In un mercato caratterizzato dall’incertezza sul fronte geopolitico, macroeconomico e sanitario, si riflette sull’andamento dei mercati finanziari che risultano sempre più volatili e correlati tra loro assumendo ancora più importanza l’aspetto legato alla diversificazione anche in termini di strategie di investimento. Diversificazione che non si limita più solo all’area geografica e ai vari settori di attività ma che si orienta a differenti temi di investimento.
Si sente spesso parlare di Megatrend. Ma cosa sono i Megatrend? Sono fattori socio-economici, ambientali e tecnologici che riflettono il cambiamento del nostro stile di vita che si adatta alla continua evoluzione. In particolare, la pandemia ha accelerato il trend della tecnologia, dell’Intelligenza Artificiale e dei big data ormai fondamentali nel miglioramento dei processi industriali, nella ricerca sanitaria e non solo.
Del resto, da sempre il cambiamento ha rappresentato un’opportunità. Nel caso degli investimenti si traduce in un’opportunità per coloro che guardano oltre le oscillazioni di breve termine e si concentrano su temi di più lungo periodo, capitalizzando quelli che ormai sono veri e propri trend secolari non perdendo mai d’occhio l’importanza della diversificazione.
L’ esempio dell’Intelligenza Artificiale.
Megatrend di investimento di lungo termine protagonista di una rivoluzione industriale e sociale post Covid-19 che coinvolge tanti settori industriali, in particolare quelli a elevata intensità di dati come la tecnologia, l’assistenza sanitaria, i servizi professionali, i media, l’agricoltura e i trasporti. Immagino che le aziende in grado di riorganizzare la loro struttura basandosi sull’Intelligenza Artificiale avranno una crescita più elevata, costi inferiori e una migliore soddisfazione per i clienti, rispetto alle altre che hanno difficoltà ad adattarsi ai processi evolutivi.
Alcune delle più grandi imprese del mondo hanno già iniziato a utilizzare l’Intelligenza Artificiale in ambiti diversi. Ad esempio Amazon e Google ne fanno ampio uso per una varietà di applicazioni, molte case automobilistiche, come Tesla o Mercedes, stanno incorporando nei loro computer di bordo funzionalità sempre nuove per monitorare gli automobilisti e rendere la loro guida sempre più sicura. Anche in ambito sanitario, le aziende sono state in grado di sequenziare il genoma del virus Covid-19, isolare la proteina spike utilizzata dal virus per diffondersi e creare vaccini presumibilmente efficaci in tempi record. Inoltre, l’Intelligenza Artificiale ha aiutato le aziende nell’ assistere le persone nel lavoro e nell’apprendimento da remoto. Il 2020 sarà ricordato come l’anno in cui l’Intelligenza Artificiale ha dimostrato la sua importanza per il futuro del progresso umano.
Poiché questa evoluzione influenza e incide sulla vita delle persone, le aziende si sentono responsabili nel gestire le potenziali implicazioni etiche e sociali derivanti dall’adozione dell’Intelligenza Artificiale. A tal proposito da un’intervista fatta da Accenture ai “leader del rischio dei servizi finanziari” emerge che il 58% identifica l’Intelligenza Artificiale come la principale causa potenziale di conseguenze indesiderate nei prossimi due anni. Solo l’11% afferma di essere pienamente in grado di valutare i rischi associati all’adozione dell’Intelligenza Artificiale nell’organizzazione aziendale.
Per rendere più efficiente l’ingresso della stessa nelle strutture operative infatti è necessario far leva su alcuni elementi quali l’organizzazione aziendale riconoscendo la necessità di nuovi ruoli, riqualificano il personale o assumendo; stabilire strutture di governance trasparenti per creare fiducia nelle nuove tecnologie; progettare e distribuire modelli, sistemi e piattaforme che siano affidabili.
Il timore è che un giorno l’intelligenza delle macchine possa superare e sostituire quella degli esseri umani come conseguenza di un uso improprio della tecnologia. E’ necessario, invece, lavorare nella direzione in cui l’Intelligenza Artificiale possa supportare le persone senza sostituirle.
E’ oggettivo dunque che gli sviluppi tecnologici stanno migliorando la produttività ad un ritmo mai visto prima. Le innovazioni nel campo della robotica, dell’Intelligenza Artificiale e delle tecnologie di comunicazione stanno spingendo le industrie tradizionali come la vendita al dettaglio, la manifattura, i trasporti, la medicina e la finanza a cambiamenti radicali.
Infatti, il ritmo del cambiamento è esponenziale e quando verranno sviluppate le macchine in grado di apprendere più velocemente degli esseri umani ci saranno effetti dirompenti: il 60% delle professioni potrebbe vedere automatizzato il 30% delle proprie attività principali. Questo processo di automatizzazione porterà inesorabilmente alla sostituzione di posti di lavoro con macchine ma ciò significa anche che il potenziale per le industrie e la creazione di nuove professioni sarà elevatissimo. Infatti, l’automatizzazione dei processi avrà l’effetto positivo di ridurre i costi e di permettere allo stesso tempo un’offerta di prodotti migliori.
Dunque, dove ci condurrà il futuro? Ci aspetta un futuro in cui intelligenza artificiale e fattore umano si integreranno sempre di più ma, come per ogni cosa, l’ingrediente segreto sarà il giusto equilibrio.
Emanuela Cappellazzo