ArticoliEconomiaFinanza

Evergrande scuote la Cina. 13 anni fa fu la volta di Lehman. Oggi tocca al gruppo Cinese?

Articoli / Economia / Finanza
 
 
“Numerosi settori potrebbero essere esposti al rischio di carenza di liquidità.  Se il gruppo immobiliare cinese Evergrande dovesse fallire rischierebbe di trasformarsi in una piccola Lehman Brothers cinese”. 13 anni dopo.
 
Questa la relazione di Fitch sul caso Evergrande. L’agenzia di rating mette l’accento su un problema che in tanti starebbero sottovalutando: il caos che il fallimento del gruppo immobiliare cinese porterebbe sui mercati interni ed esterni alla Cina stessa.. E poi c’è il tema dell’esposizioni bancarie legate ad Evergrande? Quanti istituti rischiano di sparire?
 
15 settembre 2008. 
Il 15 settembre 2008 Lehman Brothers portava i libri in tribunale. Il fallimento di una delle più importanti banche d’affari americane (e del Mondo). Si apriva  così una delle crisi più gravi e profonde che il mondo finanziario ed economico fosse mai stato chiamato ad affrontare. Il fallimento dell’Istituto americano rappresentò un cambio di paradigma. C’è un prima ed un dopo Lehman, non vi è alcun dubbio, così come vi sarà un prima e un dopo Covid.
 
13 anni dopo
Come se non fosse successo nulla 13 anni prima.  Evergrande potrebbe essere dichiarata fallita nel corso delle prossime ore o dei prossimi giorni. Anche se tutti gli osservatori ipotizzano un intervento del governo cinese. Ma quanto peserebbe sul conto economico cinese il fallimento di Evergrande?

https://www.nicolaporro.it/economia-finanza/economia/evergrande-buco-da-300-miliardi-trema-la-cina-trema-linter/

 

La priorità del governo cinese
A livello macro, un default di Evergrande potrebbe danneggiare la fiducia dei consumatori se dovesse influenzare i depositi delle famiglie. Nell’improbabile eventualità che un default perturbi il mercato immobiliare, interrompendo in modo significativo le vendite e gli investimenti, si potrebbero avere effetti macroeconomici di più vasta portata. Si stima che il settore rappresenti circa il 14% del PIL. I rischi per le  prospettive di crescita sulla Cina sono mitigati dalla capacità del governo di intervenire con politiche volte a sostenere il mercato immobiliare. La soglia, il costo per tale sostegno sarà alto. Se così fosse bisognerà fare delle scelte di opportunità.  In questo scenario sarebbero possibili anche altre forme di stimolo a sostegno della crescita economica.