LA SITUAZIONE DELL'OCCUPAZIONE - MAGGIO 2020
L’occupazione totale nel settore delle buste paga non agricole è aumentata di 2,5 milioni a maggio e il tasso di disoccupazione è sceso al 13,3%, secondo quanto riportato oggi dall’Ufficio Statistico del Lavoro statunitense. Questi miglioramenti nel mercato del lavoro hanno rispecchiato una ripresa limitata dell’attività economica che era stata ridotta a marzo e aprile a causa della pandemia di Coronavirus (COVID-19) e degli sforzi per contenerla.
Il comunicato del Bureau of Labor Statistics ha preso in contropiede tutti gli analisti. Il rapporto mensile sugli impieghi negli Stati Uniti può spesso sorprendere rispetto alle proiezioni, ma le previsioni non sono mai state così incredibilmente sbagliate come lo sono state per i dati di maggio pubblicati venerdì. Nel corso del mese sono stati aggiunti 2,5 milioni di posti di lavoro, rispetto a una proiezione media che ipotizzava una perdita di 7,5 milioni di posti di lavoro. Dei 78 economisti intervistati da Bloomberg, le previsioni più ottimistiche immaginavano un calo di 800.000 unità. Le loro stime inoltre prevedevano che il tasso di disoccupazione si avvicinasse al 20%, il più alto dalla Grande Depressione degli anni ’30, quando in realtà è sceso al 13,3%. Probabilmente è la stessa natura della recessione a mettere a dura prova i dati in tempo reale. Insomma difficile comprendere bene in che direzione si stia andando, così come sia continua ad allargare sempre di più la forbice tra i dati macroeconomici (main street) e quelli finanziari (wall street).
Un vecchio adagio, a cui si farebbe meglio prestare attenzione cita: “Non combattere la Fed”.
Come a dire che le armi a disposizione della Federal Reserve, la banca centrale statunitense, sono talmente forti da sconsigliare chiunque, fondi, speculatori, investitori, ad andare contro le sue direttive, ancor di più ora che il governatore americano Jerome Powell ha dichiarato che la Federal Reserve “è pronta a fare tutto il possibile” per contenere gli effetti della pandemia di Coronavirus e manterrà i tassi a zero per tutta la durata dell’emergenza.
I programmi di soccorso avviati dal Congresso e dal Dipartimento del Tesoro, hanno creato uno “stimolo” combinato che attualmente equivale a più del 25% del prodotto interno lordo (PIL) reale degli Stati Uniti di quest’anno, secondo le stime del Congressional Budget Office (CBO). Insomma si tratta di una potenza di fuoco senza precedenti.
Ma gli stimoli, a livello mondiale, non sono quelli americani e basta rileggere (ne faccio un collage qui) le notizie che arrivano da più parti, per comprendere come ci sia una forte concertazione internazionale. Talmente forte da lasciare con un palmo di naso anche gli analisti, così come nel caso dell’ampliamento degli aiuti da parte della BCE annunciato giovedì scorso. Nessuno se lo aspettava, quanto meno non nei termini che poi sono stati declinati dalla Lagarde. Ma ecco un pò di notizie di questi ultimi giorni:
(ANSA) – Roma, 4 giugno – Lo spread tra i rendimenti obbligazionari decennali italiani etedeschi è crollato a 171 punti giovedì, da un’apertura di 189, e con un rendimento dell’ 1,37% sul BTP, dopo che la Banca centrale europea ha annunciato un pacchetto di aiuti. La BCE ha annunciato che aumenterà il suo programma di acquisti di emergenza pandemica di 600 miliardi di euro (672 miliardi di dollari) nel tentativo di sostenere l’economia in seguito alla crisi del Coronavirus. L’importo si aggiunge ai 750 miliardi di euro di acquisti di titoli di Stato annunciati dalla BCE a marzo, portando il totale a 1,35 trilioni di euro. Giovedì, inoltre, la banca centrale ha dichiarato che la durata del suo programma di acquisto di titoli di crisi sarà estesa dalla fine del 2020 fino al giugno 2021, o fino a quando la banca riterrà che la crisi sia finita.
(Londra 5 giugno) – È probabile che la Banca d’Inghilterra aumenterà il suo programma di stampa di denaro a quasi 1 trilione di sterline nel corso del prossimo anno, secondo gli esperti. Il comitato di politica monetaria (MPC) della Banca dovrebbe aggiungere altri 100 miliardi di sterline al pacchetto di stimolo del cosiddetto quantitative easing (QE) alla prossima riunione. Ma non finirà lì. Gli analisti di Capital Economics si aspettano che la Banca spenda 350 miliardi in QE in totale a intervalli nei prossimi 12 mesi. Ciò porterebbe il suo programma a 995 miliardi, quasi la metà delle dimensioni dell’economia britannica.
