GAS – Sabotati i gasdotti, l’Europa si ritrova senza coperture di gas. Poco conta chi sarà il colpevole, ormai è certo che ci sarà da gelare…I razionamenti sono scontati e solo un inverno mite, soprattutto alle nostre latitudini, potrebbe farci battere meno i denti. La situazione si fa sempre più complicata, perchè ormai l’Europa sembrerebbe essere tagliata fuori dalle forniture del gas in arrivo dalla Russia.
Uso il condizionale, perchè come già scritto qualche settimana fa, il gas russo, liquefatto, passando per la Cina, arriva in Europa ugualmente a bordo di navi in grado di trasportarlo. Dal mercato nero l’Europa sta comprando svalangate di petrolio russo, fino a che dalla fine dell’anno non potrà più farlo vista l’entrata in vigore delle nuove sanzioni che lo impediscono.
Intanto si riconorrono le denunce e le reciproche accuse. Chi ha sabotato i gasdotti? Poco conta, per ora preoccupa più l’effetto, ma che si sia trattato di esplosioni e non di semplice fuga di gas sembra essere certo così come riportato dai media svedesi e danesi:
Due esplosioni sottomarine “molto probabilmente dovute a detonazioni” sono state registrate vicino ai siti delle perdite del gasdotto Nord Stream 1 e 2 poco prima che queste ultime venissero rilevate. Una prima “enorme emissione di energia” di magnitudo 1.9 è stata registrata durante la notte tra domenica e lunedì alle 02:03 a sud-est dell’isola danese di Bornholm seguita poi da un’altra di magnitudo 2.3 alle 19:04 di lunedì nel nord-est dell’isola. Parlando con Peter Schmidt, della rete sismica nazionale svedese, ha dichiarato che le esplosioni sono state causate con la massima probabilità “da una qualche forma di detonazione”. ll gas fuoriuscito dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 sta ribollendo in superficie nel mar Baltico, agitando aree di mare che vanno dai 200 ai 1.000 metri di diametro.
SPREAD – Continua a salire, di quasi il 10% nel post elezioni a dimostrazione che il differenziale tra i tassi tedeschi e italiani a 10 anni risulta, come avevamo immaginato, uno strumento di tortura e di pressioni sui governi di Paesi così indebitati come il nostro. Ma dobbiamo dire la verità: lo spread ha avuto una lenta ed inesorabile salita: dall’inzio dell’anno la sua crescita, Draghi o non Draghi è stata superiore al 60%.
Ed in questi giorni scadono oltre 60 miliardi di titoli di stato, staremo a vedere soprattutto con l’asta di venerdì prossimo.
MPS – Il nuovo aumento di capitale, un aumento di capitale definito “diluitivo” porta il valore del titolo sempre più in basso. Lunedì il prezzo è rimasto bloccato per mancanza di venditori ad un livello di -35%. La situazione si fa devvero complicata. In pratica il precedente aumento rischia di essere vaporizzato dal mercato. Salvare la banca più antica al mondo è priorità di chi a questo punto? Dei risparmiatori? Della politica? Del Paese? Soprattutto rimarrà qualcosa da salvare? Staremo a vedere cosa succederà davvero.
TANTO PER GRADIRE – Ma intanto le avvisaglie di un autunno caldo e difficile ci sono tutte e stasera arrivano altre belle indicazioni sulle bollette:
Nel prossimo trimestre le bollette elettriche potrebbero aumentare di circa il 60%, con un nuovo massimo del prezzo dell’elettricità di 66,6 centesimi per kWh, 25 centesimi in più rispetto al trimestre precedente. E’ la stima di Nomisma energia secondo cui, senza interventi del governo, l’impennata sarebbe addirittura del 100%.
L’Arera renderà noto l’aggiornamento della luce entro la fine del mese, mentre per quello del gas bisognerà aspettare, in base ai nuovi metodi di calcolo, inizio novembre. Per ora la stima preliminare di Nomisma Energia è in questo caso di un rialzo del 70%.
27 settembre 2022 Leopoldo Gasbarro