Perchè le banche centrali stanno per emettere le loro valute digitali dichiarando, contemporaneamente, guerra al contante?
Per controllare tutto quello che facciamo.
Se c’è chi pensa che sia poca cosa quella di cedere molti dei nostri dati è meglio che se ne ricreda.
Chi avrà i nostri dati a disposizione orienta le strategie di marketing, orienta i prodotti che ci venderanno, di fatto saremmo fatti oggetto di centinaia di “attenzioni personalizzate”, costruite apposta per noi. E queste offerte le riceveremmo continuamente. E’ come se ci facessero entrare nel nostro personalissimo mondo dei balocchi dal quale usciremo solo dopo aver acquistato tutto quello di cui, forse, non avevamo davvero bisogno ma che non siamo stati in grado di non comperare.
Ma questa è solo una piccola parte del fenomeno.
Già perché l’aspetto più rilevante è legato all controllo dei nostri conti correnti. Si perché dai nostri conti correnti passano tutte le operazioni della nostra vita. Ancor di più oggi che abbiamo in Conto corrente oltre il 30% delle nostre attività finanziarie.
La nuova direttiva europea (PSD2) – Open Banking
La direttiva europea sui pagamenti PSD2 ha aperto alla condivisione dei dati tra i diversi attori dell’ecosistema bancario. Ed è autorizzata dai clienti stessi delle banche. È chiamata “open banking”. Con l’Open Banking di fatto si traferiscono dati, che, oggi, con le accelerazioni digitali, rappresentano la vera ricchezza di chi opera sul mercato. E’ per questo, che la mappatura sempre più accorta dei nostri dati rappresenta una cessione notevole di libertà a chi avrà la LIBERTA’ di operare con quei dati.
Ci sarà chi lo farà con coscienza e nel nostro interesse e chi lo farà nel proprio.
La Pandemia è stata la “scusa” ideale per accelerare processi nel segmento digitale che, invece, avrebbero richiesto anni per essere sviluppati.
Ce lo racconta nel dettaglio una ricerca di Deloitte
Secondo il report della società di consulenza, il 34% degli italiani ha sperimentato per la prima volta canali di vendita digitali, mentre il 32% ha usufruito di servizi di e-banking. Tutto grazie alla Pandemia,
I comportamenti dei consumatori sono repentinamente cambiati. Il risultato finale è che, oggi, abbiamo consumatori più digitali. Il 30% dei consumatori europei (di Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito e Paesi scandinavi) ha provato per la prima volta lo shopping online e l’e-banking durante la prima ondata Covid. La percentuale è ancora più significativo sul dato sulla popolazione anziana: quasi la metà (44%) dei pensionati ha usato per la prima volta le tecnologie digitali durante l’ultima fase dell’anno.
Una percentuale ancora maggiore, pari al 35% degli intervistati, pensa che utilizzerà i canali di vendita digitali anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria. Insomma tutti, dico tutti o quasi, oggi hanno utilizzato un telefonino, tanti, tantissimi, sempre di più hanno usato un mezzo di pagamento elettronico.
Il Mondo cambia e noi veniamo orientati verso cambiamenti che, probabilmente, non avremmo mai richiesto.
Quando usiamo un mezzo di pagamento elettronico, ogni nostra operazione finisce per alimentare la banca dati che racconta tutto di noi, delle nostre abitudini, delle nostre scelte d’acquisto, in pratica più usiamo i pagamenti digitali, più conoscono di noi ogni cosa.
Essere vincolati al digitale per le transazioni spalanca la porta di casa nostra alla sorveglianza approfondita delle attività personali e dei dati, persino sulle nostre posizioni e spostamenti.
Passare sistematicamente dalla rete per i pagamenti elettronici permette all’occhio digitale di approfondire ogni nostra operazione, il che vuol dire essere sottoposti ad una tassazione implacabile e a tassi di interesse negativi. Ecco perché la lotta al contante è indispensabile, perché senza contante si è meno liberi di poter agire senza dipendenza, senza informare ad ogni operazione quale strada stiamo percorrendo nelle nostre vite.