(Berlino) 5 giugno – Il consistente pacchetto di stimoli della Germania basato sui tagli delle aliquote IVA e sul sostegno agli investimenti dovrebbe aiutare a stabilizzare la più grande economia dell’area dell’euro senza danneggiare le finanze pubbliche anche se il debito pubblico aumenterà drasticamente.La notizia arriva da Scope Rating.
LONDRA, 5 giugno (Reuters) – I titoli di stato tedeschi, considerati rifugio sicuro, hanno registrato rendimenti che hanno raggiunto i massimi livelli di questi ultimi mesi, dopo che il sostegno della Banca centrale europea all’euro ha contribuito a rafforzare il sentiment verso la zona euro. I costi di indebitamento dell’Europa meridionale sono ulteriormente diminuiti e il divario tra i rendimenti obbligazionari italiani e tedeschi di lunga data si è ridotto al minimo dal primo crollo del mercato relativo al Coronavirus alla fine di marzo. Giovedì la BCE ha approvato un aumento più grande del previsto del suo pacchetto di stimoli per sostenere un’economia precipitata dalla pandemia di Coronavirus nella sua peggiore recessione dopo la seconda guerra mondiale. I rendimenti dei titoli di stato tedeschi a lunga scadenza sono saliti di sei punti base allo 0,24%, il livello più alto da gennaio.Erano stati scambiati con un rendimento negativo solo 10 giorni fa. I rendimenti obbligazionari decennali di riferimento in Italia erano venerdì all’1,42%, vicino al minimo di due mesi di giovedì e alla metà di quelli che erano a metà marzo, al culmine delle preoccupazioni per la diffusione del nuovo Coronavirus. Anche i rendimenti decennali greci e ciprioti erano vicini ai livelli più bassi da marzo.
TOKYO, 5 giugno (Reuters) – È probabile che la Banca del Giappone manterrà la sua previsione secondo cui l’economia si riprenderà gradualmente nella seconda metà di quest’anno. L’opinione rifletterebbe una crescente convinzione all’interno della banca centrale secondo cui la terza più grande economia del mondo ha toccato il fondo in aprile o maggio, quando le misure di blocco volte a contenere la pandemia di Coronavirus hanno costretto le famiglie a rimanere a casa e le imprese a chiudere. “Non ci sono abbastanza fattori che potrebbero costringere la BOJ a modificare il suo punto di vista che l’economia emergerà dalla depressione nella seconda metà di quest’anno man mano che la pandemia si placherà”, ha detto una delle fonti, una visione comune anche agli altri componenti del consiglio.
Fin qui le notizie, alcune notizie che si aggiungono alle tantissime in questa direzione che abbiamo registrato fin dai primi giorni di diffusione della Pandemia.
E i mercati corrono, corrono talmente tanto che il Nasdaq ha raggiunto il suo massimo storico. Ma anche altri indici azionari hanno ripreso a riavvicinarsi ai valori massimi raggiunti tra gennaio e febbraio di quest’anno.
La natura principale del mercato azionario è stata forse ben definita da Sir John Templeton: “I mercati rialzisti sono nati sul pessimismo, crescono sullo scetticismo, maturano sull’ottimismo e muoiono sull’euforia”. Nell’ambiente odierno, il mercato azionario potrebbe anche essere molto spinti dal successo atteso per un’economia che sta riaprendo.
In questa direzione è illuminante il rapporto di Oxford Economics che pur facendo riferimento al Regno Unito fornisce indicazioni che potrebbero valore per gran parte dei Paesi del Mondo.:
“La natura insolita di questa recessione potrebbe essere una protezione per la ripresa. Il PIL è diminuito a causa di un arresto economico pianificato e parziale, quindi in teoria l’attività e la domanda dovrebbero rimbalzare con l’aumento delle riaperture, in particolare accelerare, dato il sostegno fiscale e monetario da parte del governo e della Banca d’Inghilterra dall’inizio della crisi. L‘ economia dovrebbe tornare alla crescita nella seconda metà dell’anno se il blocco continuerà ad essere allentato durante l’estate. Famiglie e società del settore privato avranno risparmiato denaro durante la crisi, il che potrebbe portare a un picco della domanda quando il blocco si allenterà.
Martin Beck dell’ Oxford Economics, ha dichiarato:
‘Il Coronavirus e le restrizioni alla vita quotidiana imposte in risposta stanno causando una recessione pesantissima, ma la natura dello shock e l’enorme sostegno messo in atto dai responsabili politici rendono possibile un forte rimbalzo.
E allora cosa fare?
Gli investitori che cercano di navigare in queste acque incerte hanno una sola strada da seguire: affidarsi a discipline collaudate come la diversificazione. Non scegliamo d’investire, perché il mercato si pensa vada in una direzione o nell’altra, scegliamo di investire perché abbiamo motivi legati ai nostri progetti di vita che ci inducono a farlo. Le chiavi del successo degli investimenti a lungo termine non si basano sui tempi d’investimento, su quello che in tecnichese si chiama market-timing. Investire è ed è sempre stato un processo nel tempo, e non dovrebbe mai trattarsi di momenti nel tempo.