Economia

Recessione economica: svantaggio o opportunità?

Dati, indici, statistiche, flussi, previsioni ed analisi, ogni notizia catturata sul web pare indirizzarci verso la fase economica che porta lo scomodissimo nome di recessione.

Tutto, o quasi, a questo mondo è ciclico. Perché mai l’economia, la finanza come gli investimenti dovrebbero esserne immuni?Non sarebbe logico.

Scontato il fatto che alle comodità ci si abitua fin troppo in fretta, stringere i cordoni dell’agiatezza potrebbe risultare alquanto complicato.Perché siamo giunti a questo punto è quasi irrilevante. Come affrontarlo, non dovrebbe essere una novità. Dimenticati gli anni del covid, il conflitto bellico in Europa non fa quasi più notizia.

Eppure, ad ogni “presa di coscienza” dei listini mondiali, inevitabili cartine tornasole vengono utilizzate per prevedere se l’ennesima soluzione chimica per toglierci da questa impasse, debba essere troppo basica oppure acida.

In qualsiasi direzione le banche centrali andranno, qualsiasi scelta effettueranno, la soluzione attuata sarà comunque “troppa”.Troppa inflazione o troppo poca. Inflazione: un toccasana per far bonariamente evaporare debito. Il mondo nel suo complesso viaggia ad un ritmo tale da riscrivere costantemente nuovi record dell’indebitamento globale.Troppa inflazione risulta viceversa essere indubbiamente un serio problema in ottica economica.

Prezzi che crescono decisamente più velocemente degli stipendi come dell’economia spicciola. Troppa inflazione non può competere con la medesima capacità di spesa delle famiglie.

Che fare dunque? Le banche centrali, sempre loro hanno alzato ed alzeranno ulteriormente i tassi.

Tassi troppo bassi o troppo alti? Mi faccio sfuggire l’inflazione di mano, oppure tarpo tutte o quasi le ali della libertà imprenditoriale rendendo il costo del denaro dei prestiti dei mutui e degli affidamenti in generale, insostenibile per il budget delle suddette famiglie e conti economici delle imprese?

Possiamo osservare, analizzare, esaminare, valutare e considerare questo “troppo” da molteplici punti di vista, resterà sempre tale.

Troppo. Qualsiasi direzione prenderà, per come lo stiamo vivendo e irrazionalmente immaginando, sarà sempre eccessivo.

Non è la prima crisi che ci approcciamo a condividere, non sarà nemmeno l’ultima. Il mondo nel suo lento incedere, troverà sempre un’alternativa per creare nuove opportunità, nuovi business, nuovi mercati ed investimenti. Il mondo nemmeno questa volta, se non per un breve periodo, rallenterà.

Capire le ragioni che ci hanno portato a questo punto di svolta, dovrebbe aiutarci a prendere coscienza delle difficoltà che dovremmo affrontare, come delle opportunità che si verranno a creare. L’essere umano difficilmente imparerà dai suoi errori. Dovrebbe farlo, ma purtroppo o per fortuna ancora in questo 2022 non sarà così.Vivere gli eventi non è come raccontarli a posteriori.

Cicli all’interno di altri cicli. Anche questa congiuntura economica segnerà l’inizio, l’apice e la fine di se stessa. Dovremmo dunque sapere cosa fare. Decidere di farlo ed il come farlo resterà sempre troppo impegnativo. Fino a quando razionalizzando le tempistiche degli eventi, quel “sempre troppo impegnativo”, diventerà una normalità da sfruttare per realizzare l’extra budget che permetterà di affrontare con maggiore serenità le future, quanto cicliche, difficoltà economiche o turbolenze dei mercati finanziari.

Cicli all’interno di altri cicli dicevamo. L’euforia finanziaria pone le sue basi in tempi non sospetti. L’euforia finanziaria si realizza quando comprando durante le fasi di ribassi dei mercati, ci ritroveremo, poi, in compagnia di  tutti quelli che avevano liquidato i propri asset mesi prima per rientrare poi nei medesimi investimenti ad un prezzo di mercato più elevato.

Cosa ci sta raccontando questo 2022? Che abbiamo recuperato dai minimi quasi completamente. Cosa insegna questo 2022? Che la tattica del market timing, del decidere quando entrare ed uscire dai mercati lasciamola ai gestori.

Noi, semplici e razionali investitori, dovremmo optare senza alcun dubbio verso soluzioni strategiche di lungo periodo.

L’investimento ideale non porta con sé scadenza né cedola. L’investimento ideale non si concentra sul singolo prodotto ma permette di raggiungere gli obiettivi finanziari con metodo. A tutto questo, aggiungeteci ove possibile un piano di accumulo. La semplicità aiuta a conseguire tali obiettivi.

Perché siamo giunti a questo punto è quasi irrilevante. Come affrontarlo, non dovrebbe essere una novità.

Come affrontarlo dunque? Investire è arte semplice e tremendamente noiosa. La difficoltà maggiore che ognuno di noi nei prossimi mesi dovrà affrontare sarà resistere alla tentazione di vendere.

Perché? Perché essere timorosi dell’avidità altrui quanto essere avidi delle altrui paure finanziarie permetterà con metodo e costanza di ottenere quello per cui abbiamo deciso di investire tempo fa.

Fate in modo che siano i mercati a lavorare per voi, non viceversa.

Giovanni Cedaro, 24 agosto 2022

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