporti economici e politici con l’Egitto, il quale è un nostro alleato contro l’islamismo.
Ottimo scritto di A. Barone purtroppo i presunti difensori dell’italianità ne evinceranno che sono parole di resa all’immigrazione indiscriminata. Spiace perchè la mancata regolamentazione e programmazione dei nuovi italiani farà si che il giustiziere sarà il tempo che, considerata la nostra demografia, per la legge dei vasi comunicanti inonderà fra 30 anni il paese di giovani a cui , allora, dell’Italia poco importerà
Sono dell’opinione che la ragionevole e logica proposta di Barone incontrerà feroci opposizioni preconcette ammantate di presunto amor patrio e di pseudo orgoglio per valori occidentali (tutte ragioni che nulla hanno a che fare col problema).Non rimane quindi che aspettare; la società italiana è vecchia, la demografia non lascia scampo ( è matematica) per cui nell’arco di un trentennio quello che non si vuole predisporre ora ordinatamente sperando di preservare un ‘identità avverrà naturalmente ,per la legge dei vasi comunicanti ,
tutte balle. Basta risiedere in Italia da dieci anni per avere diritto alla cittadinanza. Lo jus soli ha un altro obiettivo. Inoltre siamo l’unico paese che da la cittadianza a persone che non parlano nemmeno al nostra lingua.
Leggere una simile sciocchezza mi ha soltanto annoiato oltre a dover constatare che una riforma per la crescita demografica è sempre la medesima litania che ha impedito sino ad ora di una vera riforma per ottenere una crescita demografica vera e stabile.
Un’altra volta viene proposto la scorciatoia per non assumersi la responsabilità di elaborare un programma strategico di breve/medio/lungo termine come invece dovrebbe avvenire.
Meglio stendere un velo pietoso.
Mi riallaccio al mio precedente commento (a causa del limite di lunghezza consentito da questo sito).
In queste vicende, ho notato l’esistenza di più pesi e più misure. Pensiamo al medico Ahmad Reza Jalali, di cittadinanza iraniano-svedese, arrestato in Iran con una falsa accusa di spionaggio, con una condanna a morte imminente. Questo ricercatore ha lavorato nell’Università degli Studi del Piemonte Orientale. Finora non ho sentito nessun appello alla concessione della cittadinanza onoraria italiana ad Ahmad Reza Jalali. E pensare che il regime iraniano, nell’ambito dei diritti umani, è molto più aggressivo rispetto a quello egiziano!
Io sono assolutamente contrario alla cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki. Per me è un’idiozia, addirittura peggiore dell’altra idiozia chiamata Ius Soli. Zaki è un cittadino egiziano. Era in Italia come studente presso l’università di Bologna, ma non aveva mai manifestato l’intenzione di rimanere nel nostro Paese per acquisire la cittadinanza italiana.
E’ comprensibile tenere i contatti con le autorità egiziane per informarsi delle sue condizioni, ma è sbagliato sfruttare questa vicenza per deteriorare i rapporti economici e politici con l’Egitto, il quale è un nostro alleato contro l’islamismo.