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Petrolio a 380 dollari al barile. La previsione degli analisti di JPMorgan

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Il prezzo del petrolio potrebbe raggiungere la “stratosferica”  soglia dei​​ 380 al barile se le sanzioni statunitensi ed europee spingessero la Russia a infliggere tagli di rappresaglia alla produzione di greggio. Questo l’avvertimento degli analisti di JPMorgan Chase & Co..

Pensate che il massimo valore mai raggiunto dal prezzo del barile di petrolio lo si è raggiunto a luglio del 2008, un paio di mesi prima che Lehman Brothers fallisse, Ancora più assurda sembra la previsione dell’ufficio studi di JPMorgan, se considderiamo che a pandemia scoppiata il prezzo del barile scese addirittura sotto zero: vi pagavano se li portavate via.

In questo mondo folle in cui in poche ore tutto cambia, muta, e ricambia ancora sembra sia arrivata davvero la tempesta perfetta. I

  1. Il caldo torrido;
  2. l’enorme richiesta di energia per sostenere i refrigeratori ed i condizionatori.
  3. La carenza d’acqua;
  4. La cridi del gas;
  5. La guerra;
  6. La crisi del grano (alimentare).

Sembra che tutte le previsiooni più nefaste si siano date appuntamento in questo scrorcio assurdo del 2022.

Eppure non ci si può meravigliare più di niente, neanche della Logica previsione degli analisti di JPMorgan, riportata ieri sera da Bloomberg:

“Le nazioni del Gruppo dei Sette stanno mettendo a punto un complicato meccanismo per limitare il prezzo raggiunto dal petrolio russo nel tentativo di stringere le viti sulla macchina da guerra di Vladimir Putin in Ucraina. Ma data la solida posizione fiscale di Mosca, la nazione può permettersi di ridurre la produzione giornaliera di greggio di 5 milioni di barili senza danneggiare eccessivamente l’economia, hanno scritto gli analisti di JPMorgan, tra cui Natasha Kaneva, in una nota ai clienti.

Per gran parte del resto del mondo, tuttavia, i risultati potrebbero essere disastrosi. Un taglio di 3 milioni di barili alle forniture giornaliere spingerebbe i prezzi del greggio di riferimento a Londra a 190 dollari, mentre lo scenario peggiore di 5 milioni potrebbe significare greggio “stratosferico” a 380 dollari, hanno scritto gli analisti.

Il rischio più ovvio e probabile con un limite di prezzo è che la Russia possa scegliere di non partecipare e invece reagire riducendo le esportazioni”, hanno scritto gli analisti. “È probabile che il governo possa vendicarsi tagliando la produzione come un modo per infliggere dolore all’Occidente. La rigidità del mercato petrolifero globale è dalla parte della Russia“.

Che aggiungere?

Niente gas, petrolio alle stelle. Il Mondo rischia una delle più brusche frenate della sua storia economica…con tutto ciò che comporta…

 

3 luglio 2022,  LEOPOLDO GASBARRO