La comunicazione tossica su cui tutti fanno leva per vendere i loro stracci sta saturando la nostra anima, trasformandoci in persone tristi.
Il punto è che la società, in ogni suo dove, ha bisogno di gente motivata, frizzante e desiderosa di cambiare in meglio il mondo.
Difficile farlo quando le nostre facce comunicano rassegnazione al peggio o addirittura paura.
Allora cosa facciamo, ci trasformiamo tutti in irresponsabili ottimisti con un mondo intorno a noi che cade a pezzi?
Innanzi tutto il mondo non cade a pezzi.
Se ci facciamo largo con il macete della razionalità nella selva intricata delle cattive notizie, vedremo che queste sono una cortina che copre un mondo straordinario di piccole e grandi cose, che prosperano e si preparano ad essere il mondo nuovo.
Non dobbiamo fidarci dei profeti di sventura che ci annebbiano lo sguardo per nascondere i loro traffici, né dei faciloni che hanno la soluzione pronta per tutte le stagioni.
Dobbiamo pensare che non siamo la prima generazione di esseri umani sulla terra ed i nostri antenati ci hanno lasciato tracce nascoste di percorsi possibili e alert precisi sulle situazioni difficili. Azioni disinteressate perché rivolte alle generazioni future e non a vantaggio della propria vita. Come gli ignoti scultori che hanno inciso 400 anni fa sulle pietre del fiume Elba:
“Se mi vedi stai piangendo”.
Ora quelle pietre sono emerse con il loro monito ai contemporanei.
Questa è grande comunicazione! Attraversa il tempo per dire alle generazioni future: stai attento, se l’acqua è così bassa cerca di attrezzarti per tempi difficili.
La previsione di tempi difficili non è uno scandalo.
Gli esseri umani sono da sempre la specie più pronta per affrontare tempi difficili, per la flessibilità, per la velocità di azione, per la capacità di comunicare con i suoi simili.
Essere avvertiti è il regalo più grande che possiamo ricevere.
Invece qui siamo fra una generazione di idioti che seguiamo come idoli su quelle trappole che sono i social e menagrami di vario tipo che ancora credono di vendere idee, prodotti o la propria sopravvivenza politica, giocando con la paura.
Illusi, non sanno che la paura è un essere selvaggio che si ribella a qualunque padrone ed è ingovernabile. Chi usa la paura morirà di paura.
Ma loro lo ignorano.
E a noi che li guardiamo, fanno lo stesso effetto delle pietre dell’Elba,ci fanno piangere.
Giuseppe Mascitelli, 25 agosto 2022