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Perchè investire in un Piano di Accumulo di Capitale?

Guida pratica all’uso del Pac

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Nell’ultimo articolo abbiamo esplorato insieme il mondo dei Fondi Comuni d’Investimento iniziando a conoscerne le principali caratteristiche e le regole di funzionamento. Abbiamo accennato alle particolarità di questi strumenti d’investimento e alle sostanziali differenze tra un fondo e l’altro. Abbiamo anche imparato che le quote di un fondo si possono sottoscrivere in due modi diversi.
Oggi ripartiamo proprio da qui: investire in un fondo con il metodo del PAC.

Che cos’è un PAC ?

PAC è l’acronimo di Piano d’accumulo del Capitale ed è, appunto, un modo per investire il proprio risparmio, accumulandolo un po’ alla volta.

 

Come funziona un Piano d’Accumulo ?

Funziona come un salvadanaio da riempire a più riprese: così facendo, la sottoscrizione delle quote del fondo è spalmata nel tempo e organizzata in una batteria di acquisti periodici successivi. All’apertura del Pac, si scelgono gli importi, il numero totale dei versamenti e la data (di solito mensile o trimestrale) in cui le somme, sempre costanti, sono versate e investite automaticamente.

A titolo d’esempio, aprire un piano d’accumulo per la durata di dieci anni e con versamenti mensili, significa che le somme non sono conferite al fondo in una sola e unica volta, bensì ogni mese, e, investite sistematicamente nel corso degli anni.

 

A che cosa serve un Pac?

Il Pac è una modalità d’Investimento basata su una logica particolare. Ve la spiego prendendo in prestito un esempio di vita quotidiana e un foglio di calcolo. Immaginiamo di aver deciso di costruire casa. Per costruirla ci serviranno tanti mattoni. Quando ci conviene acquistarli? Sempre, perché se valutiamo ogni volta il prezzo non realizzeremo mai la nostra casa.

Tuttavia, potremmo approfittare dei momenti in cui i mattoni costeranno meno, magari perché il mercato è in crisi e nessuno vuole comprarli. Proprio come avviene sui mercati finanziari. Proprio come avverrà con il PAC: compreremo sempre, ogni mese, e magari cercheremo di acquistare di più quando i prezzi scendono.

Ipotizziamo che il nostro investimento mensile sia di € 500.
La prima volta i mattoni (le quote del fondo) costano 100 euro: ne compreremo 5, giusto? La seconda volta, però, la crisi fa scendere il prezzo dei mattoni a 50 euro l’uno. Con i nostri € 500 ne compreremo 10.

Quale sarà il prezzo che abbiamo pagato per ognuno dei nostri mattoni?

Abbiamo speso in totale € 1000 e abbiamo comprato in tutto 15 mattoni.
Quindi: € 1000 diviso 15 fa € 66,6. Questo è il costo pagato per ognuno.
Pertanto, ogni volta che i prezzi scendono e noi compriamo mattoni, il costo del nostro investimento si fa più basso. Pensate se ci fosse una crisi epocale in cui i prezzi dei mattoni scendessero a 1 euro. Con il nostro versamento da € 500 ne compreremmo 500.


Ricapitolando:


Spesa totale € 1500, mattoni comprati 515, costo reale del nostro mattone: (1500/515) = 2,91 euro.
Il nostro investimento quindi sarà stato a un costo medio di 2,91 euro a mattone.
A questo punto basterà che sul mercato il mattone torni a costare anche solo 3 euro perché si possa
guadagnare.

E se dovesse tornare fino al prezzo iniziale di 100 euro, quanto si guadagnerebbe?
Ecco quello che fa il PAC: sfrutta le oscillazioni dei mercati e ci fa pagare sempre meno i nostri investimenti. Così nel tempo il valore crescerà sempre di più. Avremo pagato sempre meno la realizzazione della nostra casa e se la vendessimo, dopo averla completata, avremmo un margine di guadagno molto alto.

 

A chi è utile un PAC?

Abbiamo detto che il Pac è un metodo d’Investimento. Come tale, è una scelta idonea per ogni risparmiatore e può essere aggiunta in ogni pianificazione finanziaria, coerentemente con gli obiettivi di risparmio che si desiderino ottenere e con il tempo a disposizione per accumulare.

 

Qual è la durata ideale di un Pac?

Il tempo è un formidabile volano e, perciò, il miglior alleato negli investimenti.
Pertanto, più a lungo termine si programma un Pac, maggiori sono le opportunità di accumulo offerte dall’orizzonte temporale e superiori le potenzialità di crescita dell’investimento nel tempo.

 

In conclusione: perché investire con un PAC?

Con il Pac si può cominciare a investire a piccoli passi e con piccole somme di denaro. Frazionando il capitale da investire in tanti piccoli versamenti, si riduce il rischio potenziale dell’investimento in un’unica soluzione. L’automatismo con cui le somme sono investite, a intervalli regolari l’uno dall’altro, offre l’opportunità di disinteressarsi del market timing (tempistica di mercato), cioè se quello sia il momento migliore per investirle.

Il Pac è, infine, particolarmente efficace per gestire gli alti e bassi tipici delle fasi di volatilità dei mercati finanziari e aiuta a governare l’emotività che tende ad accentuarsi proprio in quelle particolari circostanze.

 

Francesca Lauro

**Questo articolo non è orientato alla sollecitazione all’acquisto, si tratta semplicemente di didattica finanziaria.