EconomiaFinanza

Investimenti: la pianificazione vince su cronaca ed emotività

Correva il 24 marzo 2020.

Noi italiani eravamo in lockdown da due sole settimane e il mondo si sarebbe apprestato a “chiudere” nei mesi successivi.

Sui giornali si leggevano prime pagine terrificanti, difficile non rimanere coinvolti emotivamente dalle immagini di morte e sanità al collasso.

Ebbene, sui mercati finanziari, proprio quel giorno, iniziò un periodo di crescita difficilmente pronosticabile.

 

Correva il 15 novembre 2021.

Tutto sembrava tranquillo, finalmente la domanda di beni e servizi era forte e vigorosa dopo la Pandemia da Covid-19, che tutti desideravamo metterci alle spalle.

Le Banche Centrali, FED e BCE in primi, definivano l’incremento dell’inflazione, che iniziava ad affacciarsi, come fenomeno transitorio.

Nessuno mai avrebbe pensato allo scoppio di un conflitto bellico da lì a tre mesi, che avrebbe stravolto la geopolitica di tutto il mondo, con forti ripercussioni sui costi delle materie prime in  generale. Nessuno.

Ebbene, sui mercati finanziari, proprio quel giorno, iniziò uno dei periodi più negativi in assoluto degli ultimi decenni. Sia i mercati azionari che obbligazionari registrarono uno dei maggiori cali contemporanei della storia, unitamente ad un incremento contestuale di inflazione e tassi di interesse.

 

 

Correva il 15 ottobre 2022.

La guerra In Ucraina continuava imperterrita, senza che se ne potesse prevedere a breve un termine.

L’inflazione era galoppante in tutto il mondo (in Italia all’11,8%).

I media riportavano giornalmente la visione preoccupata di noi tutti, persone comuni ed esperti economisti, sull’economia nei mesi a venire.

Ebbene, sui mercati finanziari, proprio quel giorno, iniziò un periodo di crescita difficilmente pronosticabile.

 

 

Ed ora? Cosa accadrà?

Ho voluto ripercorrere questi ultimi tre anni, indubbiamente molto complicati per tutti, al fine di evidenziare come le nostre scelte di investimento non debbano essere dettate da sensazioni, emozioni o notizie che giornalmente la cronaca ci “getta in pasto”.

È palese come i mercati finanziari abbiano tempi diversi rispetto alla cronaca, anticipando sempre ciò che verrà registrato nei dati tra qualche mese.

Non a caso, il motto di uno trai più autorevoli investitori di tutto il mondo, Warren Buffet, recita in questo modo: “Sii prudente quando gli altri sono avidi, sii avido quando gli altri hanno paura”.

Per poter ottenere risultati sui mercati, occorre avere a mente poche semplici regole, ma non sempre facilmente applicabili.

  • Fissare il proprio obiettivo di investimento e, di conseguenza, l’orizzonte temporale adeguato a raggiungerlo.

Se decidiamo di partire da Milano per andare a Roma in auto, sappiamo che dobbiamo dedicare le giuste ore di viaggio e impostare un navigatore satellitare, se non conosciamo esattamente la strada. Non possiamo pensare di arrivarci in un’ora.

  • Impostare, di conseguenza, una “pianificazione strategica”.

Non modifichiamola in base agli umori di breve termine, alle notizie che costituiscono il “rumore di fondo”. Il rischio è quello di deviare il percorso e trovarsi in un’altra località proprio quando saremmo dovuti arrivare alla giusta destinazione.

Uscendo dall’autostrada che porta a Roma, perché un amico ci racconta che a Cortina c’è un tempo meraviglioso e conviene trascorrere il weekend lì, per poi andare a Roma, è piuttosto certo che alla Capitale arriveremo, forse, e con molto ritardo.

 

  • Tenere a mente alcuni semplici dati di fatto, che ho già affrontato nel mio articolo del 2 ottobre 2022 e che permetteranno di affrontare il viaggio verso gli obiettivi pianificati con la certezza di raggiungerli in serenità:
  • La crescita dell’economia mondiale è una costante e dal 1960 ad oggi ha permesso al PIL mondiale di moltiplicarsi di ben 8 volte, al netto dell’effetto inflattivo.

Proprio oggi stiamo assistendo a dei mutamenti rilevanti che porteranno conseguenze inevitabili. La tecnologia (l’automazione, internet of things, cloud computing, l’intelligenza artificiale applicata ai processi aziendali, la digitalizzazione delle nostre vite) sarà il settore che convoglierà centinaia di miliardi di investimenti da qui ai prossimi anni. Inoltre, l’emersione della Cina come nuova superpotenza, che si oppone all’egemonia americana. La Cina già oggi è la più grande economia del mondo, è il motore della crescita globale, con un modello di crescita diverso rispetto all’occidente. Infine, il tema della decarbonizzazione e del cambiamento climatico porterà investimenti nei prossimi anni per 100.000 miliardi di dollari.

Sono solo alcuni spunti di riflessione su come affrontare in maniera coerente ai nostri orizzonti temporali le scelte individuali di investimento.

 

  • I mercati azionari, che rappresentano il valore delle aziende che producono beni e servizi per il mondo intero, sono cresciuti di ben 23 volte negli ultimi 39 anni, nonostante i tanti periodi di crisi attraversati.

 

  • La storia dimostra che l’inflazione si batte solo investendo; in particolare, in questo periodo storico, anche le soluzioni di natura obbligazionaria sono premianti, mantenendo sempre fede alla regola aurea della massima diversificazione.

 

Per avere evidenza empirica di tutto questo, possiamo prendere come riferimento il valore di 100.000 euro del 1982. Oggi occorrerebbe avere 309.000 euro circa per pareggiarne la svalutazione dovuta all’inflazione.

Ebbene, se quei 100.000 euro fossero stati investiti nel frattempo nell’indice obbligazionario globale mondiale, oggi ci ritroveremmo con circa 633.000 euro.

Se, invece, fossero stati investi nel mercato azionario globale in valuta euro, oggi avremmo circa 2.392.000 euro.

 

In conclusione, una volta stabilita la nostra “pianificazione strategica”, consapevoli che il viaggio di cui abbiamo parlato è lungo, pieno di ostacoli, curve a gomito e tornanti, il suggerimento è quello di non affrontarlo mai in solitaria.

L’emotività spesso porta a scelte avventate e controproducenti anche per i più esperti. Non a caso, anche nelle immersioni subacquee, il compagno è fondamentale in tutti quei momenti in cui l’azoto fa brutti scherzi al nostro cervello.

Un confronto continuo con un professionista può essere davvero determinante.

Buon viaggio e buona pianificazione!

Pier Paolo Abbà, 20 febbraio 2023