Innovazione

Come comprare casa con 500 euro. Ora si può

Innovazione

Le innovazioni nel mercato immobiliare ormai sono infinite risolvendo concretamente procedure e problemi ricorrenti in modo facile, veloce ed economico. Come abbiamo spiegato la scorsa settimana, il proptech combina dati, tecnologie e innovazione per trasformare una delle industrie più antiche del mondo, come il fintech ha fatto con la finanza ed il mondo bancario.

Da sempre ci insegnano che il miglior modo per apprendere un concetto è tramite esempi, di seguito quindi andremo a vedere chi, come e perchè le proptech rappresentano il futuro di questo settore.

Partiamo dal mercato degli affitti che dal 2014 al 2019 ha registrato, secondo l’Agenzia delle entrate, una crescita continua che supera di gran lunga quella dei contratti di compravendita. Nel 2020 il numero di nuovi contratti di locazione trasmessi telematicamente o presentati allo sportello per la registrazione è stato superiore a 1,5 milioni interessando quasi 1,9 milioni di immobili ed un mercato che vale più di 15 miliardi di euro. Il 2020 si è chiuso invece con un ammontare delle unità abitative compravendute di circa 558 mila abitazioni.

In Italia gli immobili dati in locazione sono oltre 5 milioni e mezzo. Secondo una ricerca condotta da Facile.it in collaborazione con l’istituto di ricerca Emg Different, tra marzo 2020 e maggio 2021 1,9 milioni di nuclei familiari hanno ritardato o saltato il pagamento di uno o più canoni di affitto. A causa delle conseguenze della pandemia, 1,3 miliardi di euro non sono stati riscossi dai locatori.

Il numero di proprietari che hanno ricevuto in ritardo le rate del canone o non le hanno ricevute affatto è cresciuto significativamente nell’ultimo anno, ma quello della morosità è sempre stato un problema per chi affitta un immobile. Ogni anno, in Italia, vengono eseguiti 35mila sfratti per morosità. Molti proprietari non vedranno mai i canoni scaduti non pagati, e non potranno neppure recuperare i costi delle spese legali sostenute per rientrare in pieno possesso dell’immobile.

Mediamente, un inquilino che smette di pagare un canone da 600 euro al mese costa al proprietario dell’immobile circa 12mila euro tra affitti non pagati per un anno, danni all’immobile e spese legali per il recupero dei crediti e la procedura di sfratto.

Partiamo dunque dallo spiegare le potenzialità e i possibili utilizzi del proptech proprio da una startup che risolve i problemi di burocrazia e morosità negli affitti con strumenti innovativi permettendo un sereno svolgimento dei contratti di locazione.

 

Locare – affitti

Locare, fondata dall’imprenditore Andrea Napoli, è la proptech che offre una piattaforma completa di tutti gli strumenti per la gestione e la tutela degli affitti, (abitativi e non) alle agenzie immobiliari e ai loro clienti proprietari di case, box e spazi commerciali, nasce per semplificare e rendere più sicure le procedure di affitto in Italia, grazie alla tecnologia.

L’obiettivo della startup è quello di prevenire o risolvere due problemi che più di tutti affliggono chi deve decidere se dare o meno in affitto una proprietà: la burocrazia e il rischio di non essere pagati ponendosi come scopo finale quello di rendere il mercato degli affitti sempre più sicuro e profittevole per tutti.

Locare tutela locatario e locatore in ogni fase: selezione dell’inquilino per prevenire i problemi di morosità grazie ai controlli su affidabilità e solvibilità ovvero la capacità che quell’inquilino avrà di far fronte agli impegni che ha preso tramite un algoritmo creato da loro che permette, una volta caricati i dati nel portale, di analizzare quella che è la propensione al rischio di quella locazione, evita il deposito dei tre mesi anticipati, assistenza legale, ripristino degli eventuali danni, abbatte le difficoltà burocratiche dalla stipula del contratto alla cessazione.

