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Crollo dei mercati? E’ un problema di sostenibilità delle nostre vite

Un duemilaventidue decisamente complicato. Un duemilaventidue che potrebbe sancire tra poco più di due mesi rendimenti da primato…negativi.

Un duemilaventidue il cui indirizzo era già stato anticipato se così vogliamo intendere nelle comunicazioni delle varie banche centrali.

Purtroppo o per fortuna i mercati hanno realizzato che l’anestesia terapeutica dei pasti gratis (ammesso e non concesso siano mai esistiti) andava scemando.Un secolo e oltre di storia di report ed andamenti dei listini, di ipotetiche quanto plausibili considerazioni valutazioni e giustificazioni per sancire fondamentalmente l’elemento cardine su cui porre solide basi per il prossimo centenario dei mercati, siamo sempre fragili, siamo “ancora” fragili.

Lo eravamo all’alba dei mercati finanziari, lo siamo tutt’ora in quello che pare essere l’ennesimo tramonto degli stessi. Ogni crisi passata, velocemente dimenticata. Ogni crisi vissuta nel suo durante portatrice instancabile dei soliti dubbi incertezze perplessità e purtroppo errori comportamentali.

Forse non è un problema di listini ma di sostenibilità. Forse nell’ultimo decennio abbiamo realizzato, finanziariamente parlando, rendimenti oltre il potenziale “reale” dell’economia stessa.Non si può correre all’infinito, non si può crescere all’infinito. Difficile metabolizzarlo.

Prima ne saremo consapevoli prima struttureremo un futuro degno di tale nome per chi seguirà le nostre orme.Siamo centenari, ma fragili come neonati.Siamo centenari, eppure confondiamo ancora risparmio con investimento, mescoliamo rischio e rendimento tra cedole e scadenze.

Siamo saldamente ancorati, come non ci fosse un domani, a vecchi preconcetti distanti anni luce dal quotidiano che sintetizzerà questo 2022 ed i mesi a venire.Alla perenne ricerca di quella chimera chiamata sicurezza. Persi in un vocabolo, sordi al richiamo della stessa sicurezza malcelata in un metodo di investimento, in una programmazione con obiettivi finali ben chiari e delineati.

Obiettivi da perseguire costantemente senza fretta ma senza sosta.Obiettivi che potremmo raggiungere prima grazie a questo devastante duemilaventidue.Report listini e grafici, nel vano tentativo di spiegare quello che è stato, ben sapendo che possiamo ogni giorno decidere quello che sarà il nostro domani.

Sembra banale, eppure per recuperare da un -50% dei mercati basta fare semplicemente +100%.

Qualcuno lo farà!

Chi? Più di uno, precisamente tutti quelli che resteranno investiti, quelli che cominceranno ad investire oggi domani e domani ancora, quelli che sfrutteranno i prossimi mesi seminando costantemente senza fretta ma senza sosta, come dicevamo prima.

Sordi questa volta alle emozioni, a quella fragilità che con competenze disciplina e cultura, decennio dopo decennio perderà inesorabilmente forza e convinzione nei pensieri di ogni singolo investitore.

Dal covid non ne siamo ancora usciti.

Apparentemente simili, profondamente differenti.Stiamo scrivendo le prime pagine della storia di una nuova era economica geopolitica e finanziaria. Ragionare ancora a “posteriori” potrebbe rivelarsi fallace quanto finanziariamente doloroso.Nel tempo verranno probabilmente rivisti concetti come rischio rendimento e diversificazione. Rimarranno come capisaldi quelli meno considerati da sempre, metodo obiettivi tempo e logiche comportamentali.Tutto è ciclico. Tutto in costante movimento. Considerare statici gli investimenti non ha molto senso. Anch’essi seguono le dinamiche, sempre più frenetiche, del nostro vivere quotidiano.Andamenti degli indici azionari da elettrocardiogramma in tutti i sensi. Certezze di sicurezza disperse nel mare magnum degli obbligazionari. Recessione ed inflazione a completare la trama della fu tempesta perfetta.Fu perché questa come quelle passate terminerà. Fu perché inevitabilmente dai suoi minimi risaliremo verso nuovi massimi.

Fu perché ci porterà alla prossima crisi finanziaria illudendoci nel durante di aver finalmente metabolizzato e superato le nostre fragilità.L’eterna insicurezza di chi osserva l’andamento dei propri investimenti nel controvalore dei prezzi di mercato.La razionalità di chi osserva con lungimiranza nei medesimi prezzi il valore futuro dei propri investimenti.Non esiste il prodotto perfetto ovvero la soluzione ideale per realizzare il proprio portafoglio di investimenti. Ad ognuno infinite possibilità miscelando con accuratezza tattica e strategia.Per molti, ma non per tutti, siate tatticamente strategici.

16 ottobre 2022  Giovanni Cedaro