Samantha Cristoforetti: Giornali, social e pagine web, sottolineano più il suo genere che le sue capacità. Eppure basterebbe leggerne la biografia sul sito dell’ESA per comprenderne i veri meriti.
La notizia che l’astronauta italiana sarà a capo della stazione spaziale internazionale è una delle migliori che potessimo ricevere per il nostro paese. Una sorpresa? Assolutamente no è la consacrazione di una carriera straordinaria che l’astronauta italiana ha realizzato dedicando tutta la sua vita alla sua professione.
Per chi non la conoscesse bene, sarebbe il caso di andarsi a leggerne la biografia sul sito dell’ ESA L’ Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ma vista la pigrizia che impera nell’era del covid_19 lo faccio io per voi.
Ma voglio avvisarvi che troverete una sorpresa. Vedrete che, da nessuna parte, nel testo, si fa riferimento al suo stato di genere. Da nessuna parte c’è scritto che è donna.
Attenzione non voglio dire che non lo sia, non voglio cambiare anche la forma femminile nella scrittura di aggettivi, sostantivi ed articoli. NO
Che sia uomo o donna, quello che conta è il suo straordinario livello di professionalità raggiunta e di competenza nel suo settore.
Lei lo merita per le sue capacità.
Per quello che ha dimostrato di saper fare nella vita. Nel 2021 ci sarebbe dovuto essere un unico titolo sui giornali e nei lanci dei telegiornali, e la notizia, come la sua biografia (leggetela in grassetto più avanti) non dovrebbe avere riferimenti legati al suo genere (femminile).
Io credo che sia un’offesa alla carriera, un’offesa ai suoi enormi sacrifici, alle sua corse in discesa ed in salita, alla preparazione fisica, agli sforzi fatti per alimentari correttamente, un’offesa a tutte le rinunce cui il suo amore per l’astronautica l’ha portata a fare.
Evviva Samantha Cristoforetti.
Lei è semplicemente quello che è e merita rispetto per quello che ha fatto e farà. Lei è un essere umano di frontiera, una pioniera dell’umanità. Lei è pronta, come nel film “Cuori Ribelli”, ad interpretare il ruolo che in quella pellicola è stato di Tom Cruise, per andare a piantare la bandiera italiana anzi del Mondo, in territori nuovi e sconosciuti che, solo la sua determinazione, la sua preparazione le hanno consentito e le consentiranno di fare.
Complimenti Samantha, da italiano sono orgoglioso di avere una connazionale come te, capace di guardare oltre il muro della cupezza in cui viviamo da circa 18 mesi e di guardare in alto, “verso l’infinito ed oltre”. Tu guardi le stelle, le stelle che per te sono interpretazioni reali di mille teoremi fisici e matematici, ma che per molti rappresentano anche la voglia e la capacità di sognare e di esprimere desideri.
Complimenti Samantha.
Faccio ammenda. Probabilmente scrivendo quello che scrivo, sto evidenziando e sottolineando ancora di più di quanto non abbiano fatto gli altri, il riferimento al genere femminile cui appartiene la nostra portabandiera nel cosmo, ma tant’è.
Così mi sentivo di fare, perché noto che spesso, i meriti sembrano essere legati più all’appartenenza (di genere in questo caso) che alle effettive capacità dimostrate.
Insomma, diamo a Cesare quel che è di Cesare e a Samantha ciò che è di Samantha. A proposito di Cesare che io ricordi nessuno ha scritto che fosse stato il primo capo di stato di sesso maschile morto per gli effetti, come ricorda la storia, di 23 coltellate.
http://www.esa.int/Space_in_Member_States/Italy/Samantha_Cristoforetti
Nata a Milano il 26 aprile 1977, Samantha Cristoforetti è un’avida lettrice appassionata di scienza e tecnologia, ma egualmente interessata alle discipline umanistiche. Le piace imparare lingue straniere e la sua attuale sfida è il cinese. Talvolta trova il tempo per escursioni, immersioni subacquee o per praticare yoga.
Formazione
Samantha ha conseguito la maturità scientifica a Trento nel 1996, dopo aver frequentato tre anni di liceo linguistico a Bolzano e un anno di scuola negli Stati Uniti con un programma di scambio culturale.
