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USA: per eleggere il Presidente basterà un solo elettore

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Biden o Trump? Chi sarà il prossimo presidente americano? Sembra proprio che quest’anno tutto si deciderà per una manciata di voti. Pochi, pochissimi voti, un’inezia rispetto ai milioni di aventi diritto, un’inezia rispetto al numero dei votanti, mai così alto nell’ultimo secolo.

E se ne bastasse soltanto uno? Se alla fine fosse solo un voto a spostare l’ago della bilancia da una parte o dall’altra? Sarebbe tanto strano?

Ed allora perché scomodare milioni di persone quando si potrebbe concentrare l’intera tornata sull’unico elettore in grado di rappresentare l’intero popolo americano? Lui, l’unico abilitato a decidere chi tra i due candidati al seggio della presidenza americana dovrà essere investito della massima carica statunitense.

Sarebbe tanto strano?

Tranquilli, per ora non è in programma nulla di tutto questo. Eppure…

Eppure correva l’anno 1951 quando la penna di Isaac Asimov, considerato il miglior autore di fantascienza di tutti i tempi (almeno per me…) scrisse una breve storia intitolata “Diritto di voto” (titolo originale Franchise)

 

 

Wikipedia ne riporta la trama:

“È tempo di elezione negli USA del 2008 (da notare come il futuro di Asimov sia diventato il nostro passato), e ormai le elezioni vengono effettuate in un modo del tutto nuovo: MULTIVAC, il potente SUPERCOMPUTER  governativo, sarà lui a decidere quale sarà l’unica persona che dovrà votare nell’intera nazione. Tutto era iniziato 40 anni prima, con i primi piccoli computer che riuscivano a predire il risultato delle elezioni semplicemente guardando a quelle precedenti, poi questi si fecero sempre più potenti e sofisticati, e riuscirono a stabilire il vincitore con una minor quantità di dati, fino ad arrivare appunto a MULTIVAC, capace di predire il risultato, osservando il giudizio di una sola persona.

Quest’anno tocca a Norman Muller, semplice commesso di un piccolo magazzino di Bloomington, Indiana, uno degli elettori meno entusiasti della nuova “Democrazia Elettronica”.

Si fa tutto in gran segreto e la notizia che per quell’elezione sarà lui a decidere, viene data solo poche ore prima della sua presentazione. Da quel momento si scatena l’inferno. Davanti a casa sua cresce il numero di persone in attesa di conoscere gli esiti del suo voto. Per portarlo via viene usato un carrarmato , come si faceva sempre ogni 4 anni, dato che in passato c’erano stati anche degli attentati per impedire il normale svolgimento del turno elettorale.

Muller viene portato all’ospedale di zona, dove viene messo in contatto radio con il supercomputer (che si trova sottoterra, in un luogo conosciuto solo da quelli del governo). Qui viene collegato a Multivac che gli pone diverse domande. Per Muller sarà un’esperienza particolarissima che cambierà la sua vita. Riterrà di aver fatto la sua parte di buon cittadino americano. Quindi con patriottismo rinvigorito, verrà rilasciato alla sua nuova vita.  L’Elettore diventerà una celebrità, per almeno 4 anni, i riflettori saranno sempre accesi, oltre che sul Presidente, anche su di lui.”.

E se andasse veramente così?