Economia

Il Giappone spegne il bazooka e stoppa l’era dei tassi negativi

Primo rialzo al costo del denaro in 17 anni, domani parola alla Fed americana

giappone tasssi interesse © Wavebreakmedia e marchmeena29 tramite Canva.com

Il Giappone spegne il bazooka, pur con un notevole ritardo rispetto alla Bce e alla Federal Reserve. La Boj, la Banca centrale nipponica, ha deciso di alzare tra zero e 0,1% il tasso di interesse a breve termine dal precedete -0,1 per cento e di ritirare il piano di aiuti.

Potrebbe apparire una questione di limatura agli occhi dei piccoli risparmiatori che In Italia stanno rimborsando alla loro banca un prestito personale o le rate del mutuo sulla casa. Per la politica monetaria del Sol Levante si tratta però di una svolta epocale.

Il Giappone non alzava infatti il costo del denaro dal 2007, anzi dal 2016 lo aveva spedito in negativo e aveva iniettato liquidità sul mercato così da sostenere il proprio Pil. Forte del fatto di avere una propria banca centrale e di aver posto gran parte del debito pubblico nelle mani dei suoi cittadini, così da stare al riparo dallo spread. Un po’ quello che sta cercando di fare nel nostro Paese il ministro dell’Econonomia, Giancarlo Giorgetti, con il Btp Valore.

Ma torniamo al Giappone. Oggi finisce l’epoca del credito sostanzialmente gratuito per le famiglie e le imprese nipponiche. L’attesa della Boj è infatti che il recente aumento dei salari registrato nel Paese si traduca in una maggiore dinamicità dei consumi e quindi in un sostegno alla crescita dell’economia.

Rendendo quindi non più necessario un così forte incentivo a indebitarsi, che rappresentava l’eredità morale di quella “Abenomics” con cui nel 2013 l’allora primo ministro Shinzo Abe fece ripartire il motore economico del Paese e vincere la deflazione.

Questo però non significa che Tokyo intenda seguire la Bce di Christine Lagarde nella folle guerra contro l’inflazione, che ha portato i tassi al massimo storico del 4,5% fino a mettere a repentaglio la stessa tenuta del Pil.

Scelte che hanno portato madame Bce, all’opposto degli elogi che aveva riscosso il suo predecessore Mario Draghi con il suo “wathever it takes” in difesa dell’euro, a essere bocciata anche dagli stessi dipendenti dell’Eurotower.

Per approfondire leggi anche: I maxi-tassi Bce riducono in macerie il mercato immobiliare italiano,  qui invece  Euribor truccato, ecco quando si ha diritto a farsi rimborsare il mutuo dalla propria banca. 

Al contrario la Bank of Japan ha già fatto sapere che manterrà una linea accomodante. La stretta giapponese giunge alla vigilia della riunione della Federal Reserve americana. I mercati temono che  il presidente Jerome Powell potrebbe scegliere toni da “falco” e rimandare l’atteso taglio dei tassi a dopo l’estate.