Economia

PIL 2021 +5,7%, ulteriore +2,0% al rientro dello smartworking

Rassegna stampa del 25 marzo 2021

Le stime preliminari Istat sul PIL al 2° trimestre hanno evidenziato un forte recupero dell’economia con un +2,7% rispetto al trimestre precedente.

 

L’ufficio studi della Mazziero Research stima una continuazione della ripresa anche nel 3° trimestre con un progresso al 2,2%; il lieve arretramento in termini percentuali non deve trarre in inganno in quanto si aggiunge un +2,2% a un 2° trimestre già molto buono che proveniva da un 1° quarto solo lievemente positivo.

 

La stima del 4° trimestre viene portata al -0,8%, dal precedente -1,2%; nel formulare tale stima si è mantenuto un approccio cauto non potendo escludere eventuali limitazioni agli accessi dei centri commerciali qualora nel periodo pre-natalizio vi fosse una sensibile diffusione della variante Delta. Occorre considerare, inoltre, che il segno meno non va inteso come un arretramento drastico, ma come una naturale pausa dopo due trimestri di forte crescita. Tali ipotesi potranno essere riviste al rialzo nei prossimi mesi.

 

Su base annua la stima per il PIL 2021 viene rivista al 5,7% dal 5,1% precedente. Nel complesso siamo di fronte a una stima ottimistica ma realistica, dando per scontato che non vi sia un cambio di passo del Governo sul tema chiusure qualora la pandemia torni ad essere più invasiva durante l’inverno.

 

Il rientro dallo smartworking fornirebbe un 2% aggiuntivo

Se osserviamo il grafico con l’evoluzione del PIL trimestrale possiamo notare che il 2021 potrebbe terminare a un valore inferiore di circa il 2% rispetto ai livelli preCovid.

 

Un rientro dallo smartworking contribuirebbe al ritorno alla normalità e fornirebbe una spinta a settori che ancora non hanno avuto modo di recuperare pienamente come ristorazione collettiva, caffetteria, abbigliamento e altre attività indotte che consentirebbero di far crescere ulteriormente il PIL di circa il 2% su base annua (stima approssimativa dopo 12 mesi dal rientro).

Al tempo stesso un rientro dallo smartworking, se non adeguatamente concertato, potrebbe porre sotto pressione il trasporto locale in termini di disponibilità di conduttori e di mezzi, che dopo un periodo di inattività, dovrebbero essere posti nuovamente in condizioni di efficienza.

 

Si conferma quindi il buon momento dell’Italia, con un’economia che ha ripreso a girare pur con alcuni settori che restano ancora ai margini della ripresa; la nota dolente è ancora una volta proveniente dal debito che a giugno vedrà un ulteriore aumento portandosi poco al di sotto dei 2.700 miliardi.

Il debito pubblico è destinato a crescere ancora nei prossimi mesi in particolar modo se giungeranno i primi finanziamenti comunitari legati al programma Next Generation EU che pur costituendo denaro fresco andranno a incrementare il nostro livello del debito.

Tutte le stime aggiornate sono riportate a questa pagina (Link) del sito Mazziero Research.

 

Maurizio Mazziero

 

 

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