Stangata ambientalista da 35 miliardi in arrivo sulle bollette, che saranno gravate di 1,8 miliardi l’anno allo scopo di incentivare le energie rinnovabili: dall’eolico off shore al fotovoltaico, dal biogas alla geotermia. La gabella entrerà in vigore nel 2028 e si ripeterà per 20 anni, a prevederlo è il decreto del ministero dell’Ambiente che ieri ha ricevuto il placet della Commissione Ue.
In tutto si tratta di 4,6 gigawatt di nuova potenza elettrica green da installare nell’ambito del Piano integrato di energia e clima. Un aggravio mensile che per i consumatori si traduce in un ulteriore motivo per scandagliare il Mercato libero alla ricerca delle offerte migliori.
La premessa che il Mercato libero propone offerte complesse e molto variegate dal punto di vista dei costi: sono oltre 900 le tariffe luce e gas che lo affollano. Occorre inoltre considerare che, malgrado la crisi energetica sia alle spalle, i prezzi all’ingrosso del gas non sono ancora rientrati ai livelli precedenti allo scoppio del conflitto russo-ucraino.
Molti operatori offrono tuttavia sul Mercato libero contratti che consentono di bloccare il prezzo per almeno 12 mesi. Scegliendo con oculatezza, il divario rispetto alla Tutela luce e alle tariffe Placet in Deroga e Tutela per vulnerabili gas si può quindi ridurre drasticamente. A volte anche azzerarlo.
La tariffa Placet è una sorta di ibrido perché, come ricorda il sito di Arera, consiste nelle offerte che tutti gli operatori del mercato libero devono rendere disponibili a famiglie e piccole imprese con condizioni contrattuali prefissate dall’Autorità stessa, ma a prezzo libero.
Partiamo dalla luce, seguendo una ricerca dell’Osservatorio Segugio.it. Partendo dalle offerte a prezzo variabile, ovvero indicizzate al mercato all’ingrosso dell’energia, e fissando un consumo di 2.700 Kwh con potenza standard di 3 Kw, emerge che la differenza tra il costo annuo dell’ultima tariffa in classifica e della migliore raggiunge l’80%: da 681 a 1.224 euro.
Al prezzo energia va poi sommata la quota fissa annua, da corrispondere indipendentemente dai consumi, che può avere una differenza fino al 233%. Considerando invece le sole tariffe a prezzo bloccato, sempre a parità di consumo e potenza, la differenza tra il costo annuo dell’ultima tariffa in classifica e della migliore è del 91%.
Giova ricordare che tra un mese, cioè a luglio, scatterà il previsto passaggio al Mercato libero della luce e i clienti residenziali non vulnerabili non potranno più attivare la tariffa di Tutela. Coloro che non sono passati al Mercato libero, saranno assegnati a uno dei gestori del Servizio a Tutele Graduali.
Da qui l’importanza di scegliere perché confrontando l’attuale tariffa di Tutela con il Mercato libero si osserva che la migliore tariffa a prezzo fisso costa solo 4 euro in più al mese (50 euro all’anno) rispetto alla Tutela, con il vantaggio però di bloccare il prezzo energia e mettersi al riparo da possibili rialzi il prossimo inverno.
Analizziamo ora il gas, per cui è già finita la Maggior tutela, con l’eccezione dei clienti vulnerabili. I consumatori si dividono quindi tra la tariffa gas Placet in Deroga e le proposte del Mercato libero.
Anche in questo caso sono oltre 800 le tariffe gas tra cui scegliere. Ipotizzando le tariffe a prezzo variabile, a parità di consumo annuo di 1.500 Smc nel comune di Milano, la differenza tra il costo dell’ultima tariffa in classifica e quello della migliore è dell’84%: da 1.528 euro a 2.807 euro. Va poi verificata la quota fissa annua che può avere una differenza di costo fino al 250%. Considerando invece solo le tariffe a prezzo bloccato, la differenza tra il costo dell’ultima tariffa in classifica e il costo della migliore è del 77%. Tra le tariffe più convenienti e le ultime in classifica, il prezzo fisso del gas può arrivare ad avere un differenziale fino al 175%.
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Se consideriamo la tutela per i clienti vulnerabili, la prima tariffa a prezzo variabile sul Mercato libero risulta più conveniente del -3%. Se, invece, consideriamo la tariffa gas Placet, entrambe le prime offerte sul Mercato libero, a prezzo bloccato e variabile, risultano più convenienti.