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E’ l’ora del Meta…sesso.

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E’ arrivato il momento del meta…sesso.

Difficile immaginare che il metaverso non assumesse derive virtuali anche in quest’ambito. Del resto anche nella vita reale il mondo delle “sensazioni erotiche” assume rilievi estremamente importanti anche dal punto di vista del giro d’affari che è in grado di generare.

Così ecco che il mondo delle “sensazioni” esplode in tutta la sua potenza anche nel Metaverso. Ma non è così semplice come nella realtà…ci vogliono altri strumenti…

Il produttore di tute per realtà virtuale ” Teslasuit ” ad esempio ha creato un’interfaccia uomo-digitale che si sviluppa per tutto il corpo con 90 elettrodi. E’ progettata per indurre il corpo a provare qualsiasi cosa, da un abbraccio alle gocce di pioggia, fino all’impatto di uno sparo. L’utente della tuta può indossare occhiali VR per “toccare” gli oggetti nel metaverso. 

Il Daily Star,  questa settimana, in un’intervista ha raccontato molto di più sulle capacità della tuta e sulle applicazioni del mondo reale: 

“La tuta funziona tramite biometria, tattile e motion capture: chi la indossa ne calibra i parametri tramite un PC da gioco e quindi può essere spinto nella realtà estesa o virtuale.  Siamo estremamente entusiasti di come la nostra tecnologia possa essere utilizzata per tutti gli aspetti del metaverso, dal gioco, all’allenamento fino alla moda attuale”.

Sarah Cox della BBC ha sperimentato il primo “abbraccio digitale” al mondo mentre indossava la tuta, anche se l’uomo dall’altra parte era dall’altra parte della stanza: ha sentito l’abbraccio tramite gli elettrodi della tuta.  

“Potevo sentire tutto lungo la schiena, sulle spalle e sullo stomaco… ed è davvero eccitante”, ha detto la Cox. 

Teslasuit (non affiliato con Tesla Motors di Elon Musk) non è mai stato progettato per gli abbracci né per qualcosa di più intimo come il sesso. Tuttavia, l’industria del sesso si è spostata rapidamente verso la realtà virtuale poiché il fare l’amore potrebbe prendere una svolta fantascientifica futuristica con questi abiti. 

“Gli utenti potrebbero andare online, chattare con una prostituta tramite webcam, concordare i termini e quindi sincronizzare le loro tute per un’esperienza sessuale completamente tattile, pur essendo a migliaia di chilometri di distanza”, ha scritto Ben Barnes di The Future of Sex. 

Dal come stanno andando le cose e i miliardi di dollari versati nel metaverso dalle mega-corporazioni, non c’è dubbio, entro questo decennio parte della popolazione umana utilizzerà la realtà virtuale per lavoro, istruzione e anche per il  sesso. 

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