Economia e Logistica

Fisco, arriva “l’Evasometro”: chi colpirà (e come)

L’audizione del generale Vinciguerra alla commissione Finanze del Senato. L’annuncio del nuovo strumento nelle mani della Guardia di Finanza

4 di 4 La critica dell'Istituto Friedman

“L’Istituto Friedman esprime la propria ferma opposizione all’introduzione dell’Evasometro, il nuovo strumento annunciato dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate per contrastare l’evasione fiscale. Persino il nome è ridicolo. Riteniamo che questo meccanismo, già di per sé intrinsecamente immorale e persecutorio, rappresenti un’ulteriore violazione dei principi di libertà individuale e di rispetto della privacy dei cittadini italiani”, dice Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo del Milton Friedman Institute. Il nome “evoca un approccio Orwelliano, suggerendo un controllo capillare e indiscriminato sulla vita economica di ogni contribuente, trasformando ogni cittadino in un sospetto a priori. Questo strumento, basato su algoritmi che incrociano dati personali e finanziari, non solo mina la già scarsa fiducia tra Stato e individuo, ma introduce un sistema di sorveglianza di massa che travalica i limiti di una giusta proporzione tra lotta all’evasione e tutela dei diritti fondamentali. Uno Stato alla frutta quello che si riduce a utilizzare questi mezzucci, poiché incapace di generare sviluppo, riducendo la già immorale pressione fiscale che affligge cittadini e imprese”.

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