Nel 2001 ha conseguito la laurea magistrale in ingegneria meccanica all’Università Tecnica di Monaco di Baviera, specializzandosi in propulsione aerospaziale e strutture leggere. Nell’ambito degli studi universitari ha trascorso quattro mesi alla “Ecole Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace” di Tolosa, lavorando a un progetto sperimentale di aerodinamica. Ha scritto la sua tesi sui propellenti solidi per razzi durante un soggiorno di ricerca di dieci mesi presso l’Università di Tecnologie Chimiche Mendeleev di Mosca, Russia.
Come parte del suo percorso di formazione in Accademia Aeronautica, ha conseguito nel 2005 una laurea in scienze aeronautiche presso l’Università Federico II di Napoli.
Esperienza
Nel 2001 Samantha è entrata in Aeronautica Militare. È stata ammessa in Accademia Aeronautica come allieva ufficiale, ricoprendo per 4 anni il ruolo di capocorso. Nel 2005 è stata inviata negli Stati Uniti, dove ha frequentato il programma di addestramento “Euro-NATO Joint Jet Pilot Training” presso la Sheppard Air Force Base. Nel 2006, ottenuto il brevetto di pilota militare, è rientrata in Italia ed è stata assegnata al 51° Stormo di Istrana sul velivolo AM-X.
Samantha è stata selezionata come astronauta ESA nel maggio 2009. A settembre dello stesso anno ha iniziato l’addestramento di base, che ha portato a termine a novembre 2010. È stata quindi designata astronauta di riserva per ESA e, in questo ruolo, ha ottenuto le prime qualifiche per le attività extra veicolari e robotiche, nonché la certificazione come ingegnera di bordo del veicolo spaziale russo Soyuz. A marzo 2012 è stata assegnata alla spedizione 42/43 sulla Stazione Spaziale Internazionale e, contestualmente, è stata designata ingegnera di bordo della Soyuz TMA-15M.
Il 23 novembre 2014, Samantha è partita per lo spazio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhistan. È tornata sulla Terra l’11 giugno 2015, dopo aver trascorso 200 giorni nello spazio. La missione, chiamata Futura, è stata la seconda opportunità di volo di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana e l’ottava per un astronauta ESA.
Al termine delle attività post-missione, a Samantha sono stati assegnati compiti tecnico-manageriali presso il Centro Europeo degli Astronauti (EAC), inclusa la partecipazione a commissioni tecniche per la valutazione di progetti legati all’esplorazione spaziale. Per diversi anni ha guidato l’iniziativa “Spaceship EAC”, un team di studenti che lavorano sulle sfide tecnologiche per future missioni lunari. È stata per due anni rappresentante degli equipaggi ESA nel progetto “Gateway”, un avamposto in orbita lunare, occupandosi in particolare dei sistemi per l’equipaggio e degli aspetti di abitabilità per il modulo I-Hab fornito da ESA.
Samantha ha fatto anche parte di un gruppo di lavoro congiunto incaricato di collaborare con le controparti cinesi per definire e implementare attività di collaborazione. Nel 2017, insieme all’astronauta ESA Matthias Maurer, ha partecipato a un corso di sopravvivenza in mare organizzato dal Centro Cinese degli Astronauti ACC nel Mar Giallo. Questa è stata la prima occasione in cui astronauti cinesi e non cinesi si sono addestrati insieme in Cina.
Nel 2019, Samantha è stata comandante della missione NEEMO23 (NASA Extreme Environment Mission), durante la quale ha trascorso dieci giorni nell’unica stazione di ricerca sottomarina al mondo, Aquarius.
Onoreficenze e associazioni
A luglio 2015 Samantha è stata insignita dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana. Le sono state conferite lauree honoris causa dall’Università di Pavia, dal Politecnico di Torino e dalla Vrije Universitaet di Amsterdam.
Samantha è ambasciatrice UNICEF e dona all’UNICEF i proventi delle vendite del suo libro Diario di un’apprendista astronauta, nel quale racconta la sua esperienza di astronauta durante la selezione, l’addestramento e il suo primo volo nello spazio.
Incarico attuale
Samantha è stata assegnata a una seconda missione sulla Stazione Spaziale Internazionale. Attualmente si sta addestrando per questa missione, prevista per il 2022.
Quando non è in viaggio per lavoro, Samantha vive con il suo compagno Lionel e con i loro due figli Kelsi Amel e Dorian Lev vicino al Centro Astronauti dell’ESA a Colonia, Germania.