I loro servizi offrono un aiuto concreto a procedure utili e fondamentali come Salvaffitto grazie a cui il proprietario che affitta un immobile è completamente tutelato da ogni possibile difficoltà nella riscossione del canone e nella liberazione della proprietà in caso di sfratto per morosità avendo a disposizione assistenza legale per ogni problema,

Compilaffitto, strumento gratuito che permette di creare, aggiornare e scaricare i contratti di locazione in pochi clic e aiuta in tutte in le operazioni che precedono e seguono il contratto di locazione che possono essere facilmente portate a termine in ogni momento e da qualsiasi luogo semplicemente con un dispositivo connesso ed infine Registraffitto che si occupa di registrare il contratto di locazione, basta caricare sulla loro piattaforma il contratto e i documenti di locatario e locatore e i consulenti si occuperanno di verificare che sia tutto in ordine e addirittura alla registrazione vera e propria in Agenzia delle Entrate facendo risparmiare tempo a fronte di un prezzo competitivo.

La loro ambizione di rendere il mercato degli affitti sempre più sicuro e profittevole per tutti è confermato dalle parole del fondatore Andrea Napoli che dichiara: “abbiamo deciso di garantire ai proprietari il rimborso dei canoni non pagati fino a 12 mesi e il ripristino di eventuali danni all’immobile”

 

Walliance – investimenti crowdfunding

Nasce nel 2017 da Giacomo Bertoldi con un obiettivo semplice quanto rivoluzionario: abbattere le barriere di ingresso in un settore dove l’investimento è tradizionalmente proibitivo per il piccolo-medio risparmiatore, democratizzandolo.

Walliance permette di investire nel mercato immobiliare semplicemente dal proprio smartphone o portatile, attraverso operazioni selezionate e analizzate, con un rating assegnato da Ernst & Young a disposizione per ogni operazione, il tutto a partire da un investimento minimo e democratico per progetto di 500 euro tramite il Crowdfunding che mette in relazione due figure: le imprese che hanno necessità di farsi finanziare un progetto immobiliare in ambito residenziale, commerciale e inerente infrastrutture e le persone (o società) disposte a sottoscrivere una o più quote della società (modello Equity Crowdfunding) o prestare soldi per riottenerli maggiorati di un interesse prestabilito (modello Debt Crowdfunding definito anche Lending Crowdfunding). 

Il loro modello non si caratterizza solo per la capacità di democratizzare un settore con barriere di entrata alte, ma soprattutto per una visione aziendale etica che parte dalla selezione dei progetti immobiliari in cui ogni progetto viene valutato anche sulla base di criteri di sostenibilità e rispetto per l’ambiente, all’impegno diretto in ambito sociale sottoscrivendo accordi di supporto ad associazioni attive nel terzo settore in collaborazione con Italia No Profit ed impegnandosi nell’inclusività e diversità nel team di lavoro grazie a cui l’azienda ha ottenuto la prestigiosa certificazione “Great Place to Work”.

Per investitori che desiderano investire invece cifre più alte Walliance ha creato un nuovo progetto chiamato Première che introduce due nuove categorie di account oltre quello Standard: Gold e Black. Tra i vantaggi offerti si contano benefici riguardanti la reportistica (via e-mail per gli account Gold e Black e anche trimestrale aggregata della posizione per il Black), un’assistenza evoluta e soprattutto l’opportunità di investire in via anticipata rispetto agli investitori retail possessori di un account Standard. I titolari di account Black potranno anche accedere a esperienze esclusive di lifestyle.

Bertoldi ha commentato: “Walliance con Première è pronta ad accogliere istituzioni bancarie e reti di promotori finanziari, affinché i loro clienti possano ulteriormente diversificare nell’immobiliare e nell’economia reale, pur mantenendo il proprio patrimonio in gestione presso l’istituto prescelto”.

Nel mercato italiano quello del real estate equity crowdfunding è un settore che sta assistendo ad una crescita considerevole: il mercato nel 2020 è aumentato del 77% in termini di fondi raccolti, raggiungendo un valore di quasi 30 milioni di euro, dati che mettono in evidenza l’espansione e opportunità del settore.

 

Kaaja – aste immobiliari 

Conosciuto precedentemente come HomesToPeople è il primo sito italiano per aste immobiliari online tra privati (senza alcun tribunale coinvolto). Fondata da due esperti di tecnologie digitali: Dario Cardile, presidente del board di Indigo Ai, e Paolo Castelletti, nasce con lo scopo di velocizzare e rendere digitale e trasparente la fase di vendita e di confronto tra le varie offerte pervenute per la stessa abitazione.

