Torna l’incubo della mancanza di energia. Il prezzo del gas +60% in due giorni.

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L’incubo dell’interruzione della catena di approvvigionamento che affligge l’economia globale da oltre un anno sta cominciando a far sentire i propri effetti in maniera sempre più violenta. Immaginate scaffali vuoti, nessuna fila alle casse, enormi ritardi di spedizione, ed ancor più enormi ritardi di ricezione. Niente benzina ai distributori che rimangono chiusi, prezzo del gas e del petrolio che salgono alle stelle, proprio alla viglia dell’inizio della stagione fredda. Così qualcuno ipotizza anche una stretta sull’erogazione del gas stesso.

https://www.nicolaporro.it/economia-finanza/articoli/senza-energia-e-senza-gas-la-tempesta-perfetta-in-arrivo-dalla-cina/

Da più parti, a cominciare dall’Italia, gli effetti di tutto questo si stanno già facendo sentire.

Il governo italiano la scorsa settimana ha annunciato nuove misure per tre miliardi di euro volte a limitare un aumento più forte dei prezzi dell’energia per i consumatori. Si parla di rincari delle bollette che superano il 40%.

I ministri delle finanze di Francia, Spagna, Grecia, Repubblica Ceca e Romania hanno rilasciato una dichiarazione congiunta chiedendo all’Unione europea di sviluppare un kit di strumenti per “reagire immediatamente alle drammatiche impennate dei prezzi “. Hanno chiesto un’indagine sul mercato del gas, hanno affermato che il blocco dovrebbe coordinare gli acquisti per “aumentare il nostro potere contrattuale” e hanno sollecitato una revisione dei mercati dell’energia.

I governi europei stanno lottando per reagire a un drammatico aumento dei prezzi del gas, che minaccia di far precipitare i cittadini nella povertà energetica, stimolare l’inflazione e minare la ripresa post-pandemia. 

Ma anche dall’ altra parte dell’Oceano le cose non vanno molto meglio.
Biden in contrasto con i suoi avversari politici ieri ha parlato di “Meteorite” in grado di abbattersi sulle economie..

In un articolo della CNN Allison Morrow, racconta la sua esperienza. Ecco quello che scrive..

…Volevo farti sapere che siamo andati in un Grande Store oggi ( da Albertson’s) e notiamo spazi vuoti sugli scaffali. Praticamente in ogni corridoio. Stanno iniziando a vedersi accadere cose che non ha mai visto prima…

Ci sono milioni e milioni di posti di lavoro disponibili in questo momento e non abbiamo abbastanza persone per occuparli. Le aziende stanno iniziando a disperare e in alcuni casi ciò potrebbe essere potenzialmente pericoloso. In California stanno addestrando adolescenti  a diventare autisti di camion…

“C’è un enorme bisogno. Siamo a corto di circa 63.000 autisti oggi”, ha detto l’istruttore Dave Dein.

Non è strano?

Nel Regno Unito, c’è una tale carenza di autisti che il governo ha chiamato i militari  per aiutare a fornire carburante alle pompe di benzina. Il governo del Regno Unito ha dichiarato venerdì che quasi 100 conducenti di autocisterne saranno schierati da questa settimana per “alleviare ulteriormente la pressione sulle stazioni di servizio e affrontare la carenza di conducenti di mezzi pesanti”.

Dove sono finiti tutti gli autisti?

Anche dall’altra parte del globo, la Cina sta vivendo una crisi energetica senza precedenti.

Ora ci stiamo dirigendo verso la parte fredda dell’anno nell’emisfero settentrionale, e questo metterà ancora più a dura prova l’inasprimento delle forniture energetiche globali. Anche nella migliore delle ipotesi, le cose potrebbero diventare davvero folli questo inverno. 

 

Tornando nel nostro continente…

I prezzi dell’energia in Europa sono schizzati verso l’alto, poiché la crisi dell’offerta in tutta la regione non ha mostrato alcun segno di allentamento, spingendo l’Unione Europea a impegnarsi in un’azione rapida per proteggere l’economia. I futures sul gas, olandesi e britannici, sono aumentati del 60% in soli due giorni. Il capo dell’energia dell’UE, Kadri Simson, ha affermato che il blocco prevede di rivedere le regole del mercato del gas entro la fine dell’anno per evitare che l’aumento dei costi energetici soffochi la ripresa economica. 

Da Bloomberg segnalano che:

I mercati globali del gas e del carbone si sono inaspriti proprio mentre inizia la stagione del riscaldamento nell’emisfero settentrionale, con un’offerta limitata che non riesce a raggiungere il rimbalzo della domanda. I costi alle stelle minacciano di aumentare l’inflazione e iniziano a pesare sulla produzione industriale. 

 
 

I futures sul gas olandesi del primo mese sono balzati fino al 40% a un record di 162,125 euro al megawattora dopo aver chiuso con un rialzo del 20% il giorno prima. 

La situazione è talmente tanto poco chiara, unica storicamente parlando e di difficile soluzione che in molti sembrano più spaventati del dovuto. La crisi c’è, le difficoltà pure, ma tuttavia “rischiano” nella loro negatività congiunturale, di diventare uno straordinario acceleratore nella direzione della transizione energetica.

 

Leopoldo Gasbarro

 

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