Economia

Via all’esodo estivo, sulle strade è Sos cantieri

Anas sospende il 70% dei lavori fino a settembre. Ecco la mappa dei disagi

esodo estivo ingorgo © ThamKC e Mungkhoodstudio's Images tramite Canva.com

Gli italiani stanno per chiudere i bagagli e controllare l’auto prima di partire per le vacanze.  Che la meta prescelta per l’esodo estivo sia mare, montagne, laghi o città d’arte però, poco importa. Sulla loro strada rischiano di trovare lavori una miriade di lavori corso.

Sono infatti 906 i cantieri sospesi dall’Anas dal 27 luglio al 3 settembre per non far ulteriormente congestionare il traffico in inevitabile aumento.

Il bollino rosso, che segna il rischio massimo per i vacanzieri a quattro ruote, è atteso giù domani così come questa domenica. Sempre da domani, dalle ore 8 alle ore 16, e domenica dalle ore 7.00 alle 22.00 scatta inoltre il divieto di transito per i camion.

Gli itinerari interessati sono naturalmente le principali direttrici verso le località di villeggiatura sulla direttrice che dalle città del Nord conduce in Meridione. Facile prevedere, insomma, come sempre accade lunghe file di macchine incolonnate sulla dorsale adriatica, così come si quella tirrenica o jonica. Ma non saranno meno trafficati i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia.

A cui si aggiungono le arterie in uscita dai grandi centri urbani nei fine settimana. Soprattutto, aggiunge chi scrive, nelle città come Milano dove le amministrazioni comunali stanno stringendo qualsiasi carreggiata disponibile per le auto in nome della sostenibilità.

Lo stesso incubo green per cui alcuni sindaci non tagliano quasi più l’erba, che così con la gramigna scimmiotta la foresta amazzonica nelle aiuole pubbliche e negli spartitraffico.

Dove è più alta la probabilità di restare imbottigliati con la macchina carica e bimbi in lacrime? A fare la mappa è la stessa Anas considerando gli itinerari turistici:

  •  la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria;
  • le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria;
  • le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia;
  • la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna;
  • la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio;
  • Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia;
  • le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto),
  • i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine,
  • la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia,
  • la SS45 di Val Trebbia in Liguria
  • la SS26 della Valle D’Aosta
  • la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto
  • la SS 51 di Alemagna in Veneto.

 In sintesi interminabile catena di rallentamenti e di possibili guai per gli automobilisti costretti a marciare in quello zone su corsie di asfalto bucherellate come un groviera.  Per questo prima di partire meglio informarsi: possono essere di aiuto sia l’app Vai di Anas (scaricabile da  App Store e da Play Store) sia il numero verde Anas.

E’ però un altro il numero che salta all’occhio. La stessa Anas precisa che i 906 cantieri che si appresta a sospendere rappresentano il 70% di quelli ad oggi aperti. Che in tutto sono milleduecentosettantotto, avete letto bene: 1.278 cantieri.

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Allora viene da chiedersi come mai tutti gli anni si ripresenti più o meno lo stesso dilemma? Fatta salva l’esigenza di fare i lavori perché la sicurezza è la priorità di chiunque abbia senno, qualcosa nel sistema degli appalti pubblici è da rivedere. Probabilmente più di qualcosa. Gli automobilisti italiani e i turisti stranieri che guidano fino alle nostre cime e spiagge, o che raggiungono al volante laghi e città d’arte ci sperano ancora.