Ieri l’S&P 500 è cresciuto del 2.38%, come mai da giugno. Lo slancio rialzista è stato sostenuto da un ritorno alla calma nel mercato obbligazionario dopo un lungo mese di svendite (anche dovuto a mormorii inflazionistici). L’ottimismo deriva anche da buoeri il miglior giorno da giugnone notizie sul fronte vaccini e aspettative di ripresa economica a seguito degli stimoli fiscali dell’amministrazione Biden.
Lo slancio è attribuibile a una serie di comunicazioni della banca centrale inglese ed australiana che, in linea con la FED, hanno confermato il loro impegno a perseguire politiche accomodanti e non alzare quindi i tassi prima di una vera e propria ripresa economica.
Johnson & Johnson comincia la distribuzione del vaccino monodose dopo essere diventato il terzo approvato negli Stati Uniti. La settimana scorsa il piano per il sostegno dell’economia americana di $1.9 trilioni proposto da Biden è passato con successo attraverso la camera. Ora dovrà venire approvato in senato.
Tutti gli 11 settori dell’ S&P 500 sono cresciuti ieri, in particolare quello finanziario e quello tecnologico. Quest’ultimo è rimbalzato dopo una settimana di svendite, come segnala il +5% di Apple. Anche Microsoft, Facebook e Amazon sono cresciuti. Spicca inoltre il +9.65% di Zoom. La compagnia ieri ha rilasciato un impressionante resoconto sugli utili del quarto quarto.
Sono cresciuti anche il Dow Jones (+1.95%), il Nasdaq (+3.01%) e il Russell 2000 (+3.37). Quest’ultimo, indice che racchiude le 2000 compagnie più piccole del Russell 3000, è cresciuto del 15% nel 2021.
I dati mostrano un aumento dell’attività manifatturiera, che raggiunge i massimi livelli registrati negli ultimi tre anni, segno che il lato dell’offerta si sta preparando ad una crescita dei consumi.
Infine, a seguito del messaggio ottimistico sull’economia americana di Warren Buffett nella sua lettera annuale agli investitori, le azioni di Berkshire Hathaway sono cresciute del 3.6%.