Sono passati migliaia di anni da quando abbiamo imparato a sfruttare il vento in modo che le navi oceaniche potessero viaggiare più velocemente e più lontano. Il vento ci ha aiutato a scoprire il nostro pianeta, ora può aiutarci a preservarlo.
L’innovativa tecnologia svedese consentirà di alimentare le più grandi navi oceaniche tramite il vento, riducendo le emissioni del 90%. Le vele non sono più il problema: questa volta il sartiame ha più in comune con le ali degli aeroplani. OceanBird sta rivoluzionando la tecnologia che metterà fine all’era delle navi da carico a propulsione fossile nel trasporto marittimo. Il vento è tornato. O, per essere più precisi, il vento c’è sempre stato, ma nessuno è stato in grado di utilizzarlo per alimentare una nave cargo che attraversa l’Atlantico con 7.000 vetture nello scafo. Fino ad ora. Quando la prima nave farà il suo viaggio inaugurale, sarà un’occasione storica per il trasporto marittimo. L’organizzazione marittima internazionale IMO ha fissato l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica dal trasporto internazionale del 40% entro il 2030. OceanBird contribuirà a cambiare, aggiornare e rimodellare un intero settore.
La nave da carico lunga 200 metri e larga 40 sarà in grado di attraversare l’Atlantico in 12 giorni. Le vele alari sono tutte alte 80 metri, dando alla nave un’altezza sopra la linea di galleggiamento di ca. 105 metri, ma grazie a una costruzione telescopica possono essere abbassate, ottenendo un’altezza della nave sopra la linea di galleggiamento di ca. 45 metri. Questo è utile quando si passa sotto i ponti o se la superficie delle vele alari deve essere ridotta a causa del forte vento. Per poter entrare e uscire dai porti – e come misura di sicurezza – la nave sarà dotata anche di un motore ausiliario. Naturalmente alimentato da energia pulita. La prima nave sarà una nave da carico, ma il concetto può essere applicato a navi di tutti i tipi, come le navi da crociera.
Verso una spedizione veramente sostenibile
Le tradizioni possono essere lungimiranti, se tali tradizioni sono progresso e innovazione. Da quando Olof Wallenius ha fondato Wallenius nel 1934, l’azienda ha avuto un focus a lungo termine sulla sostenibilità, per quanto riguarda l’innovazione tecnologica e le condizioni di lavoro per l’equipaggio. Con OceanBird si sta facendo un grande passo avanti verso la nostra visione di spedizioni senza emissioni, stabilendo allo stesso tempo un nuovo standard per l’intero settore. Il progresso avviene sia a piccoli passi che a grandi balzi. In questo caso si tratta di un progresso che passa attraverso piccoli passi in avanti nella conoscenza e nella tecnologia, ma anche un grande balzo in avanti su come idee e know-how provenienti da aree diverse possano arricchirsi a vicenda. Il risultato è un cambiamento tecnologico che mostra come un’intera industria possa riadattarsi a trasporti sostenibili. Il sartiame è realizzato in acciaio e materiali compositi e ruota di 360 gradi per catturare il vento in modo ottimale. Una costruzione telescopica consente di abbassare l’attrezzatura da 105 a 45 metri quando la nave deve passare sotto un ponte, o se i forti venti rendono necessario ridurre la superficie della vela alare per ridurre la velocità. Per poter entrare e uscire dai porti – e come misura di sicurezza – la nave sarà dotata anche di un motore ausiliario.