Per investire bisogna conoscere la verità

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Matrix è stato il film cult della fine degli anni novanta, premonitorio e avveniristico: si parla di hacker, di cyber-sicurezza, del mondo che oggi sarebbe chiamato Metaverso (Matrix stessa), di realtà virtuale e intelligenza artificiale.

Il personaggio principale è ovviamente Neo (pseudonimo usato dal programmatore di software nonché hacker Thomas Anderson, interpretato splendidamente da Keanu Reeves); Neo viene contattato dall’affascinante hacker Trinity (l’attrice Carrie-Ann Moss) che lo conduce dal misterioso Morpheus (Lawrence Fishburne) e Morpheus pone Neo di fronte al dilemma, sapere cos’è realmente Matrix, la matrice, “il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità”.

E gli chiede: “Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos’è; pillola azzurra fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa resti nel Paese delle Meraviglie e vedrai quant’è profonda la tana del Bianconiglio” (ossia vedrai la realtà per quella che è realmente).

Per me ho ritagliato il ruolo di Morpheus e anch’io “ti sto offrendo solo la verità, niente di più”.

Se scegli la pillola azzurra puoi continuare a vivere in Matrix, un mondo virtuale nel quale le economie crescono sempre, gli Stati non sono indebitati, l’inflazione è assente, i titoli di stato rendono il 6% (senza rischi ovviamente), le azioni possono solo salire (senza oscillazioni), le banche centrali stampano denaro quando ce n’è bisogno, le tasse sono basse e tutto funziona alla perfezione, non c’è traccia di pandemia né di rischi geopolitici, altro che Goldilocks economy…(v. N. 173 della Newsletter).

Di contro, se scegli la pillola rossa ti trovi nel mondo reale: i mercati oscillano e in alcuni momenti fanno venire il mal di pancia (abbiamo visto cos’è successo nel mese di Gennaio), anche i titoli di stato e le obbligazioni rendono quasi nulla e possono perdere (già accaduto lo scorso anno l’ultima volta), l’inflazione è tornata prepotente e forse è qui per restare, le azioni possono scendere anche del 10% in pochi giorni o addirittura del 25% in un solo giorno (v. Facebook), le banche centrali a un certo punto possono dire “Stop!”, spegnere le rotative e iniziare a rialzare i tassi di interesse, i rischi geopolitici tornare di attualità (vedi situazione Russia-Ucraina con toni da guerra fredda, speriamo).

Come giustamente rileva oggi Plus24, il supplemento de Il Sole 24 Ore, “l’inizio dell’anno sui mercati azionari è stato un brusco risveglio per molti, un bagno nella realtà; il fattore tempo è imprescindibile e resta il miglior alleato dell’investitore che ha obiettivi chiari da portare a termine”.

E ricordiamoci sempre che le oscillazioni dei mercati sono una loro caratteristica e non un difetto e che sostenere quel rischio è il prezzo da pagare senza il quale non ci sarebbe alcuna ricompensa. (da The Price of Admission in Stocks di Charlie Bilello, 30 Jan 2022).

Ascolta il mio consiglio, io sono l’Eletto!

Massimiliano Maccari, 6 febbraio 2022

 

 

 

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