Economia

Tesla: ogni auto vale più di un milione di dollari, Apple grande come nessuno

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Il primo giorno di borsa del 2022 ci racconta sempre lo stesso mondo: i grandi continuano a diventare sempre più grandi. Cominciamo da Tesla. Il titolo che fa capo all’azienda di Elon Musk, ieri è salito di oltre il 13% guadagnando ben 140 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Il tutto giustificato dal fatto che i numeri di produzione e le consegne relative al quarto trimestre avevano superato le precedenti previsioni.

Ma analizziamo i numeri. In un solo giorno di borsa Tesla è cresciuta più dell’intero valore di Volkswagen, che in questo momento vale circa 131 miliardi di capitalizzazione. Toyota ne vale poco più del doppio, 314 miliardi, Daimler (Mercedes) ne vale 84.

Insomma, se sommiamo la capitalizzazione di queste tre importanti case automobilistiche mondiali arriviamo a poco più di 530 miliardi di dollari, non siamo neanche alla metà dell’attuale valore di Tesla che con la chiusura di ieri aveva raggiunto i 1.205 miliardi. In pratica è come se ogni auto Tesla consegnata avesse un valore di oltre un milione di dollari.

Quindi quella di Tesla continua ad essere una corsa senza soluzione di continuità e che probabilmente rappresenta un mondo a parte non più confrontabile con il resto del mercato automobilistico. 

Non è un caso che proprio Elon Musk abbia affermato in un tweet che “Le nostre auto sono fondalmentalmente robot semi-senzienti su ruote”. Ma intanto mentre tesla, che si tratti di auto, che si tratti di robot, continua la sua corsa inarrestabile. Ieri c’è stata un’altra azienda che ha raggiunto un risultato storico. Si tratta di Apple, è la prima azienda della storia e nel mondo ad aver superato i 3 trilioni (tre mila miliardi di capitalizzazione).

Anche in questo caso qualche considerazione andrebbe fatta. Per raggiungere il primo trilione di dollari Apple ha impiegato 30 anni, gli altri due sono arrivati nel giro degli ultimi tre anni di esercizio.

E’ proprio vero: i grandi stanno diventando sempre più grandi, gli altri sembrano solo dei comprimari. L’ultima domanda che ci facciamo in chiusura è: siamo sicuri che sia proprio tutto oro quello che luccica?