I ladri di logistica fatturano 8,2 miliardi all’anno

Malavita organizzata, piccole bande, complici all’interno delle aziende. Ecco perchè il caso della DHL a Piacenza è tutt’altro che un’eccezione

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L’assalto al magazzino centrale di DHL a Piacenza, porta in emersione un fenomeno sottovalutato, quello di una vera e propria logistica parallela, gestita dalla criminalità organizzata in grado di totalizzare fatturati in crescita costante, in Europa, come in tutti i principali Paesi del mondo. Secondo un report di Tapa, il principale operatore mondiale nonché banca dati sulla security nel settore del trasporto e della logistica, nel solo Regno Unito si stima che ogni anno si perdano 250 milioni di sterline a causa di reati nel settore del trasporto merci, per un totale di 6,1 miliardi di sterline entro il 2049, come ha rivelato una ricerca di SNAP,  grazie anche alle truffe crescenti nel mercato digitale dell’industria del trasporto. Con l’aumento dell’inflazione, questa cifra potrebbe raggiungere l’incredibile cifra di 7,9 miliardi di sterline. In tutta Europa, ogni anno si perdono 8,2 miliardi di euro a causa dei furti di merci, da magazzini, piattaforme logistiche, depositi e mezzi di trasporto.

Nel 2023 si è registrato un aumento dei casi di furto di mezzi di trasporto nell’Unione Europea del 35,46% rispetto al 2022.

I dati riguardano i casi registrati nel database TAPA EMEA Intelligence System (TIS), ovvero i cosiddetti casi verificatisi (il numero totale di reati che si sono verificati, indipendentemente dal fatto che siano stati denunciati alle autorità competenti).

Tecnologia avanzata versione crimine

L’anno scorso il numero di reati denunciati è aumentato da 6.113 a 8.281. La perdita totale per tutti i reati, quando è stato denunciato il valore dei beni rubati, è stata di 549 milioni di euro. Si tratta di un aumento del 438% rispetto al 2022 e del 1.076% rispetto al 2021.

Nella regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), il numero di furti di merci è aumentato di quasi il 700% nel 2023, passando da 13.008 a 103.529 casi. Le perdite totali derivanti da questi crimini hanno raggiunto l’incredibile cifra di oltre 724 milioni di euro. Si tratta di un aumento del 163% rispetto al 2022 e del 627% rispetto al 2021.

Il maggior numero di reati nel 2023 si è verificato in Germania (33,2% di tutti i furti denunciati), Francia (14,6%) e Italia (13,1%). Casi frequenti si sono verificati anche in Svezia (12,7%) e Spagna (11,3%).

Il primo trimestre del 2024 può essere considerato relativamente positivo per quanto riguarda i furti di merci. Nei primi 3 mesi dell’anno, nell’Unione Europea sono stati registrati 2.616 casi di furto di merci. Si tratta di una diminuzione del 24% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma anche di un leggero aumento (del 2,1%) rispetto al quarto trimestre del 2023. Purtroppo il trend positivo non è determinato da un miglioramento dei controlli e delle reti di sicurezza. La causa è l’inflazione e il diminuito potere di acquisto che ha inciso anche sui volumi e i valori di merce trasportata.

I gruppi criminali organizzati utilizzano anche la tecnologia per pianificare ed eseguire i furti, usando metodi sempre più complicati: falsificano i documenti, rubano l’identità dei trasportatori ed effettuano ritiri di merce fittizi. Negli ultimi mesi è aumentata anche la frequenza dei tentativi di frode creditizia. Iniziano con una transazione commerciale apparentemente normale: un nuovo cliente instaura una collaborazione con una società di spedizioni o di trasporto. Inizialmente si tratta di un ordine di trasporto, che diventa il primo di una serie di ordini pianificati. La prima transazione va secondo i piani, il che crea fiducia nel nuovo cliente. Incoraggiato da ciò, l’azienda di logistica accetta di gestire le spedizioni successive, spesso più grandi e di maggior valore. Il cliente aumenta gradualmente il valore e la frequenza degli ordini. A un certo punto, il cliente ordina un trasporto urgente, ad esempio per via aerea, che comporta costi più elevati. L’operatore logistico accetta di eseguire l’ordine senza alcun pagamento preventivo. Dopo il completamento del trasporto, il cliente scompare improvvisamente e i fondi dovuti non vengono mai accreditati sul conto.

