Il pallone, essendo rotondo, risulta imprevedibile e molto gioca il caso. Il calcio italiano, quando rotola sull’erba, appare tuttavia più simile a un dado lanciato sul verde tappeto di un Casinò. Sulla faccia con il punteggio più basso c’è la nazionale di Spalletti, tanto scarsa da meritare la retrocessione (se esistesse), su quella con lo score più elevato la Serie A, che batte tutti in termini di crescita di ricavi nel Vecchio continente.
Il massimo campionato nostrano, che ormai dilaga in tv a ogni ora, ha visto un balzo dei ricavi del 22% rispetto alla stagione precedente, raggiungendo il massimo storico di 2,9 miliardi. Nessun’altra divisione in Europa ha fatto meglio in termini di accelerazione.
Non solo: le entrate da matchday della Serie A sono cresciute del +88% a 434 milioni grazie all’appetito dei tifosi ormai tornati negli stadi dopo il digiuno imposto dal Covid, con tanto di panino e maglietta della squadra del cuore.
Se la sono comunque cavata molto bene anche gli introiti dai diritti tv, che sono saliti del 15% a 1,5 miliardi. E più o meno la stessa progressione hanno avuto le entrate commerciali balzate del 14% a quota 0,9 miliardi di euro.
A misurare la pressione al calcio europeo, e quindi anche alla Serie A italiana, è uno studio di Deloitte. In sintesi l’Europa del pallone nella stagione 2022/2023:
- tra la fine del Covid e la Coppa del Mondo, ha visto il mercato sfondare quota 35 miliardi, per una crescita del 16%.
- Premier League, Serie A, Liga, Bundesliga, Ligue 1 sono andate in rete con un un fatturato totale di 19,6 miliardi. In soldoni 2,3 miliardi in più della stagione precedente (+14%).
- Gli stessi cinque grandi campionati europei hanno registrato un utile operativo aggregato. Si tratta di una somma modesta, pari a 0,5 miliardi di euro, ma non accadeva dal 2018/2019.
Entrando nel dettaglio, i ricavi dei club della Premier League sono cresciuti dell’11% superando per la prima volta i 6 miliardi di sterline, con ricavi medi nella massima serie inglese che superano i 300 milioni di sterline.
Venendo a casa nostra, i club della Serie A hanno registrato la maggiore crescita proporzionale dei ricavi rispetto alla stagione precedente (appunto +22%) e lo stesso è accaduto alla Bundesliga.
Come detto, molto ha aiutato il ritorno dei tifosi negli stadi in Italia così come in Germania. Va poi detto che ricavi dei club del campionato hanno superato i costi salariali per la prima volta dal 2016/2017, con un fatturato complessivo in aumento del +10% e un rapporto medio salari/ricavi del 94 per cento.
Solo che mentre la Germania e la Spagna stanno facendo bene agli Europei, la Francia un po’ meno. In ogni caso la maglietta della nazionale di Spalletti è di un azzurro tanto sbiadito da sembrare essere stata messa in lavatrice da una casalinga distratta o comunque alle prime armi.
Con l’eccezione di capitan Donnarumma, impareggiabile tra i pali, e forse di Zaccagni che ha messo il piede sulla palla al momento giusto, i nostri calciatori avrebbero meritato di tornare a casa al primo turno.
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Forse gli italiani domani pomeriggio farebbero meglio ad andare con gli amici a bere un aperitivo per un happy hour in compagnia. Naturalmente senza maxi-schermo. Così da evitare una cattiva digestione davanti una Nazionale che promette di andare a rotoli anche contro la Svizzera. A meno di miracoli e una nuova energia a base di cioccolato.
Diteci che cosa ne pensate. Aspettiamo i vostri commenti e pagelle sulla Nazionale.
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