iCi piacerebbe che ogni tanto gli enti internazionali sapessero comunicare con attenzione contribuendo a fornire fiducia invece che toglierla. La comunicazione non è un fatto da poco, soprattutto in un contesto storico in cui la sollecitazione infodemica è sempre più forte. Così il titolo:
La decelerazione globale sarà generalizzata, con molte economie pronte a contrarsi e le prospettive restano incerte
Avrebbe potuto, dicendo la stessa cosa, tramutarsi in:
Nonostante la Pandemia, nonostante la Guerra, nonostante la crisi energetica, il Mondo non si ferma, anzi cresce del 3,2% quest’anno e di almeno il 2,7% l’anno prossimo.
L’articolo che segue poi potrebbe essere leggermente modificato, ma capite quanto sarebbe diverso l’approccio del lettore già solo leggendo un titolo o l’altro tra quelli proposti?
Allora entriamo nel tema specifico:
“Il World Economic Outlook del FMI, pubblicato la scorsa settimana, prevede che la crescita economica globale rallenterà dal 3,2% quest’anno al 2,7% l’anno prossimo. La proiezione per il 2022 è rimasta invariata rispetto all’ultima stima, a luglio, ma quella del prossimo anno è stata ridotta di 0,2 punti percentuali.
La decelerazione globale sarà generalizzata e la proiezione per il 2023 è meno della metà dell’espansione del 6% dello scorso anno. Si stima che i paesi che rappresentano circa un terzo dell’economia globale abbiano una contrazione di due quarti del prodotto interno lordo reale quest’anno o il prossimo.
Anche le prospettive sono piene di incertezza. Stimiamo che ci sia una probabilità su quattro che la crescita globale scenda al di sotto del 2% l’anno prossimo e che ci sia una probabilità dal 10% al 15% che scenda al di sotto dell’1%.”.
L’articolo originale finisce qui, e dove finisce questo comincia il nostro che sottolinea come, nonostante tutto, nonostante tutte le difficoltà, il Mondo continui a crescere, a crescere ed a crescere. Nonostante tutto.