Il 12 aprile 2021 una nota giornalista che tiene una rubrica fissa su uno dei due quotidiani italiani con maggiore diffusione ricorda come il giorno prima avesse assistito a una discussione animata tra inesperti su quale vaccino fosse preferibile.
Le sembrava che l’animato dibattito si svolgesse in modi analoghi a quelli sulle scelte tra profumi oppure bibite. Il titolo, perfetto, del suo pezzo è: “Suggestione identificativa”. Quando venne chiesto proprio a lei che cosa avrebbe preferito, rispose: “Non so, non sono una scienziata”.
Il bello è che se fosse stata una scienziata avrebbe probabilmente risposto: “Non so, dipende”. Dipende da che cosa? Dal parametro su cui viene chiesto il giudizio: capacità di ridurre il rischio di essere contagiati, costo, modalità logistiche, possibilità di modificare rapidamente il vaccino a fronte di varianti, e così via.
Anche io non sono uno scienziato esperto di vaccini. So però che, nella scienza, quanto più si allarga l’isola della conoscenza tanto più si allunga la costa che separa l’isola dal mare dell’ignoranza. Ragion per cui, tante più cose sai, quante più sai di non sapere.
Lo stesso avviene nel campo degli investimenti. Spesso l’amico inesperto si è fatto un’opinione e vi da un consiglio su una scelta che certamente non vi deluderà, poniamo un titolo azionario che di sicuro salirà. Che cosa fa invece, in modo sistematico, il consulente esperto?
Diversifica gli investimenti che mette nel portafoglio del cliente perché, appunto, non sa quale andrà meglio. Se lo sapesse con sicurezza, allora non diversificherebbe ma punterebbe in una sola direzione, quella migliore. Inoltre, se si azzarda a fare previsioni, come lo scienziato quando gli domandano quale sarà il miglior vaccino, corre il rischio di sbagliare perché il futuro è troppo incerto e il valore dei diversi parametri è in larga parte imprevedibile.
Gli analisti nel pieno della pandemia hanno sbagliato ampiamente le previsioni sugli utili delle società statunitensi che, poi, sono stati meglio del previsto.
Fonte: Bloomberg modificata.
Un esempio: gli esperti erano pessimisti sugli utili per azioni fatti dalle maggiori società statunitensi e le loro previsioni sono state riviste al rialzo: delle piacevoli sorprese positive, ma sempre delle sorprese. E talvolta le sorprese possono essere negative.
Paolo Legrenzi