Economia

Social media addicted: come si diventa una micro-influencer

Rassegna stampa del 14 febbraio 2021

Economia

Negli ultimi anni il panorama dei social ha vissuto un profondo cambiamento, che ha portato la nascita di figure specializzate nella creazione di contenuti, chiamate influencer o content creator. Attualmente il termine influencer è uno dei più discussi e chiacchierati e molto spesso si tende a generalizzarlo un po’ troppo, indicizzando sotto questo appellativo ogni figura popolare o conosciuta presente sui social.

Questo fattore spesso provoca un’accezione negativa del termine, perché come si sa il web è popolato da figure di ogni tipo e molto spesso non rappresentano dei modelli da seguire. Credo però che la responsabilità sia dei singoli utenti, che in base a dei propri criteri valutativi debbano scegliere chi seguire e chi meno. L’influencer è quella persona che attraverso i suoi contenuti riesce a comunicare con i suoi follower, influenzandoli e ispirandoli in vari ambiti, possono spaziare dalla moda, al beauty, al food, al lifestyle, allo sport e tanto altro.

 

Passione per i social

Quando dico che lavoro anche con i social, le domande che mi vengono poste più spesso sono: “…come hai fatto per iniziare?”, “…ma ti pagano per fare le foto?”, “… come si fa a far aumentare i follower?”

La mia passione per il mondo dei social è nata tanti anni fa, quando frequentavo la prima classe del liceo; avevo 14 anni e a quell’età le idee su cosa fare da grande generalmente non sono molto chiare, anzi… Ma io ho sempre puntato (e punto tutt’ora) a dare il massimo verso le cose che mi piace fare e questa è la prima cosa semplice che consiglio a tutti. A scuola prediligevo le materie umanistiche, soprattutto la scrittura. La comunicazione per me ha sempre rappresentato un elemento importantissimo, infatti l’idea di poter trasmettere qualcosa attraverso i miei testi mi ha portata a voler aprire un blog tutto mio.

Questa avventura è nata per gioco, ma ben presto ho scoperto che non sarei più riuscita a farne a meno. Ogni giorno, in modo costante, scrivevo e pubblicavo i miei articoli accompagnati dalle foto dei miei look. Trattavo principalmente beauty e moda, dando consigli giornalieri alle mie follower. A mia grande sorpresa notavo che la mia fanbase”, caratterizzata prevalentemente da ragazze della mia età, cresceva ogni giorno di più.

Da qui è nata l’ulteriore esigenza di aprire un mio profilo instagram, uno strumento immediato ed efficace per la pubblicazione di contenuti fotografici. All’inizio eravamo in poche a svolgere questa attività social e non esistevano collaborazioni o sponsorizzazioni, l’unico aspetto che mi motivava a pubblicare era la grande passione per la moda. All’università ho deciso di proseguire in quest’ambito, scegliendo l’indirizzo di Mass Media e Comunicazione.

Nel frattempo sono arrivati i primi contatti da parte dei brand, che in cambio di prodotti richiedevano recensioni e foto con tag sul mio profilo. Poi sono stata invitata ai primi eventi, come la Fashion Week, a vedere in prima persona le sfilate. Mi sembrava di sognare a quell’età.

Nel 2016 c’è stata una svolta, infatti era ormai qualche anno che svolgevo queste attività online, facendo la pendolare Cremona-Milano e proprio grazie ai miei canali social, un’importante rivista beautymoda mi ha contattata proponendomi di iniziare uno stage nell’ambito social-media e giornalismo. Così, senza pensarci due volte, mi sono trasferita definitivamente a Milano, iniziando a dedicarmi full time alle mie passioni: la moda e la comunicazione. Nel frattempo, la piattaforma Instagram iniziava a crescere sempre più e anche i brand hanno cominciato ad investire in questi spazi pubblicitari.

 

Il passaggio da passione a lavoro

Li sono arrivate le prime vere e proprie campagne sponsorizzate, quindi oltre a ricevere dei prodotti, c’era per me anche un compenso economico.

All’inizio, devo ammettere che mi sembrava surreale essere retribuita per un’attività svolta sulle piattaforme social. Ad oggi, mi definisco una microinfluencer, nonostante non abbia milioni di follower, sono molto felice del mio percorso e dei traguardi che sono riuscita a raggiungere esclusivamente da sola. Per me è bellissimo avere dei follower che apprezzano ciò che condivido quotidianamente. Il mio profilo racconta al 100% chi sono e la mia vita di tutti i giorni in modo spontaneo. Fare l’influencer però è un lavoro a tutti gli effetti, perché comporta creatività, impegni, scadenze, e delle regole da rispettare. Oggi certamente è ancora tutto più complesso ma la ricetta per farcela è sempre la stessa: crederci! Il web è saturo di personaggi che vogliono in qualche modo emergere e vivere di questo.

 

Credo però che ci sia un elemento che supera ogni cosa: la passione.

Quando si ha passione per qualcosa e si desidera fortemente raggiungere un traguardo, sono certa che a lungo andare i risultati, piccoli o grandi che siano, arrivano. Anche se sembrerà un clichè, uno dei fattori principali, quando si intraprende questa strada, è di essere sé stessi. Le persone apprezzano molto questo aspetto ed è probabilmente l’unica strada che permette di arrivare in modo immediato e genuino ai propri utenti. Il mio percorso non è stato semplice, negli anni ho ricevuto delle critiche, alcune persone giudicavano quello che facevo reputandolo inutile e come una perdita di tempo.

Fortunatamente ho sempre avuto il grande appoggio della mia famiglia, che mi ha costantemente spronata ad essere determinata nel raggiungere i miei obiettivi. Al mio percorso sui social come influencer ho sempre voluto affiancare anche l’attività di social media manager, la professione per la quale ho studiato e mi sono laureata; quello sarà il mio futuro! Mi ritengo molto fortunata perché sono riuscita a trasformare le mie più grandi passioni in un lavoro.

 

Arianna Ventura

Influencer

Social media Manager