Kaaja, che dichiara per i primi mesi la gestione di più di venti aste online tra privati coinvolgendo oltre centomila clienti e 600 visite “fisiche” degli immobili, propone un meccanismo d’asta classico con due prezzi, uno di offerta e uno di riserva. La provvigione del 3% è in linea con le commissioni di mercato.

Particolarmente utili sono le avvertenze al pubblico per rendere l’offerta trasparente come, ad esempio, quella sulla necessità, prima di avventurarsi in un’asta telematica, di avere in tasca una pre-delibera di mutuo fondiario da parte della banca o dell’ente finanziatore per evitare di vanificare un compromesso con i tempi lunghi del credito.

Con il Politecnico di Milano e Italian PropTech Network, Kaaja ha realizzato una ricerca dalla quale emerge la domanda di chiarezza e trasparenza. Per oltre il 70% dei potenziali acquirenti, le difficoltà maggiori risiedono nel reperimento della documentazione e nel conoscere il reale valore di mercato.

Il vantaggio di vendere con le aste fornite da Kaaji è quello di poter definire la trattativa in tempi brevi, attorno alle 5-6 settimane ma soprattutto l’acquirente è sicuro di pagare il giusto prezzo di mercato. Sul sito è inoltre disponibile tutta la documentazione (compresa quella catastale o il capitolato) relativa agli immobili in vendita, in cui ovviamente è possibile anche organizzare visite di persona. Le offerte si fanno on line e si può vedere in tempo reale se ne sono arrivate altre ed eventualmente rilanciare.

 

Casavo – vendere comprare casa

Innovativa piattaforma digitale che permette di comprare e vendere casa basandosi su un algoritmo di machine learning in grado di analizzare velocemente i dati di un immobile, prendendo in considerazione circa 70 parametri, e di fornire ai potenziali venditori il valore esatto della loro proprietà, insieme a un’offerta di acquisto immediata, in tempo reale (instant buying).

La proptech, fondata nel 2017 da Giorgio Tinacci, compra gli immobili dei propri clienti, li ristruttura e li rimette sul mercato. Scopo di Casavo è quello di semplificare il processo di vendita degli immobili, consentendo ai venditori di evitare le seccature e le incertezze legate alle diverse fasi della compravendita, intervenendo come acquirente diretto.

Dopo l’accettazione dell’offerta, Casavo effettua un sopralluogo gratuito della proprietà, mentre il venditore riceve il 100% della liquidità nel giro di pochi giorni, contro i sette mesi mediamente necessari per vendere una casa in Italia. Il servizio è gratuito: la proptech guadagna da uno sconto medio dell’8% applicato al prezzo di mercato dell’immobile. 

I venditori che si rivolgono a Casavo sono di tipologie differenti ma hanno in comune il desiderio di concludere rapidamente la vendita mentre dal punto di acquirenti, il target di riferimento che si delinea vede preponderante una fascia di età medio-giovane con prodotti che rispondono alle esigenze socio-economiche del momento.

L’azienda ha chiuso il 2020 con una crescita a tripla cifra grazie allo sviluppo di un’esperienza utente totalmente digitale, riducendo il tempo medio di vendita da 6 mesi a 30 giorni. Dal 2018 all’inizio dell’anno erano oltre 2.500 le agenzie che hanno ricevuto almeno un’offerta da Casavo, con un totale di commissioni ricevute intorno ai 3,5 milioni, effettuato più di 1.100 transazioni immobiliari per un valore di oltre 300 milioni di euro. Di interesse anche la recente acquisizione, a settembre, di Realisti.co, la start up che realizza visite virtuali immobiliari.

Creando non solo valore per i propri clienti ma anche valore e nuovi posti di lavoro per diverse aziende dislocate sul territorio che si sono occupate della ristrutturazione dei loro immobili. L’ambiente di lavoro stimolante e innovativo ha valso a Casavo i premi “Best Workplace for Millennials Italia 2020” e “Great Place to Work Italia 2020”, insomma un’azienda sicuramente da tenere d’occhio sotto vari punti di vista.