Magazzini merce obiettivi privilegiati

L’anno scorso la maggior parte dei furti di merci (20%) è avvenuta direttamente in magazzini, fabbriche e altre strutture di questo tipo. I furti da mezzi di trasporto hanno rappresentato il 14% (in aumento rispetto al 10%). I casi di furto di interi container o rimorchi sono aumentati (dal 5 all’11%).

Secondo il report in un sempre maggior numero di caso i “colpi” vanno a segno con la complicità di dipendenti delle aziende derubate. Sebbene questo problema esista in Europa, è meno comune o meno visibile rispetto all’Asia, che registra la percentuale più alta di questi casi. Nel 2023, ben il 26% dei furti di merci registrati in Asia ha visto la partecipazione di dipendenti.

Tra le figure più frequentemente coinvolte in questi reati vi sono i magazzinieri, le guardie di sicurezza e i camionisti. Spesso lavorano in gruppo. I metodi dei ladri sono molto diversi: dai piccoli furti su larga scala (a differenza dei grandi furti una tantum, i dipendenti spesso rubano piccole quantità di merce in un periodo di tempo più lungo), alla falsificazione di documenti, fino alla manipolazione dei sistemi di sorveglianza.

Per quanto riguarda le tipologie di merci più ricercate, in termini di quota complessiva, i furti di alimenti e bevande sono quelli che hanno registrato il maggior incremento (dal 16% nel 2022 al 21% nel 2023). Questo aumento è dovuto all’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e alla loro limitata disponibilità. Inoltre, è stato registrato un leggero aumento della quota di furti di prodotti agricoli (dal 9% al 10%), che riflette le tendenze legate alle interruzioni globali delle catene di approvvigionamento.

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Per quanto riguarda i furti di apparecchiature elettroniche, i dati mostrano un calo della quota complessiva dal 12% al 10%. Anche le automobili hanno rappresentato una quota minore dei furti totali (dal 9% al 7%).

Un intero catalogo di metodi criminali

I criminali utilizzano metodi sempre più audaci e sofisticati per sfruttare i punti deboli del settore logistico. Ecco alcuni esempi specifici di come stanno prendendo di mira le aziende:

  • Dirottamento di camion: I ladri intercettano i camion sulle autostrade o nelle aree di sosta. Utilizzano finti posti di blocco della polizia o prese di forza per impadronirsi di merci di alto valore, come prodotti elettronici o farmaceutici, con perdite milionarie per le aziende.
  • Infiltrazione nei magazzini: Le bande organizzate si introducono nei magazzini durante i periodi di scarsa sicurezza, come i cambi di turno o le vacanze. Sfruttano le lacune nella sorveglianza e nella sicurezza per rubare grandi quantità di merci.
  • Manipolazione informatica: Gli hacker prendono di mira le aziende di logistica alterando i percorsi di consegna, deviando le spedizioni o rubando informazioni sensibili da sistemi poco protetti. Questi attacchi interrompono le catene di approvvigionamento e possono causare gravi danni finanziari.
  • Ordini falsi e ritiri fraudolenti: I criminali effettuano ordini falsi o utilizzano documenti contraffatti per rivendicare le spedizioni. Fingendosi clienti legittimi o agenti di consegna, dirottano i prodotti prima che raggiungano le destinazioni previste.
  • Con i progressi tecnologici del settore dei trasporti in altre aree, come i camion autonomi e i veicoli elettrici, i responsabili delle decisioni si chiedono perché il settore non sfrutti la tecnologia disponibile e non incorpori le più recenti funzioni di sicurezza per aiutare a combattere i crimini nel trasporto merci.

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