Titoli di Stato fuori dal calcolo Isee, cambia l’accesso ai bonus per le famiglie italiane

C’è un però un limite al possesso di 50mila euro. E occorre presentare una nuova Dichiarazione sostitutiva unica

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nuovo modello 730 (1)

Bot, Btp e gli altri Titoli di Stato detenuti in portafoglio escono dal computo Isee delle famiglie italiane. Cioè non vengono più considerati per aprire o meno la porta di accesso ai bonus e alle prestazioni sociali agevolate previsto dallo Stato e dalle amministrazioni locali per i redditi medio-bassi.

La misura, già annunciata, entra in vigore da quest’anno con la firma posta ieri al Dpcm che modifica il regolamento. A breve è attesa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Evidente, accanto alla misura “sociale”, anche l’obiettivo politico di incentivare la sottoscrizione dei titoli governativi emessi dal Tesoro, che già godono di una tassazione agevolata sul capital gain rispetto a quanti accade alle azioni e agli stessi bond emessi dalle società.

Quest’anno il ministero guidato da Giancarlo Giorgetti, impegnato a rinnovare il macigno del debito pubblico, ha infatti in calendario sia emissioni di Btp Valore, dopo il successo di raccolta ottenuto nel 2024, sia il ritorno del Btp Italia. C’è però un limite di possesso: l’esenzione dal calcolo Isee vale fino a un ammontare di Bot, Btp e Ctz fino a un ammontare totale massimo di 50mila euro.

Quanto alla misura fiscale, giova ricordare che l’Isee è richiesto da quasi 12 milioni di famiglie. Sarà quindi un po’ meno difficile accedere agli aiuti: si va dai bonus per gli asili nido al valore dell’assegno unico per i figli a carico, dal bonus per le mamme lavoratrici a quello per lo psicologo.

Necessario quindi presentare una nuova Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), appunto aggiornata escludendo dal computo i titoli di Stato detenuti fino a 50mila euro. Attenzione però l’Isee radiografa in modo dettagliato tutto il resto – dallo stipendio\pensione al patrimonio immobiliare, dalle azioni fino al possesso dell’automobile – quindi superare la soglia di esenzione e perdere il diritto di accesso ai bonus è molto comune.

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Prima di rivolgersi al commercialista o semplicemente al Caf per richiedere il calcolo Isee è quindi meglio farsi due conti in tasca. Altrimenti è denaro sprecato visto che la stessa pratica è a pagamento. Difficilmente la somma richiesta è inferiore alle 30 euro, ma spesso si attesta al doppio. Oltre a comportare di dover raccogliere una lunga documentazione, con notevole impiego di tempo.

Altra novità sempre sul fronte dell’erario è l’arrivo del 730 nella veste “allargata” che è disponibile online da ieri come modello bozza.

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