Dopo aver rilevato il 6% dell’azienda italiana del fitness Technogym per 111 milioni, l’Arabia Saudita compra il 49% di Rocco Forte Hotels. Una catena di alberghi di gran lusso che spazia dall’Hotel de Russie di Roma al Savoy di Firenze fino all’Astoria di San Pietroburgo. L’operazione vale 1,4 miliardi e vede venditore Cassa Depositi e Prestiti che finora aveva affiancato Sir Rocco Forte nello sviluppo della sua azienda.
Facile immaginare che alla base dell’operazione ci siano diverse motivazioni anche politiche. Dall’esigenza di Riad di diversificare le fonti di ricavo lontano dal petrolio, vista l’ossessione per il green dimostrara anche dell’ultima Cop 28, alla opportunità per Cdp di ottenere risorse fresche da riversare in altri investimenti strategici: la plusvalenza dovrebbe essere attorno ai 200 milioni. Come il cantiere della rete unica in fibra ottica, un progetto entrato nel vivo dopo lo scorporo della infrastruttura di Tim e destinato a coinvolger presto anche Open Fiber, di cui appunto Cassa Depositi è primo azionista.
Torniamo però allo shopping di Riad e alla passione dei principi sauditi per i brand del lusso. Il fondo sovrano Pif, che naturalmente ha le casse gonfie di 430 miliardi di petrodollari, si accomoda accanto alla famiglia di Rocco Forte, che mantiene il 51% del capitale, con l’obiettivo di raddoppiare le dimensioni del gruppo: il fatturato dello scorso anno si è attestato a 293 milioni di sterline. La catena è presente con alberghi iconici anche a Bruxeless, Londra, Edimburgo, Monaco di Baviera, Berlino oltre che a Milano, in Sardegna e in Sicilia. In totale Rocco Forte conta 34 strutture, a cui ne aggiungerà presto altre 2 o 3 attualmente in fase di realizzazione, di cui uno a Dubai.
Sir Rocco Forte resta presidente esecutivo con accanto la vice Olga Polizzi, così come mantengono i propri posti in azienda gli altri componenti della famiglia. C’è da capire quale spazio di mercato resterà, dal punto di vista della sostenibilità del business, per le strutture alberghiere italiane a cinque stelle ancora di proprietà familiare e per tanti boutique hotel che punteggiano il nostro territorio. Tutti alle prese come ci ha scritto questo albergatore del Lago di Garda, con il caro bollette, rate dei prestiti diventati pesanti come piombo dopo i rialzi ai tassi decisi dalla Bce e la difficoltà a reperire il personale proprio mentre sta ripartendo dopo il lock down del Covid.
Lo scorso anno il fondo Pif si era imbarcato sugli Yatch di Azimut Benelli e aveva dato una occhiata all’Inter. Che il prossimo obiettivo degli emiri sia vestire la maglia nerazzurra, così da farsi una collezione di squadre europee con cui dominare anche la Champions League.