 

Homepal – gestione compravendita e affitto casa

Fondata da Andrea Lacalamita, Monica Regazzi e Fabio Marra è la prima agenzia immobiliare digitale in Italia e soprattutto, uno dei principali operatori proptech nel nostro Paese, come confermato anche dall’ultima edizione dell’European PropTech Startup & Scale-Up Awards 2021 che l’ha selezionata tra le tre migliori startup italiane a livello europeo.

L’obiettivo che si pone Homepal è sia quello di digitalizzare la compravendita immobiliare, settore dove si registrano circa 600mila transazioni annue e di fornire un supporto completo a tutti i suoi utenti, ad oggi 350mila.

A distinguerla anche il prezzo fisso dei servizi offerti che consiste in due modalità: o in totale autonomia al costo di 49 euro per tutto l’anno (che sarà l’unica spesa che sosterrà) o rivolgendosi al servizio “venduto garantito” il quale prevede, al costo di 690 euro, il supporto totale gradi da parte del portale: dalla valutazione dell’immobile, alla scelta di un fotografo professionista, fino ad arrivare alla scrittura e alla conseguente pubblicazione dell’annuncio di vendita, anche su altri portali immobiliari online, come Immobiliare.it, Casa.it e Idealista.it. fornendo il massimo della visibilità. Impegnandosi inoltre a vendere l’immobile in 45 giorni garantendo il rimborso se non dovessero rispettare le tempistiche.

Homepal mette a disposizione dei suoi utenti privati una serie di soluzioni per gestire in digitale la vendita, l’acquisto o l’affitto di immobili in totale sicurezza e convenienza, risparmio che in alcuni casi può arrivare fino al 75%, se paragonato ai costi delle agenzie tradizionali. 

A renderla particolarmente innovativa è l’utilizzo e analisi dei dati (big data) per valutare con estrema precisione il reale valore dell’immobile i quali unendo parametri quali il contesto in cui si trova (se è una zona residenziale o commerciale)  quando è stato ristrutturato l’immobile, dove affaccia l’immobile (per capire l’orientamento, la silenziosità e la luminosità), se è servito dai mezzi, se si trova vicino a scuole, supermercati e altri servizi, le caratteristiche dell’immobile, (indirizzo, metri quadrati, data di ristrutturazione, piano).

L’analisi di tutte queste informazioni vengono poi elaborate insieme alle informazioni ottenute da oltre un milione di annunci presenti sul mercato, con i dati ufficiali forniti dal Ministero delle Finanze (OMI), il motore crea un indice di qualità che applica al valore del database dell’Agenzia delle Entrate, che solitamente fornisce un range di prezzo troppo ampio e non considera né i mercati in forte crescita, né la posizione dell’immobile all’interno di una specifica zona. Aspetti che inevitabilmente influiscono sul prezzo

La proptech si è fatta notare anche dal mondo bancario la quale, a fine 2020, ha stretto un accordo con Banca Generali grazie a cui i loro banker oltre alla consulenza per la gestione finanziaria, dagli investimenti alle coperture assicurative fino alla previdenza complementare, possono offrire, per quanto riguarda il patrimonio immobiliare, anche gli innovativi servizi di consulenza immobiliare nello specifico nel processo di gestione di tutte le fasi delle compravendite immobiliari: dalla valutazione in tempo reale degli immobili, grazie alla piattaforma basata sull’algoritmo di Homepal, alla definizione delle strategie commerciali fino alla gestione di tutte le pratiche burocratiche.

Il servizio mira a fornire a Banca Generali una serie di strumenti aggiuntivi per avere una visione sempre più integrata del patrimonio dei propri clienti, con l’obiettivo di pianificare le strategie più opportune per il futuro anche tramite l’ottimizzazione del patrimonio immobiliare.

 

Conclusioni

Il fenomeno delle proptech si sta consolidando sempre di più anche in Italia a dimostrazione che il loro valore aggiunto è reale non solo grazie alla possibilità di risolvere e semplificare procedure burocratiche lunghe e complicate ma soprattutto per aver permesso di abbattere le condizioni di disparità tra grandi e piccoli investitori, cambiando radicalmente il modo in cui investiamo.


Deborah Ullasci, 12/11/2021