Un altro marchio italiano finisce in mani estere. La famiglia Percassi ha ceduto la maggioranza dei trucchi Kiko Milano al fondo di private equity americano L Catterton. Quest’ultimo è a sua volta strettamente legato al colosso del lusso francese Lvmh e al suo patron Bernard Arnault.
Il valore dell’operazione non è stato reso noto. Si stima, tuttavia, che il 70% del gruppo dei trucchi fondato a Bergamo nel 1997 e che attualmente supera i 1.100 punti vendita in 66 mercati nel mondo, possa essere stato ceduto per una somma prossima a un miliardo.
A Kiko, che ha chiuso lo scorso anno con ricavi in crescita del 20% a ridosso degli 800 milioni, sarebbe quindi stato riconosciuto un enterprise value vicino a 1,5 miliardi. Un livello non distante da quanto atteso dagli analisti.
La famiglia Percassi, si legge nel comunicato, “manterrà una partecipazione significativa” in Kiko. Così come non cambia, almeno per ora la governance: Antonio Percassi resterà alla presidenza della società e Simone Dominici manterrà i poteri di amministratore delegato.
“Abbiamo fondato, alla fine degli anni ’90, un brand che è diventato un marchio internazionale, amato da tutte le generazioni di consumatori e cresciuto in modo esponenziale”, ha sottolineato Percassi aggiungendo che ora il gruppo si è aperto a una partnership con un “investitore di rilevanza internazionale come L Catterton, che riteniamo potrà contribuire ad accelerare la crescita di KIKO a livello globale, mettendo a disposizione una vasta esperienza ed un ampio network nel settore della cosmetica”.
Resta però il fatto che a pochi mesi dall’Opa sulla Tod’s lanciata in tandem con il fondatore Diego Della Valle, il fondo L Catterton è tornato a fare shopping in Italia. Una passione quella per il made in Italy che accomuna tutti gruppi del lusso. A partire da Lvmh, che da poco ha perso la guerra delle bollicine con la catena di di hard discount Lidl, e dalla rivale Kering che ha appena chiuso un affare miliardario per un immobile “trofeo” in via Monte Napoleone a Milano.
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L Catterton ha inoltre una certa esperienza per il settore beauty, di cui controlla circa 30 marchi nel mondo tra cui Intercos, Elemis, ETVOS, Maria Nilla e Oddity. Percassi è invece un gruppo che spazia dalle reti commerciali in franchising di importanti marchi (come Nike, Victoria’s Secret, Lego, Garmin o Starbucks) alla gestione di brand propri, come appunto Kiko, Womo e Bullfrog. Staremo a vedere.