Economia

Pelosi, Cina, Usa, Taiwan: c’è qualcuno che vuole davvero la guerra?

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Cosa c’è tra Stati Uniti e Cina? A chi è convenuto che la Pelosi atterrasse a Taiwan? Cosa succederà all’Isola dei microchip? 

Cina. La situazione macroeconomica cinese è tra le peggiori degli ultimi anni. Cresce la disoccupazione, molte aziende sono in difficoltà, il settore immobiliare vive uno dei suoi momenti più difficili trascinando con sè centinaia di piccole imprese. C’è alle viste il prossimo congresso del Partito Comunista. Xi Jinping ha un unico obiettivo: farsi confermare nel ruolo di guida del Paese trasformando il suo mandato da temporaneo a “vita intera”. Ma il contesto economico non lo favorisce: il PIL cresce ma a ritmi non soddisfacenti e non sufficienti per un Paese come la Cina. Il malumore popolare cresce, così come cresce la forza di chi, magari all’opposizione, vorrebbe prendere il posto di Xi. Insomma lui avrebbe bisogno che il suo popolo si concentrasse su altro, che si sentisse orgoglioso, forte e invincibile.

Nancy Pelosi è pazza? A leggere i giornali di mezzo mondo Nancy Pelosi sarebbe una folle guerrafondaia. Impazzita di corlpo e contro ogni logica, lei che è la terza carica più alta degli Stati Uniti con il suo viaggio a Taiwan ha scatenato le ire di Xi Jinping e le critiche di mezzo mondo. Ma, ci chiediamo noi, Nancy Pelosi è davvero pazza, sconsiderata e incapace di comprendere le conseguenze del suo gesto? Se così fosse andrebbe rimossa dalla carica che riveste. Ma è la sua vita a parlare per lei. Democratica, la sua carriera politica è sempre stata fondata su sani principi. Prima donna a rivestire tanti ruoli importanti negli USA, Nancy Pelosi è tutt’altro che una guerrafondaia. Si è addirittura schierata contro la militarizzazione del Paese, anche solo per scopi difensivi, oltre ad essere sempre in prima linea nel supportare idee e principi di valore. Nancy Pelosi non è pazza. Ma a questo punto la domanda nasce spontanea: pechè Nancy Pelosi è andata a Taiwan scatenando le ire di Xi?

Quanto dipendono l’uno dall’altro Cina e Stati Uniti?

All’inizio del 2021 gli Stati Uniti sono risultati essere il primo partner commerciale per la Cina, mentre Pechino rappresenta la principale destinazione di beni statunitensi. La Cina è il più grande esportatore mondiale in termini di valore, infatti, nel 2021 ha esportato merci in tutto il mondo per un valore di 3.026 trilioni di dollari. Gli Stati Uniti rappresentano il 17,2% delle esportazioni totali della Cina, per un controvalore che nel 2021 è stato pari a 521 miliardi di dollari, confermandosi il primo partner commerciale per gli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti importano dalla Cina più di quanto esportino, e di contro la Cina esporta negli States più di quanto importi da essi.

Bisogna considerare anche che ad oggi il debito pubblico americano che è di 29.000 miliardi di dollari ed è detenuto per una quota di 1.100 miliardi proprio dalla Cina, una cifra importante se consideriamo che in tutto 7.000 miliardi del debito pubblico americano sono in mani straniere, (l’Italia detiene circa 45 miliardi di dollari del debito pubblico americano).

A conferma della forte dipendenza tra le due economie, circa 270 società cinesi sono quotate in borse americane con una capitalizzazione cumulata di circa 1.000 miliardi di dollari.

E allora perchè la Pelosi è andata a Taiwan?

Abbiamo detto che non è pazza. Abbiamo spiegato che non c’è alcun interesse da parte dei due Paesi di scontrarsi in una guerra sanguinosa e violenta che rischierebbe di mettere a soqquadro i flebili equilibri degli ultimi anni. Senza l’arrivo della Pelosi, Xi Jinping non avrebbe avuto scuse per scatenare tutte le polemiche di questo mondo contro gli Stati Uniti, polemiche che stanno crescendo e salendo di tono ogni giorno che passa di più, tanto che ora l’attenzione internazionale si sta spostando più su quel lato del fronte di guerra che su quello ucraino. Ma torniamo alla domanda originale e trasformiamola da: perchè òa Pelosi è andata a Taiwan? in “Chi ci guadagna dal viaggio della Pelosi a Taiwan?” Dagli Stati Uniti hanno fatto sapere che l’obiettivo era quello di far compendere alla Cina che Taiwan non fosse sola. In realtà il viaggio della Pelosi era proprio a questo che mirava. Ma è solo questo? In realtà il viaggio della terza carica più importante dello Stato americano ha servito a Xi Jinping al scusa migliore per intraprendere, attraverso le esercitazioni militari che proseguono, una vera e propria campagna militare. 

A chi conviene?

A Xi sicuramente. Ora guardando alle monovra militari contro Taiwan il popolo si sente orgoglioso, forte e invincibile. Non solo, attaccando verbalmente gli Stati Uniti con sempe maggiore intensità, Xi sta concentrando l’attenzione del suo popolo su temi che non riguardano crescita economica e parametri fonanziari che in questo contesto storico faticano a crescere. E gli stati Uniti? Ne guadagnano di credibilità anche loro. La deterninazione con cui la Pelosi ha sostenuto le minacce cinesi atterrando comunque a Taiwan, pone lei e il suo Paese in una condizione di forza espressa non solo nei confronti della Cina ma anche nei confronti el resto di un mondo che, tra vari focoli di guerra, sembra già viverne una nuova mondiale. Sembra fantapolitica? Può darsi, ma ha una sua logica. Forse maggiore di considerare tutti pazzie folli i vertici politici di un mondo che rischia sempre più di implodere su sè stesso.

Taiwan.

E’ la vera vittima predestinata, lo è sempre stata. Probabilmente sarà accerchiata e isolata dal resto del mondo. E mentre Stati Uniti e Cina fanno finta di litigare verrà riannessa alla Cina. Xi Jinping avrà il suo congresso e gli Stati Uniti la loro ledership mondiale. Sempre che …

 

Leopoldo Gasbarro, 7 agosto 2022