Finanza

Negli Usa suona l’allarme recessione, Borse a picco

Preoccupa il mercato del lavoro, con la disoccupazione peggio delle attese. Occhi sulle trimestrali

wall street titoli a picco © blueshot e kasto tramite Canva.com

Quella che si è conclusa è stata una settimana particolarmente importante in ottica di politica monetaria. Se il meeting della Federal Reserve non ha riservato particolari sorprese, infatti, il dato sul mercato del lavoro statunitense di venerdì ha dato una forte scossa alle attese e previsioni del mercato.

Nel dettaglio, il rapporto sui posti di lavoro di luglio ha disatteso ampiamente le aspettative degli economisti, con il tasso di disoccupazione che è salito al 4,3%, oltre il tasso previsto dalla Fed per la fine del 2024. Se un taglio dei tassi a settembre era comunque già nei radar degli investitori, adesso il dibattito si è spostato dal “quando” al “quanto”.

Circolano voci di un taglio di 50 punti base e questo rapporto sui posti di lavoro più debole del previsto potrebbe aggiungere benzina al fuoco.

E’ importante notare che l’aumento del tasso di disoccupazione potrebbe indurre un repentino cambio di narrativa anche per quanto riguarda la tenuta generale dell’economia Usa. Da atterraggio morbido a recessione, a questo punto, secondo i principi macroeconomici, il passo è breve.

Secondo la Sahm Rule, infatti, l’inizio di una recessione viene segnalato quando la media mobile a tre mesi del tasso di disoccupazione statunitense supera di mezzo punto percentuale o più il tasso di disoccupazione medio mobile a tre mesi più basso dei 12 mesi precedenti.

Non è detto, tuttavia, che la cosa si concretizzi. L’economia continua a correre e la crescita degli utili dell’S&P 500 rimane solida, ma non si può negare l’indebolimento del mercato del lavoro.

Alla luce di ciò, l’attenzione sugli utili trimestrali in pubblicazione questa settimana sarà ancora più accentuata. I grandi nomi della settimana sono Disney e Uber. Le azioni Disney sono crollate a maggio dopo che la società non ha rispettato le stime di consenso sui ricavi per il secondo trimestre fiscale. Tuttavia, i suoi servizi di streaming hanno registrato un profitto per la prima volta in questo periodo e il successo dei recenti blockbuster, come Inside Out 2 e Deadpool & Wolverine, potrebbe offrire una certa spinta finanziaria.

Il gigante dell’intrattenimento ha recentemente licenziato il 2% della sua forza lavoro nel settore televisivo, cambiamenti che fanno parte di uno sforzo per adattarsi a un panorama mediatico in rapida evoluzione che favorisce le piattaforme di streaming.  Disney prevede che i suoi servizi di streaming combinati saranno redditizi nel quarto trimestre e che seguiranno ulteriori miglioramenti della redditività. Wall Street prevede che la prossima settimana Disney riporterà un aumento degli utili su base annua. Pertanto, qualsiasi deviazione dalle previsioni di consenso potrebbe causare un notevole spostamento del prezzo delle azioni.

Infine, nonostante la sorprendente perdita netta del primo trimestre, le stime per i risultati del secondo trimestre di Uber prevedono una crescita dei ricavi e degli utili su base annua. Le nuove iniziative, tra cui gli abbonamenti scontati a Uber One per gli studenti universitari e l’estensione della partnership con Costco, dovrebbero potenzialmente incrementare i ricavi. Sarà interessante vedere come questi nuovi settori di attività contribuiranno ai risultati dell’azienda.

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Tuttavia, l’annuncio di un imminente taglio delle tariffe ha lasciato in apprensione autisti e investitori. Sebbene Uber sostenga che questi cambiamenti siano dovuti all’attuale contesto economico e alle condizioni del mercato locale, la tempistica, che si collega alle norme minime australiane sul lavoro a pagamento che entreranno in vigore a partire dal 26 agosto, ha suscitato un dibattito che potrebbe riflettersi nella relazione sugli utili del terzo trimestre dell’azienda.