Economia e LogisticaMare e porti

Il porto di Amburgo e Il Secolo XIX nell’impero di MSC

Senza soste lo shopping del gruppo di Gianluigi Aponte che controlla il 20% del mercato mondiale dei container

Secolo Msc

Carlo V si vantava di un impero sul quale non tramontava mai il sole. Gianluigi Aponte, non fosse per il suo carattere riservato e per una naturale ritrosia rispetto alla comunicazione, potrebbe replicare: anche sul mio. E, almeno per quanto riguarda i traffici marittimi, i trasporti, le crociere, la logistica e i porti, con il corollario di treni e aerei, nessuno avrebbe nulla da obiettare. E proprio nel giorno in cui la sua MSC esce dalla comfort zone del mare e dei trasporti (anche se a dire il vero esistono altri precedenti ad esempio nel campo della sanità), ufficializzando per fine mese l’acquisizione del quotidiano genovese Il Secolo XIX, dal mercato internazionale trapelano notizie che confermano l’eccezionale potenza di fuoco del gruppo.

Anche il porto di Amburgo “capitola”

Ad Amburgo, dopo mesi e mesi di discussioni e di distinguo, anche il porto anseatico “capitola”, e nella prospettiva di 700 nuovi occupati, consegna nelle mani di MSC una partecipazione strategica in HHLA, il più importante terminal container considerato proprio l’erede della potenza marittima della città anseatica e non a caso sino a oggi controllato totalmente, salvo una quota minoritaria di azionariato diffuso, direttamente dalla Municipalità di Amburgo. Municipalità che conserva il 50,1% ma che da oggi ha schiuso le porte a una partecipazione del 49,9% proprio del numero uno del mercato container, il gruppo ginevrino MSC. Un deal dal pesantissimo effetto simbolico per la portualità tedesca e per la Germania nel suo complesso che aveva negli anni scorsi fatto di HHLA lo strumento attivo per acquisire quote di mercato in giro per il mondo, ivi compreso nel porto di Trieste attraverso l’ingresso nella piattaforma logistica che prima sembrava essere destinata a finire in mani cinesi.

Medlog compra l’inglese Maritime Transport

Ma non è tutto. In queste ore Medlog, il bracco operativo logistico di MSC, ha finalizzato anche l’acquisto in Gran Bretagna di Maritime Transport Group, operatore di trasporti e terminal con sede nel Regno Unito specializzato nella fornitura di servizi logistici per il trasporto merci su strada e su rotaia, tra cui trasporto e stoccaggio di container, distribuzione nazionale, gestione del trasporto merci e vendita di camion. Fondata nel 2001 Maritime Group gestisce oggi 41 siti, una rete di terminal per il trasporto merci su rotaia e impiega 3.000 persone; è proprietaria di 1.600 camion e oltre 50 mezzi per la movimentazione di container.

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Maritime Transport ha completato la costruzione di un nuovo terminal di stoccaggio container presso il porto di Liverpool e gestisce siti dedicati allo stoccaggio dei container a Ipswich, Northampton, Liverpool e Southampton oltre a otto terminal ferroviari merci multiutente a Tamworth, Birmingham, Manchester, Wakefield, Northampton, Mossend, Tilbury e East Midlands Gateway.

Cooperazione strategica con il cantiere cinese

Dal cuore della vecchia Europa all’Estremo Oriente: in queste ore, per alimentare una fame insaziabile di nuove navi per il trasporto container, MSC ha siglato un accordo quadro di cooperazione strategica con Hengli Heavy Industry, un cantiere navale di Dalian, in Cina, considerato un astro nascente della potentissima industria cinese di costruzioni navali.

La collaborazione riguarderà un’ampia gamma di settori, tra cui le nuove costruzioni, la produzione di motori, le riparazioni navali e l’adeguamento delle navi. Considerato che MSC ha siglato quest’estate numerosi ordini di grandi dimensioni presso i cantieri cinesi, con un portafoglio ordini che oggi ammonta a 132 navi per un totale di 1,82 milioni di slot per container, il nuovo accordo fornisce ulteriore prova della strategia di Ginevra di rafforzare il suo ruolo leader nel mercato già testimoniato da una quota di trasporto container pari al 20% di quanto trasportato nel mondo.

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Hengli Group, un operatore petrolifero privato cinese, che due anni fa ha acquisito STX Dalian, ora ribattezzata Hengli Heavy Industry, ha varato un piano per aumentare la capacità annuale di costruzione navale del cantiere a 7,1 milioni di tonnellate, più del doppio della produzione attuale.

E in questi giorni sono trapelati anche i dati relativi alla crescita del gruppo MSC, attraverso l’acquisto di navi second hand. Mediterranean Shipping Co (MSC) di Gianluigi Aponte ha comprato negli ultimi quattro anni a quasi 400 navi. Il centro studi Alphaliner, prevede che la quota di mercato di MSC sarà pari a quella di Maersk e Hapag-Lloyd.

Al gruppo ginevrino il 20% del mercato container mondiale

MSC, che ha avuto un anno impegnativo per l’acquisizione di una serie di navi di seconda mano di medie dimensioni, ma si è anche mossa nel mercato delle nuove costruzioni, ha una potenza di trasporto di oltre 6 milioni di container teu e detiene una quota del 20% della flotta mondiale di navi portacontainer. L’enorme portafoglio ordini della compagnia ammonta attualmente a circa 130 navi, che secondo i dati di Alphaliner dovrebbero incrementare la flotta di altri 1,8 milioni di slot nei prossimi anni.

Michele Brambilla al timone del Secolo XIX

E, mentre in questi giorni MSC si è aggiudicata anche il record di più grande nave porta-container transitata nel canale di Panama, tornando fuori dalla comfort zone, sono scaturiti in queste ore anche i dettagli dell’operazione editoriale, Il Secolo XIX. Giornale con una lunga e consolidata presenza e attenzione al settore marittimo. Direttore responsabile sarà Michele Brambilla, “gavetta” al Cittadino, quindi al Corriere della Sera e al Giornale,  direttore del quotidiano La Provincia, poi vicedirettore di Libero, Vicedirettore del Giornale, vice direttore della Stampa, quindi direttore della Gazzetta di Parma; direttore di QN Quotidiano Nazionale.

Simone Gardella e stato scelto come amministratore delegato di Blue Media, la neonata società editrice del gruppo MSC, mentre per il ruolo di  direttore generale è stato individuato un manager ben noto negli ambienti dell’editoria ligure: Maurizio Introna, che era responsabile della gestione della pubblicità del Secolo XIX prima del passaggio dell’ editrice al gruppo Gedi nel 2015.

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